I vini incontrano Milano

«Il 2004 anno intenso di appuntamenti promozionali per il comparto vinicolo pachinese». Ad affermarlo è Paolo Meli, responsabile di Polosud, press-room finalizzata alla promozione del territorio. «L'imminente appuntamento del Vinitaly di Verona di quest'anno giocherà un ruolo di primo piano per i vini della nostra zona: sono molte le aziende locali impegnate a presentare nuove etichette - afferma Meli - andando ad arricchire una gamma che di anno in anno cresce in quantità e qualità". Tra queste si segnalano la Riofavara di Ispica, che presenterà il suo nuovo Eloro Doc (Sciavè), Arfò di Pachino, che presenta la prima bottiglia "Moscato di Noto Doc" della casa, e le ditte Rudinì, Gulfi, Baroni di San Lorenzo e Cantina Elorina. «Il salone fieristico veronese prevede un afflusso di visitatori particolarmente consistente per l'area espositiva dedicata alla Regione - aggiunge Meli - tradizionalmente gestita dall'Istituto Regionale della Vite e del Vino, più affollata che mai grazie al recente boom dei vini siciliani e del Nero d'Avola in particolare». Il consorzio di tutela vini doc Eloro e Moscato di Noto, che riunisce una ventina di aziende produttrici locali, sta preparando il terreno per il riconoscimento del ministero delle Politiche Agricole, al fine di svolgere le importanti mansioni di tutela e controllo qualità che la legge nazionale sui Consorzi di tutela attribuisce loro e collabora a stretto contatto con l'Associazione per le Strade del Vino per la definizione degli itinerari enogastronomici che interesseranno la nostra area, il Val di Noto.

«Si è appena conclusa una presenza ad un evento organizzato dalla Provincia regionale di Siracusa, in cui i vini del Consorzio sono stati presentati per la degustazione in un noto ristorante di Milano, alla presenza di ospiti del mondo della cultura e dello spettacolo» sottolinea il responsabile di Polosud. L'evento prevedeva la partecipazione di Dario Fo e del trio Aldo, Giovani e Giacomo. Il Consorzio parteciperà al MiWine di Milano, prima esposizione professionale del vino e dei distillati che si terrà a giugno e al CheeseArt al Castello di Donnafugata, rassegna dedicata ai formaggi tipici ragusani, ai vini e agli olii del sud-est siciliano. L'Associazione per le Strade del Vino Val di Noto sta intanto completando l'iter per il riconoscimento da parte della Regione Siciliana, definendo l'itinerario turistico finalizzato alla realizzazione della segnaletica sul territorio. «L'Eloro è l'unico Nero d'Avola Doc - dice Meli - dato che l'unica zona che può rivendicare una paternità sulla appartenenza di tale vitigno è il triangolo tra Pachino, Noto e Rosolini».

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 26-02-2004 - Categoria: Cronaca

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LA CARTINA DEL TORNA SOLE..O in vino veritas....e gli "anonimi" prendono nome e cognome....


Una piccola azienda di Pachino, che non fà parte del Consorzio dei produttori vitivinicoli a cui vanno singolarmente i miei migliori auguri di successo, sta sperimentando un nuovo vino. Si chiamerà il vino di Omero. Sotto l'etichetta principale ci sarà scritta questa frase in latino: "in vino veritas". Voi direte ma cosa centra Omero con la nostra terra? Ora vi spiego perchè centra e come.... Come molti navigatori sanno, perchè conoscono la produzione culturale dei miei siti: che riguardano i Beni Culturali e le implicite connessioni di promozione alla economia rurale agricola e al turismo e all'agriturismo e alla promozione culturale e di marketing territoriale del Pachino Promontorio in generale via internet.Come sapete per veicolare una immagine culturale saldata a precisi riferimenti storici mi sono dato il nik di Ulisse. Il nik Ulisse è nato dalla constatazione che ogni volta che ritornavo in vacanza o per altri motivi a Pachino, notavo con stupore e che ti facevano notare,anche con aggressioni quasi fisiche, che non potevi interferire nelle loro discussioni,se ritorni da fuori o in vacanza non sei considerato come uno che vi vive stabilmente.Devi venire solo a farti i bagni mi è stato anche detto.... Potevo magari accettare la cosa da persone di media cultura: che molto amorevolmente in molti casi ti manifestavano e ti manifestano affetto e amicizia e l'invito a tornare. Ma notando la cosa in persone che si ritengono di un certo livello culturale mi sono detto:questi sono il vero male oscuro di Pachino. Dunque, Omero è colui che ha scritto il poema epico più grande della storia dell'età dell'oro della polis greca. Colui che ha scritto e tramandato le gesta e della grande tradizione della grande figura dei viaggi di Ulisse: che io ho impersonato con la consapevolezza di essere un rappresentante di quanti per vari motivi non vivono a Pachino. Ma che di questa terra per cultura o tradizione hanno un vincolo legato alla memoria delle loro famiglie o per inalienabile nostalgia personale anche se non direttamente legata ad un immediato ritorno. Dunque Ulisse navigatore istancabile nelle perigliose acque del mediterraneo( ma si deve dire di tutti i mari) e che tanti luoghi ha visistato e toccato nelle sue disavventure umane.( America,Canada,Australia,Europa del Nord,italia del Nord ; ma anche quelli che vivono a Siracusa.... Ebbene da quando questa figura è entrata a fare parte della tradizione e del linguaggio locale ( attraverso questo sito) ha incominciato a suscitare sgomento a vari personaggi a lui avversi per vari motivi. La cosa in cui tutti( questi personaggi) sono in accordo è che Ulisse non deve tornare alla sua Itaca. Stravolgendo cosi di fatto la storia e l'epilogo finale del libro che parla chiaro sul fatto che non solo Ulisse riesce a tornare nella sua isola ma di fatto riprende con abilità e forza la sua posizione e riconquistare tutto il suo potere.La cosa che temono e che hanno sempre temuto i ben individuati proci di Pachino è la palpabile paura che il glorioso eroe possa tornare. Un esperimento riuscito in pieno devo dire. Poichè questi signori non solo sono venuti fuori ad uno ad uno: ma ve ne potrei spiegare anche le singole motivazioni. Sono persone, questi Proci, che se hai la sfortuna di parlarci ti danno una immagine di loro di gente aperti al mondo e alla innovazione culturale ecc.ecc... Ma di fatto quando sono soli con se stessi e magari davanti al computer si trasformano in idioti anonimi alla Nofrio Conti e i moltissimi nik utilizzati da altri due personaggi. Allora siccome ho potuto sperimentare questa divertente esperienza vi posso dire con assoluta certezza che questa è gente che soffre gli apporti esterni. Che, queste persone, vivono da veri gattopardi la ambigità della loro mera e triste esistenza a Pachino.Il vino di Omero servirà a queste persone per farli rimirare allo specchio e dirsi:come è potuto succedere di essere caduti cosi in basso!!!!!!!!Cordiali Saluti Spiros