Il cinema va oltreoceano

Si parlerà anche di festival del cinema di frontiera durante il viaggio in Canada del gruppo del primo istituto superiore di Pachino. La presenza degli ingegneri Sebastiano Minardi e Sebastiano Giannitto, che faranno parte del gruppo di docenti al seguito, infatti si spiega anche con l'allestimento di alcune web-cam che serviranno ad aprire una finestra in diretta con il festival del cinema di frontiera che quest'anno a luglio festeggerà la quarta edizione. Questa iniziativa, infatti, conferma l'internazionalizzazione di una kermesse cinematografica che in pochi anni si è guadagnata un prestigio notevole, grazie alla collaborazione anche di potenzialità e competenze locali. Sia Minardi che Giannitto in questo senso sono ormai delle garanzie per quel che concerne l'aspetto elettronico e inerente gli sviluppi della telematica. Con la diretta internet, che sarà quindi gestita attraverso un portale web, la comunità pachinese del Canada avrà modo di interagire in tempo reale con il festival. Ma nell'ambito di questo viaggio culturale non va dimenticato il ruolo di altre potenzialità locali nel campo dell'arte. E' il caso del pianista Francesco Drago, che nonostante la sua giovane età (34 anni) ha già ottenuto una serie consistente di premi e riconoscimenti, partecipando a varie rassegne nazionali ed insegnando in diversi istituti musicali.

Drago accompagnerà al pianoforte il tenore Benito Nastasi con un repertorio che comprende grande classici come "O sole mio", Granata, Mamma, O sudato 'nnammurato e 'O paese d'o sole. Benito Nastasi è conosciuto ed apprezzato sia in Italia che all'estero. Molti i suoi concerti in Canada, negli Stati Uniti d'America e in Francia, con successi di critica e di pubblico.
E in questo progetto va sottolineato il dato relativo allo scambio culturale con la comunità pachinese (e ci sono anche parecchi portopalesi tra l'altro). «Ogni volta che ci rechiamo in Canada - dice Giuseppina Ignaccolo - proviamo delle emozioni indescrivibili, da quando si intona l'inno di Mameli al momento in cui si riparte alla volta dell'Italia. «Si tratta di momenti indimenticabili che ci uniscono fortemente ai nostri concittadini d'oltreoceano. Anche per questo abbiamo condiviso l'idea del regista Correale di proiettare il suo film che parla proprio di emigrazione».

S. T.
Fonte: LaSicilia.it il 06-03-2004 - Categoria: Cultura e spettacolo

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