Il cimitero aperto il sabato: L'appello di Padre Giazzon

Il cimitero aperto il sabato: L'appello di Padre Giazzon PACHINO - Lamentele per la chiusura durante il sabato pomeriggio del cimitero pachinese. Ad attenzionare il problema è padre Lucio Giazzon della chiesa Madonna del Rosario di Pompei che annuncia di voler presentare un'istanza al sindaco al fine di modificare l'orario di apertura al pubblico del luogo di sepoltura. «Spesso, -spiega il battagliero parroco- raccolgo le proteste di tante persone che, libere dal lavoro che svolgono magari in un'altra città, tornano a Pachino e vorrebbero portare un fiore sulle tombe dei propri cari sfruttando la mezza giornata pre festiva. «Ma arrivati al cimitero, si vedono costretti a ritornare indietro, trovando il cancello sbarrato. Ovunque invece il sabato pomeriggio è dedicato al culto dei morti. Nel mio paese di origine ad esempio, la gente non va di domenica, ma proprio al sabato, in cui si registrano punte altissime di visitatori. La chiusura pre festiva ha inoltre altri risvolti negativi, -continua padre Lucio- come ad esempio la difficoltà relative alla sepoltura. Accade infatti che le persone morte il venerdì pomeriggio non possono essere saldate prima delle ventiquattro ore previste dalla legge, per cui, essendo il camposanto chiuso di sabato, le salme rimangono in chiesa o devono essere riportate a casa dei parenti. Nelle parrocchie infatti non sempre ci sono dei locali adatti a tenere i defunti. Il problema si aggrava poi nella stagione estiva, viste anche le conseguenze sanitarie che si possono verificare nell'attesa che trascorrano le ventiquattro ore previste dalla normativa o prima che arrivi il funzionario che deve essere presente alla definitiva chiusura della salma.

L'accesso alla camera mortuaria del cimitero diventa in questi casi necessaria». Oltre alle lamentele, il parroco della Pompei suggerisce anche la soluzione che potrebbe essere adottata. «Ho letto che il comune si serve della collaborazione di alcuni lavoratori socialmente utili il cui orario di servizio è maggiormente flessibile rispetto a quello dei normali impiegati.
Magari a turno uno di questi lavoratori potrebbe essere impiegato per tenere aperto il cimitero». Oltre alla soluzione prospettata dal sacerdote, un altro utile strumento potrebbe essere rappresentato dalla stipula, da parte del Comune, di una convenzione con il ministero della Difesa per l'utilizzo di obiettori di coscienza che potrebbero svolgere una parte del loro servizio proprio per tenere aperto il luogo di sepoltura o la pinacoteca, e questo senza alcun costo aggiuntivo per l'ente, essendo le paghe del servizio civile, sia maschile che femminile, interamente a carico dello Stato. A breve, invece, dovrebbero essere eseguiti i lavori relativi all'impianto di illuminazione già in fase di appalto. La giunta municipale infatti nei mesi scorsi aveva deliberato in merito favorevolmente. Tutte iniziative volte a dare un maggiore decoro a un luogo sacro per tutti i pachinesi, centro della memoria e degli affetti di tutti, che quindi merita il massimo rispetto e l'assoluta attenzione da parte di chi amministra.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 05-03-2004 - Categoria: Cronaca

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