«Il fenomeno sommerso della violenza sui minori»

PACHINO - "Il fenomeno sommerso della violenza sui minori". E'stato questo il tema dell'incontro ospitato nel salone dalla chiesa Madre organizzato dal comitato cittadino della Fidapa. Relatori della conferenza sono stati don Fortunato Di Noto, fondatore dall'associazione "Meter" e membro scientifico di "Ciclope" della presidenza dei ministri e la dottoressa Adriana Passarello, responsabile dello sportello Meter della città. La presidentessa dell'associazione, Gabriella Calleri Selvaggio, dopo i saluti di rito ha passato la parola a don Fortunato che, in maniera precisa e, a volte pungente, ha raccontato molte situazioni di disagio nelle quali si trovano i bambini. «E' paradossale - ha esordito don Di Noto - che oggi esistano tanti bambini che vivono delle situazioni drammatiche. Non voglio parlare solo dei bambini abusati, di quelli che subiscono violenza, che sono costretti a fare la guerra e, molto spesso, costretti a fare i kamikaze. Questa sera voglio parlare anche dei bambini che io definisco "orfani con genitori vivi", ovvero tutti quei bambini che crescono da soli, per strada che, pur avendo i genitori vengono trascurati.

Un'altra riflessione vorrei farla sul mondo di oggi dove, giustamente, si chiede giustizia per gli animali maltrattati e che muoiono di fame, si scende in piazza per questioni politiche ma, molto spesso, nessuno ha il coraggio di scendere in piazza per difendere i bambini abusati, vittime di violenza o i bambini che sono costretti a fare l'elemosina per strada». Dopo l'introduzione forte e schietta di don Di Noto, la parola è passata alla dottoressa Adriana Passarello che ha spiegato in maniera più tecnica le varie tipologie dell'abuso e i diversi modi di comportasi sia del bambini abusato che dei pedofili. «Esistono varie tipologia di abuso - ha spiegato la dottoressa - tra queste ricordiamo l'incuria, l'abuso fisico, l'abuso sessuale e quello psicologico. Tutti questi tipi di abuso provocano nel bambino dei traumi, il bambino abusato ha paura, prova vergogna, senso di colpa, si sente diverso dagli altri. Esistono anche diverse tipologia di pedofilo, quello seduttore che riempie di regali il bambino prima di abusarne, quello introverso che studia il bambino e poi ne abusa, quello sadico che gode nel vedere soffrire la vittima ed infine quello telematico che scarica direttamente il materiale interessato da internet».

Silvestra Sorbera
Fonte: LaSicilia.it il 19-02-2006 - Categoria: Cronaca

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