Il mare è mosso e salta la cerimonia per commemorare i morti del Veniero

PORTOPALO - Le avverse condizioni meteo-marine (vento forte) hanno reso impossibile lo svolgimento della cerimonia commemorativa nelle acque a largo di Capo Passero, nel punto dove il 25 agosto del 1925 si inabissò il "Sebastiano Veniero", sommergibile della regia marina. Promotore dell'iniziativa è stato Piero Caruso, sub professionista e presidente dell'associazione sportiva "Il Paguro", da anni promotore di progetti che hanno riguardato proprio il Veniero. Il mezzo subacqueo della classe "Barbarigo" 79 anni fa si trovava in immersione all'estremità sud-orientale della Sicilia, nei pressi di Capo Passero. L'inabissamento fu la conseguenza della collisione con una nave mercantile, Capena. Al comando del Veniero si trovava il pluridecorato capitano di fregata, Paolo Vandone. L'equipaggio era composto da 54 militari italiani: per loro non vi fu scampo.

Il direttore di macchina, il livornese Alberto Launaro, dopo essere sopravvissuto alle insidie della prima guerra mondiale trovò la morte in tempo di pace, durante un'esercitazione a sette miglia dalla terraferma. Il relitto è stato localizzato all'inizio degli anni novanta e si trova adagiato su un fondale di sabbia e fango, ad una profondità di circa 50 metri. Al Senato c'è un disegno di legge, depositato all'inizio del 2003, per l'istituzione di un premio internazionale dedicato alla memoria dei miliatari italiani che perirono a bordo del Veniero. Un progetto di legge che ha avuto nel senatore Francesco Bevilacqua (Alleanza Nazionale) il primo firmatario. Tuttavia questa proposta, nonostante le buone intenzioni manifestate di recente dal sottosegretario Bono, è rimasta da parecchi mesi nel dimenticatoio.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 27-08-2004 - Categoria: Cronaca

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