I dieci anni di successi della lista civica

PACHINO - Il movimento civico per la Rinascita di Pachino fece la sua prima apparizione circa dieci anni or sono imponendosi subito sulle scene politiche. Nato sull'effetto della nuova normativa che prevedeva l'elezione diretta del sindaco, si misurò subito sul campo riuscendo a contrapporre al ballottaggio un suo candidato a Modestino Preziosi poi eletto primo cittadino. Durante quell'amministrazione, Rinascita rimase all'opposizione (pur tra i banchi delle sinistre) e fu promotrice del referendum popolare per la decadenza del sindaco (referendum che non raggiunse il quorum di validità). Successivamente il movimento civico si schierò con il centrodestra contribuendo alla vittoria di Carmelo Latino ed esprimendo la vicesindacatura. Due anni più tardi, Rinascita riuscì addirittura ad imporre il sindaco nella persona di Mauro Adamo insieme al centrosinistra. Due anni più tardi, è ancora Rinascita ad imporre i giochi proponendo Barone con il Polo.

(Sa.Mar.)
Fonte: LaSicilia.it il 20-04-2004 - Categoria: Politica

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Rosario Spinello ha scritto: 18-04-2004 15:06:06
Rinascita di Pachino.

Rinascita di Pachino è un movimento civico nato dall'intuizione feconda della buona anima di Mauro Adamo. Eletto nel 1988 nelle file della D.C. ben presto si accorse delle farraginose pastoie consociative e clientelari di quel partito non gli avrebbero permesso di portare avanti progetti ed iniziative programmatiche per risolvere le aspettative strutturali e sociali che la città si attendeva da molti anni. Rinascita e il suo primissimo gruppo di aderenti si riuniva in una sala messa a disposizione dalla Chiesa Valdese. I principi ispiratori di quel movimento, che oggi ha molta influenza sull'amministrazione di Pachino, erano semplici e assolutamente genuini e si ponevano il problema di formare gruppi dirigenti all'altezza del compito che la città si attendeva da molti tempo ed anni.(e che purtroppo attende ancora) Personalmente partecipai a un paio di riunioni( 1990) e condividevo in pieno l'essenza del progetto che si basava su semplici assiomi: la ingerenza smodata di alcuni dirigenti che fregiandosi dall'aureola di consiglieri comunali facevano e disfacevano quello che volevano. Ignorando sistematicamente quanto era espresso dalla vita democratica dei partiti. P.C.I. in testa che allora aveva un direttivo di 22 elementi e almeno 220 iscritti e circa 1800- 2000 voti. Ma ciò nonostante c'era chi, molto discutibilmente, si arrogava il diritto di rappresentarli tutti: Modestino Preziosi. Praticamente la vita politico-amministrativa si fondava sulle "individualità" presenti in Consiglio Comunale che sistematicamente ignoravano o facevano finta di non capire quello che erano le istanze di democrazia partecipata dei Partiti e dei cittadini. Insomma per farla breve la Lista Civica Rinascita di Pachino nasce per mettere un freno all'arroganza consociativa che allora era arrivata al massimo grado e di contrastare l'assenza e la scarsissima democrazia che vigeva nel rapporto rappresentanza consiliare-partiti-cittadini. Naturalmente posso solo intuire cosa poteva essere la "vita democratica" negli altri partiti: ma genericamente si basava sull'inchino smodato, dei questuanti vari, verso i Capi Popolo che allora erano diffusi nei vari partiti: Ferrara,Caldera,Preziosi,ecc..ecc. E che al nostro(P.C.I.) che ho prima citato fù detto in pieno Congresso: -di passaggio dal P.C.I al Nuovo Corso del P.C.I propedeutico alla successiva nascita e formazione del P.D.S.- che quando si andava in pizzeria era bene andarci per mangiarsi la pizza e non a tessere e imbastire nuove amministrazioni alle spalle dei dirigenti e della democrazia di Partito e dei cittadini che ci avevano votato.( ero consigliere comunale) Non avendo vissuto le esperienze interne negli altri partiti, per forza di cose e per coerenza e verità, posso parlare solo di quello che ho vissuto e conosco direttamente. Pertanto è da questo quadro di sostanziale scollamento democratico che nasce e si sviluppa la lista Civica "Rinascita di Pachino" che ha avuto fino alla sua prematura dipartita Mauro Adamo come Leader. La verità vera nell'ambito della sinistra storica è quello che ad un Mauro Adamo, leader della lista civica, non c'è stata una interfaccia politica ed il personale dirigenziale locale all'altezza del compito storico che francamente ci si attendeva. Poichè alla caduta del personaggio che interpretava la politica della solitudine assoluta ( Preziosi),nell'ambito della sinistra, non c'è stato chi lo ha sostituito adeguatamente e alternativamente in senso di vera democrazia programmatica e ideale.( Deludente per me trovare in atto la rottura verticale dei D.S. e la rottura dell'asse Spampinato-Spinello Salvatore che cercai in tutti i modi di ricollegare al movimento Civico di Rinascita di Pachino e a Mauro Adamo). Poichè chi lo tallonava, da molti anni,(al Preziosi)fecero in modo di estromettere anche allora ben due consiglieri comunali che si erano ri-avvicinati verso i (P.D.S D.S.). Ottenuto, nonostante tutto, il risibile successo della vittoria amministrativa: qualcuno che mirava da lungo tempo a quella occasione aveva finalmente raggiunto il suo scopo personale di arrivare nella stanza dei bottoni solo esclusivamente per tirare pugni sul tavolo e fare venire meno la fiducia che il Sindaco Mauro Adamo aveva in questa rappresentanza risibile riposto. Determinando la prima assoluta e incontrovertibile "determina" di sfiducia personale che la storia amministrativa di Pachino ricordi.( quelle che ci sono state in questa legislatura sono di origine e natura completamente diversa) Se oggi il Coordinatore Sebastiano Mallia parla della non esaltante esperienza con la "sinistra" si deve essenzialmente a questa rottura di fiducia in generale che era stato preceduto dall'inqualificabile azione di legarsi arrogantemente alla sedia del Sindaco. Non entro in merito a quello che è successo dopo perchè non ne ero neanche a conoscenza fino a quella sera di dell'episodio avvenuto in sezione e di cui ho ampiamente relazionato) Se oggi la sinistra non ha nessun consigliere in sua rappresentanza ciò è dovuto essenzialmente alla politica di continuità che si vuole portare ancora avanti da parte degli attuali dirigenti locali di questo partito.(Come si può fare scappare l'unico consigliere rimasto nei D.S. ancora oggi mi chiedo???). Se la cittadinanza, con il suo voto, ha dato questo verdetto è ha tributato tantissimi voti al centro-destra è perche da un decennio a questa parte c'è stata una palese ed incontrastata omologazione nei comportamenti politici di questa dirigenza di sinistra ( parlo a scala regionale e locale). E chi oggi con arroganza e cieca non curanza si ostina a non vedere la fila interminabile di errori dovrebbe avere la laicità, almeno storica, di riguardare attentamente alle continue gaffes e di non aggiungerne altre superficiali ed inadeguate analisi a quanto viene oggi riportato con precisione assoluta dai giornali. Occorre una sterzata politica e un cambio sostanziale di analisi per chi oggi teorizza l'appartenenza non negoziabile della lista Civica alla reazione e alla destra. Perchè questo non corrisponde al vero. Non esludo che ci possono essere delle componemti all'interno di questo movimento che preferiscono avere a che fare con la destra. Ma credo che più di queste sottili appartenenze partitiche contino molto le caratteristiche umane degli uomini. Ma omologarsi alle analisi anti-cattoliche del esperto Senatore e una trappola dove non si deve assolutamente cadere. E schierarsi apertamente contro l'attuale Sindaco e contro i movimenti cattolici ed il volontariato significa, davvero, non avere capito nulla di come si muove lo schacchiere politico a Pachino e di come sia radicato questo movimento nella società civile non solo a Pachino. Invito pertanto a rielaborare e di rivederee queste inutili e inattendibili opinioni( questo lo dico non alla persona che può dire quello che gli pare ma per il ruolo che essa ricopre) Per invitarlo, inequivocabilmente, a approfondire la analisi o se non è in grado come sembra: di dare le dimissioni da questo delicato ruolo che pare sfoggiare e ricoprire in troppa assoluta autolesionistica autonomia. Almeno nei D.S.. Cordiali Saluti. Spiros