I soldi? Li mettiamo noi.

I soldi? Li mettiamo noi. - riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta -

All’Assessore Regionale alla Sanità
On. dr. Giovanni Pistorio
Palermo

Al Direttore Generale dell’A.U.S.L. 8 di Siracusa
dott. Leto
Siracusa

Al Direttore Sanitario
dott.ssa Mattaliano
Siracusa

Al Sindaco di Pachino
dott. Barone
Pachino

Al Sindaco di Portopalo
dott. Cammisuli
Portopalo di Capo Passero



I SOLDI ? LI METTIAMO NOI.

Nel mese di ottobre del 2004, a quanto risulta, Lei dott. Leto ha visitato i locali del poliambulatorio di Pachino. In quell’occasione, sembrerebbe, che la Sua visita fosse stata accompagnata dalla convinzione di trovare un reparto, quello della R.S.A. per l’appunto, già attivo e funzionante. Ovviamente, poiché lo trovò chiuso, benché completamente arredato e pronto all’apertura, il Suo disappunto fù notevole.
Si trattava e si tratta ancora di una situazione disdicevole. L’azienda sanitaria, infatti, ha investito notevoli risorse economiche per configurare quel piano della struttura pachinese che, non vi è dubbio, costituirebbe motivo di vanto per l’azienda stessa e la rappresentazione di un servizio efficiente per il nostro territorio. Nella vicenda in questione, la motivazione del mancato avvio del servizio deriva dall’assenza di un funzionante impianto di climatizzazione. E’, infatti, impossibile pensare ad una struttura di assistenza agli anziani lungodegenti senza prevedere di preservarli dal freddo dell’inverno e dal caldo dell’estate, che dalle nostre parti non è certamente clemente.
A questo punto noi, cittadini di pachino, impegnati nella vita sociale e politica di questo comune dimenticato da tutti, ci rendiamo conto che, probabilmente, esistono difficoltà di tipo economico a risolvere il problema di cui abbiamo prima fatto cenno.
Come, del resto, crediamo che anche per la rimanente parte della struttura permangono gli stessi ostacoli finanziari.
Certamente se il laboratorio analisi è mancante di personale e di strumentazione,
se il laboratorio di radiologia non si riesce ad aprire,
se mancano gli infermieri,
se manca il personale amministrativo che, spogliando gli uffici pachinesi, trasferite bellamente a Siracusa,
ebbene, se accadono tutte queste cose, ci sarà di certo un problema di risorse finanziarie.
Considerando, pertanto, i tempi di vacche magre che stiamo vivendo, i problemi di equilibrio finanziario e contabile che obbligatoriamente influenzano le scelte di spesa pubblica, non potendo però considerare minimamente accettabile la condizione di abbandono che veramente, tutti i giorni, noi pachinesi sentiamo sulla nostra pelle, e vediamo con i nostri occhi,
chiediamo
all’Assessore regionale alla sanità, posto che ci voglia rispondere, di aumentare le quote di finanziamento per la sanità siracusana e quella della zona sud in particolare, per risolvere nella maniera più veloce e corretta la questione prima descritta e le altre pendenti;
ai dirigenti dell’AUSL 8, di rinnovare le proprie richieste di fondi presso le casse regionali per l’installazione dell’impianto di climatizzazione, idoneo a rendere la struttura funzionante e attiva, e non sprecare, quindi, un patrimonio collettivo che a Pachino stiamo quasi considerando completamente perduto, di riorganizzare i servizi del poliambulatorio, aumentandone i requisiti di qualità e quantità, di migliorare persino l’aspetto estetico della struttura visti anche l’incuria e l’abbandono in cui versano i parcheggi e le aree verdi;
ai Sindaci di Pachino e Portopalo, di riappropriarsi della propria funzione di tutori della salute e della sanità pubblica dei propri comuni. Un cenno particolarmente negativo va indirizzato al Sindaco Cammisuli che, oltre ad essere uomo di medicina, è anche il coordinatore dei sindaci della zona sud per le problematiche della sanità. Devo confessare, amaramente, di non averlo mai visto e sentito prendere posizione sulle questioni, tante altre volte sollevate, che riguardano il poliambulatorio di Pachino, come se i portopalesi andassero a curarsi altrove. Ad entrambi rivolgo l’invito ad ammettere che su questo argomento noi, e molti altri cittadini e rappresentanti politici, abbiamo svolto un ruolo di supplenza e di sostituzione obbligato dalla loro assenza politica e istituzionale.
Per finire, e mi rivolgo nuovamente alla dirigenza dell’azienda sanitaria AUSL 8, ribadendo la voglia e l’invito a incontrarsi con le S.S.V.V. come meglio riterranno, al fine di discutere e chiarire eventuali inesattezze da me costì espresse,
dichiaro
che, ove fosse impossibile recuperare i fondi per installare l’impianto di climatizzazione del piano adibito ad RSA, noi, in qualità di semplici cittadini, ci impegniamo ad avviare una raccolta di fondi, in forma di colletta pubblica, per raggiungere la somma necessaria.
Crediamo che i cittadini di Pachino e di Portopalo, oltre ai tanti sacrifici quotidiani che devono subire per non avere una sanità all’altezza della propria nazione, non si tireranno indietro e vi dimostreranno più attaccamento al bene pubblico di quanto non se ne sia, finora, visto.
Cordialmente,
Pachino, 09/05/2005
Salvatore Borgh
segretario della sezione
“A. Gramsci” dei D.S. di Pachino
Fonte: Sez. "A. Gramsci" dei D.S. di Pachino il 09-05-2005 - Categoria: Lettere

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