I carabinieri e gli ispettori per tutelare il pomodorino

Il giorno dopo il vertice al ministero, tra una delegazione di produttori agricoli (presente anche il sindaco portopalese Cammisuli) e il ministro Gianni Alemanno, l'attenzione adesso si sposta sulla Regione. Alemanno ha infatti chiarito che quanto di competenza del governo nazionale, riguardo allo sblocco dei fondi della legge 102 (crisi di mercato) è stato fatto. Ora dovrà attivarsi Palermo e l'auspicio che i tempi non si dilatino, vista la gravità della stiauzione. La Regione Siciliana dovrà infatti attivare le procedure per l'emissione dei contributi destinati dalla legge sulla crisi di mercato e per far ottenere alle aziende che ne hanno diritto la proroga dei pagamenti fino a fine anno. Il sottosegretario Nicola Bono si è impegnato a firmare personalmente una lettera congiunta con il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, da inviare alle principali banche incaricate della riscossione dei debiti pregressi, per stabilire una moratoria delle procedure esecutive in attesa che venga stipulato il protocollo d'intesa tra la Regione e l'Ismea, assumendo inoltre l' impegno per attivare le procedure atte a garantire il sostegno al reddito dei produttori attraverso i contributi per la promozione, concessi alle grandi aziende di distribuzione al dettaglio.

«Personalmente - ha aggiunto Nicola Bono - ho assunto l'impegno di intervenire presso il presidente della Regione Siciliana per concordare la lettera che consentirà di rinviare il pagamento dei debiti pregressi, che rappresentano la principale minaccia per le aziende. Sono certo che dopo questo incontro, e soprattutto, dopo quello che terremo proprio a Pachino domenica prossima, gli agricoltori avranno chiara la situazione e potranno, come da me sostenuto da anni e auspicato anche da Alemanno, iniziare ad organizzarsi per realizzare finalmente un organo funzionale che tuteli e commercializzi un prodotto unico come il pomodorino di Pachino». Tra le altre misure si segnala la disposizione che verrà data all'ispettorato frodi e ai carabinieri per fare una serie di controlli su tutti quei prodotti agroalimentari, provenienti anche dall'estero, che sono venduti come prodotto di origine controllata e con il marchio "Pomodorino Pachino", con grave danno per il settore.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 24-03-2006 - Categoria: Cronaca

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