I partiti dopo gli scontri si concedono una pausa

PACHINO - Dopo mesi di trambusti, gli scontri politici sembrano essersi assopiti e la maggioranza pare abbia trovato un assetto stabile. In effetti però qualche cosa cova all'interno dei partiti, a cura di spiriti indomiti che, in disaccordo con i movimenti di origine o con l'attuale classe amministrativa, pensano già da ora alle future consultazioni elettorali. Sembra prendere corpo l'ipotesi, più volte ventilata, della formazione di alcune liste civiche nate dalle costole dei partiti tradizionali e che potrebbero schierarsi accanto o contro le realtà politiche da cui esse hanno avuto origine. Tali movimenti civici, la Cdl ed attuale maggioranza potrebbe contarne ben tre, e nascerebbero dalla volontà dei numerosi scontenti che attualmente occupano precisi ruoli ma sarebbero pronti a lanciare nuovi progetti politici alternativi alla attuale coalizione.

La formazione di movimenti autonomi potrebbe avere una duplice funzione, e cioè di appoggio nel caso in cui ci dovesse essere una ricucitura o comunque un accordo con i partiti tradizionali, ma anche di maggiore libertà di azione e di decisione nel caso di eccessive ingerenze delle segreterie provinciali. I movimenti civici nascenti però fanno correre diversi rischi ai partiti, e certamente se si dovesse continuare su tale linea, i coordinatori politici locali avrebbero in un prossimo futuro il loro bel da fare per mettere insieme liste di candidati tali da mantenere le posizioni in cui i partiti si sono attestati nelle ultime tornate elettorali. Proprio per questo sono diverse le avance fatte da alcuni responsabili politici nei confronti di alcuni vecchi esponenti nel tentativo di ricomporre vecchie fratture.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 09-12-2004 - Categoria: Politica

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Non ho problemi a riconoscere che, stavolta, Salvatore Marziano ha fatto il suo dovere di cronista, portando alla luce una realtà serpeggiante e nascosta, da molte settimane in atto, nella nostra città: il tentativo, neanche troppo nascosto, di dar vita ad alcune liste civiche in vista di possibili (o probabili) elezioni amministrative nel nostro Comune.
Questa è una notizia in quanto tutti sappiamo bene che le liste civiche in questione -almeno tre- intanto si starebbero formando proprio ora, in quanto le lezioni in questione sarebbero poco meno che imminenti, forse anche a maggio.
Le tre liste civiche certe, che Marziano, con prudenza tutto sommato condivisibile, riconduce a presunti "scontenti" di alcuni partiti, in realtà sono diretta promanazione dei tre partiti del Polo.
La prima, in ordine di tempo, a formarsi è quella di derivazione centrista, da una costola ben precisa dell'UDC che possiamo con serenità ritenere tutto fuorchè "scontenta", visto il modo con cui è stata premiata.
Nell'ideale griglia di partenza, si colloca però per prima la lista ispirata da Alleanza Nazionale e dal suo sicuro candidato a Sindaco, in preparazione da molto tempo (e da ben prima di quella del compare), almeno sin dall'estate.
Anche qui è errato parlare di "scontenti" visto che la civica in questione è promanazione di gente che -all'epoca- era tutta scontenta e che ora, tuttavia, ha motivi per potersi ritenere "soddisfatta".
Prova ne sia il fatto che, in contemporanea alla sua formazione, a dire di qualche autorevole consigliere, AN avrebbe persino proceduto ad un massiccio tesseramento.
Tesseramento che, a dire di un assessore in quota UDC, avrebbe fatto con profitto pure il partito di Follini in coincidenza con il suo ritorno, in pompa magna, nell'amministrazione.
L'ultima lista, in ordine di tempo, è quella forzitaliota che, in realtà, raggruppa il nucleo storico di FI in senso critico (ed è un eufemismo) verso il gruppo consiliare del partito e verso Siracusa, per la scarsa considerazione ricevuta in questi mesi.
Per quest'ultima lista è esatto l'accenno di Marziano a "scontenti", anche se la gente "premiata" non manca neanche qui.
Resta comunque, aldilà delle interpretazioni, un fatto che deve far riflettere: perchè gente molto navigata politicamente -che sa benissimo che iniziare a costruire liste e campagne elettorali ad un anno e mezzo dalle elezioni è pericoloso in quanto sfiancante- ha iniziato così presto a "tirare la volata" elettorale?
Forse essi sanno qualcosa che noi non sappiamo, ovvero, hanno la certezza che si voterà a maggio secondo i loro desideri?
I segnali, ripeto, sono molti.
Ci sarà tempo e modo -prima che finisca l'anno- per elencarne di nuovi.