I prodotti tipici diventano souvenir

Un'esposizione slegata da ogni confort consumistico, per far assurgere i prodotti tipici della nostra terra al «rango» di souvenir. E' quanto si propone l'iniziativa messa a punto dai principali rappresentanti delle associazioni commerciali e dalla Confesercenti, con l'«avallo» della Provincia regionale.
La singolare promozione dei prodotti locali è stata al centro di una conferenza stampa svoltasi, ieri mattina, nel salone dell'ente di Via Malta ed a cui hanno preso parte oltre al presidente Bruno Marziano, Arturo Linguanti segretario provinciale della Confesercenti, Pasquale Aloscari in rappresentanza della catena di supermercati «Contè», Giuseppe Vasquez presidente del Consorzio prodotti tipici, Pasquale Corso delegato dell'«Accademia della cucina», Donatella Veneziano in rappresentanza del gruppo commerciale «Orefice», Antonio Zammitti ristoratore.

In pratica per tutto il mese di dicembre i prodotti «identificativi» della nostra terra, quali l'olio d'oliva, il miele degli Iblei, il ciliegino di Pachino, le conserve, «decoreranno» le vetrine di alcuni negozi di abbigliamento e calzaturificio. Tali prodotti verranno inoltre «offerti» alla visione del pubblico all'interno dei suddetti supermercati dove l'esposizione si protrarrà per diversi mesi. I prodotti in questione verranno infine «custoditi» a mò di souvenir all'interno di bacheche allocate nelle hall degli alberghi. L'iniziativa, «allargata» ai comuni della provincia, mira a dare un'«anima» ai prodotti del settore agroalimentare la cui riconosciuta qualità è passata, sinora, inosservata. I nostri prodotti, è stato sottolineato, devono acquisire una loro identità così da essere immediatamente riconoscibili, alla stregua dei souvenir.

Il presidente Marziano ha dunque illustrato la politica di sostegno messa in atto, sin qui, dalla Provincia, a favore delle imprese operanti nel settore in questione. «Attraverso i Gal - ha detto - abbiamo previsto incentivi peri il rafforzamento e la crescita delle imprese. Successivamente abbiamo voluto dare un'ulteriore opportunità ai commercianti del settore agro alimentare, consentendo una loro partecipazione ai mercati nazionali ed europei. Il nostro sforzo è stato dunque proteso verso la promozione dei nostri prodotti tipici. E mentre pensavo di aver vinto la sfida dei prodotti di nicchia, mi trovo adesso ad affrontare quelli della grande distribuzione».
Fonte: LaSicilia.it il 20-11-2002 - Categoria: Economia

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