Igp, al via nuovo disciplinare

Igp, al via nuovo disciplinare Il consorzio di tutela Igp Pomodoro è in procinto di modificare il disciplinare di produzione adottando un regolamento interno al Consorzio, con la creazione di un marchio consortile, di una confezione unica che assicuri una maggiore visibilità del prodotto IGP e delle aziende consorziate, la nomina di tre agenti vigilatori da adibire all'attività di contrasto alle frodi ed usurpazioni, e l'attività di tutela del marchio IGP già avviata in questi mesi di attività. A renderlo noto il presidente del consorzio Sebastiano Fortunato che nei giorni scorsi si è recato a Roma insieme al direttore tecnico Salvatore Dell'Arte ed al legale del consorzio Giuseppe Gambuzza ha incontrato il direttore generale del ministero delle Politiche agricole La Torre.

La riunione ha consentito di chiarire alcuni aspetti della vita del consorzio, delle sue funzioni e del suo rapporto con il comparto agricolo pachinese anche alla luce delle richieste, sempre più pressanti da parte del ministero, di esercitare in maniera più marcata le funzioni di tutela e di salvaguardia del marchio IGP Pomodoro di Pachino al fine di evitare usurpazioni del marchio stesso sia sui mercati nazionali che sui mercati internazionali scongiurando così il pericolo della revoca del prestigioso riconoscimento da parte dell'U.E. Il presidente Fortunato, prendendo spunto dalle parole della dott.ssa La Torre, ha sottolineato di avere richiesto quella riunione proprio con lo scopo di avanzare alcune proposte dirette, in caso di accoglimento, a rafforzare l'attività di controllo, di tutela e di valorizzazione esercitata dal consorzio. Tutte le proposte avanzate sono state condivise dalla La Torre, la quale ha ribadito l'opportunità di inserire nel disciplinare di produzione le linee guida vincolanti in ordine al confezionamento del prodotto.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 29-01-2008 - Categoria: Cronaca

Lascia il tuo commento
Fonte:http://www.pachinoglobale.com/news/comments.php?i=1269&action=read

Rosario Spinello ha scritto: 12-10-2003 22:57:21


ETICHETTA...QUANDO L'ETICHETTA INDUCE ALL'ERRORE.

Ho molto rispetto per la produzione locale e per le aziende che lavorano e producono nel Promontorio Pachino per non lanciare un appello che le induca a considerare l'opportunità di cambiare il marchio dell'IPG . Che ricordiamo ricomprende i territori di Pachino e di Portopalo di Capo Passero e marginalmente i territori di Ispica e Noto.
Però, devo sottolineare dalla particolare posizione che mi è al momento congeniale: di avere una percezione e una visione della realtà nazionale e se vogliamo internazionale da una posizione avanzata che, disinvoltamente, fà che io non possa tacere che chi ha progettato e pianificato il marchio abbia commesso un grossolano errore.
Devo constatare con chiaro disappunto da designer, che se Pachino vuole avere una sua particolare e soggettiva collocazione deve cambiare immediatamente il marchio che lo introduce nei mercati nazionali ed esteri.

Prova ne è che il suo marchio ha caratteristiche buone a livello regionale e chiunque si trovi nell'isola può sempre avanzare la pretesa di essere da questo marchio, giustamente, rappresentato.
Pertanto invito,cortesemente, i dirigenti del marchio IPG a considerare la necessità di avere un marchio depositato(TERRITORIALE) che ne caratterizzi la provenienza precipua locale del Promontorio di Pachino.
A chi capisce bene. Chi ha qualcosa da rescriminare lo può anche fare: ma è innegabile che quel marchio non rappresenta specificatamente Pachino.

Dall'alto del satellite della Nasa che da 800 km passa e spassa il Pachino Promontorio.

Cordiali Saluti... Spiros