Il canale non ancora ultimato, è già da aggiustare.

Il canale non ancora ultimato, è già da aggiustare. PACHINO - Il canale di gronda per la raccolta delle acque bianche: un'opera non ancora ultimata ma che si pensa già di aggiustare. È quanto emerso nei giorni scorsi, a seguito di alcuni sopralluoghi compiuti dai tecnici comunali per eliminare le infiltrazioni conseguenti ad alcuni cedimenti del canale. Eppure il canale è un'opera ancora tutta da realizzare, almeno nella parte della condotta esterna che va dall'ex macello fino alla foce di Marzamemi. In questo tratto l'acqua defluisce a cielo aperto e la saia spesso risulta tappata da detriti e materiali di risulta vari. Il «fognone», così come viene chiamato dai pachinesi, fu progettato dall'ing. Arangio, e realizzato all'interno del centro abitato sotto la direzione dei lavori dell'ing. Santoro Tafuri che supervisionò il tratto che va dalla chiesa dei SS. Angeli fino all'ex macello, e fu realizzato dalla ditta Marchica di Agrigento.

Il canale, tutto in cemento armato, ha una sezione ampia di 4,20 metri di altezza e 2,50 di larghezza che è possibile pulire anche con mezzi meccanici. Si tratta di un'opera mastodontica. Per il completamento del canale, all'inizio degli anni '90 erano necessari circa 4 miliardi e 600 milioni. La disponibilità economica però era solo di un miliardo, per cui venne affidata la progettazione di un tratto di canale ad un team di ingegneri: Tafuri, Tusa e Greco. L'opera, tuttavia non si realizzò, per lungaggini legate a valutazioni ambientali che il Tar aveva completamente smontato. L'anno scorso, il sindaco Bonaiuto ha revocato gli incarichi ai tre progettisti, adducendo come motivazione il mancato aggiornamento dei prezzi che, tuttavia, i tre professionisti sostengono di avere fatto. Il canale sfocia all'interno dell'area portuale di Marzamemi con una foce a imbuto, visto che la sezione si stringe notevolmente proprio nel punto in cui l'acqua si riversa in mare. Secondo i tecnici del tempo, appare piuttosto strano che un'opera in cemento armato costruita in maniera imponente, possa avere avuto falle tali da rendere necessario il foderamento delle pareti con sostanze resinose così come è allo studio dell'ufficio tecnico pachinese.

Sa. Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 25-11-2011 - Categoria: Cronaca

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