Il Festival è a un bivio

Il Festival è a un bivio Riguardo all'ultimo comunicato, con specifico riferimento al Festival Internazionale del Cinema di Frontiera, si precisa quanto segue:

Il Festival, dopo sei edizioni, è a buon titolo, l'evento culturale più
importante che si realizza nella zona sud della provincia di Siracusa. Lo dice il pubblico del Festival forte dei suoi oltre ventimila spettatori
e l'ampio riscontro mediatico. Un evento quindi che nel tempo è riuscito ad ottenere un'importante ricaduta in termini di qualificazione del territorio (si pensi a tal proposito com'è cambiata in questi anni l'attenzione da parte di enti pubblici e privati verso i problemi del borgo Marinaro di Marzamemi)

Un Festival, fortemente voluto da pochi come il presidente della provincia regionale di Siracusa Marziano, si è negli anni trasformato in qualcosa che la collettività, soprattutto quella pachinese, sente propria e che viene vissuto, culturalmente parlando, come un appuntamento che arricchisce e che aiuta a sentirsi parte di un contesto più ampio e più attuale.

In questi anni, tuttavia, la realizzazione di questo evento è stata connotata da una esiguità di mezzi (il finanziamento pubblico più alto si è registrato nel 2005 con eur 57.500,00 per 6 giorni di spettacolo ed una quarantina di ospiti) associata al ritardo con cui sono state assunte le delibere di finanziamento che hanno interessato indifferentemente il comune o la provincia regionale di Siracusa.

La Regione ed il Ministero dei BB. CC. fanno storia a sé.
La prima, interviene nel 2002 con un finanziamento di Eur 15.000, ridotto a zero nel 2003, di euro 12.500,00 nel 2004 per arrivare a euro 5.000,00 nel 2006. Il ministero, riesce a fare di peggio, accordando euro 5.000,00 nel 2002 e negando il contributo nel 2003, 2004, 2005 e 2006 con motivazioni palesemente infondate e pretestuose. Ribadiamo motivazioni infondate e pretestuose non fosse altro perchè, contemporaneamente altri eventi di minore spessore culturale, con riscontri di pubblico e di risonanza mediatica di gran lunga inferiori, ricevevano sostegno economico per decine di migliaia di euro.

E' evidente che il festival ha scontato un prezzo politico. Al Festival è stato fatto pagare un prezzo assurdo, nonostante gli organizzatori
abbiano nel tempo tenuto comportamenti improntati alla correttezza ed al dialogo con i rappresentanti di tutte le forze politiche. Ma tant'è.

Fin qui la storia.

Cosa cambia nel 2007?
Cambia poco o niente nella struttura della manifestazione: i concorsi dei lunghi e dei corti, le giurie, i premi, gli incontri che verranno certamente mantenuti. Riguardo agli spazi utilizzati, se i mezzi finanziari lo consentiranno, il Festival si potrebbe estendere ad almeno altre due piazze.

Cambia molto, invece, nelle modalità richieste dagli organizzatori.

Si parte dalla constatazione che l'evento in questi anni è molto cresciuto ed ha conseguente assunto una dimensione tale che per essere ripetuto sono assoluttamente necessarie ed improcastinabili maggiori risorse ed attenzioni.

In altri termini, il rischio di un insuccesso è più elevato oggi rispetto
al passato.

Si pensi, a tal proposito, a quanto sono aumentate le attese del pubblico e ad alcune esigenze organizzative divenute oggi necessarie come l'istituzione di un appropriato servizio d'ordine e la presenza di un efficiente ufficio stampa per non parlare della necessità di una sede del Cinecircolo dove tra l'altro poter custodire e rendere fruibile tutto il materiale audiovisivo raccolto in questi anni (quest'ultima è stata oggetto di specifica richiesta rivolta al Comune di Pachino che non è riuscito ad oggi a trovare una soluzione).

Riguardo al sostegno economico, oggi il Cinecircolo chiede a Comune di Pachino e Provincia Regionale di Siracusa di assumere i relativi impegni di spesa, a prescindere dal loro importo, in tempo utile per poter programmare l'evento,che vengoo fissati in almeno sei mesi prima della realizzazione dell'evento.

Si richiede inoltre di avviare in tempo utile tutte quelle iniziative politiche ed amministrative per ottenere un appropriato coinvolgimento a supporto della manifestazione da parte della Regione, del Ministero e degli sponsor privati.

Per contro il Cinecircolo Baia delle Tortore si è impegnato a dare tutta
la collaborazione necessaria affinchè tale attività abbia successo.

Si diceva prima che il Festival non è più delle persone che per prime lo hanno ideato e realizzato. Che ora e' proprietà di una collettività.
Ne consegue che ad occuparsene in primo luogo siano le istituzioni che tale collettività rappresentano.

Nel 2007, pertanto, il Festival arriva ad un bivio: si farà, se prima della fine dell?anno, si riuscirà a trovare un punto di incontro tra le esigenze degli organizzatori e degli enti pubblici patrocinanti,
che come è facile intuire sono molto distanti tra di loro.

Si apre dunque per Festival una stagione difficile (ma ne ha mai avuta una facile?).

Turi Pintaldi
21.09.06
Fonte: Cinemadifrontiera.it il 22-09-2006 - Categoria: Cultura e spettacolo

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