Guardia medica nel mirino

PACHINO - Nuovo atto vandalico contro la sede della guardia medica di contrada Cozzi. Ieri si è registrato infatti l'ennesimo raid che ha preso di mira il portone d'ingresso della struttura sanitaria, colpito probabilmente a calci fino a farlo bloccare, con la frantumazione dei vetri che si sarebbero riversati nella zona circostante. Gli autori del gesto, per uscire dall'edificio avrebbero optato per un'altra porta e qui sarebbero stati notati dal personale in servizio ieri nella struttura ospedaliera pachinese. Una circostanza che potrebbe far risalire all'identità degli autori del gesto vandalico. Da notare inoltre che i medici in servizio ieri erano due donne, ovviamente impaurite da questo spiacevolissimo fatto. "Spesso viviamo una situazione di veri e propri asserragliati dentro la struttura - ci ha detto un medico che espleta il servizio di guardia a Pachino - soprattutto durante la notte, dove i rischi, visto l'isolamento urbanistico di contrada Cozzi, aumentano". Ieri, dopo la segnalazione del raid vandalico, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Pachino, come confermato dal dottor Giovanni Baviera, responsabile regionale del sindacato di categoria Cumi-Aiss, che da tempo si batte per migliorare le condizioni di sicurezza del personale medico in servizio a Pachino. Baviera più volte ha sottolineato la difficoltà in cui si trovano ad operare i suoi colleghi in servizio in questo territorio. Torna quindi prepotentemente alla ribalta la situazione del presidio pachinese di continuità assistenziale e ancora una volta per vicende relative ad azioni delinquenziali che si ripetono purtroppo da parecchio tempo. "Le colleghe in servizio ieri hanno fatto le loro deposizioni alle forze dell'ordine - afferma il dottor Giovanni Baviera - e a questo seguiranno le nostre relazioni su una situazione vergognosa, in termini di sicurezza, che ormai si protrae da fin troppo tempo". Il presidio di contrada Cozzi sembra proprio alla mercé di vandali e maleducati, per non dire delinquenti, che non esitano a scatenarsi contro la struttura considerata importante per un territorio che sconta una situazione di offerta di servizi sanitari tutt'altro che ottimale.

"I medici che hanno assistito a questo ennesimo atto vandalico - aggiunge Baviera - evidentemente sono rimasti impauriti ma quello che non può passare inosservato è che nonostante sia trascorso un anno dalle ultime situazioni analoghe, nulla sembra essere cambiato". Baviera fa riferimento alla richiesta che era stata formulata nel febbraio 2004, relativa all'istituzione di un servizio di controllo attraverso una guardia giurata. "Mi chiedo perché chi di competenza - aggiunge Baviera - nonostante il sollecito effettuato persino dal Prefetto di Siracusa l'anno scorso, non abbia ancora istituito il servizio di vigilanza che alla luce di questo ennesimo evento spiacevole diventa più che mai improcrastinabile. I medici del presidio pachinese infatti continuano a trovarsi di fronte a situazioni di alto rischio per la loro incolumità. Qualcosa che va subito affrontato con decisione e risolto. Abbiamo aspettato fin troppo e questo non è più accettabile". Pachino periferia di Baghdad, si era detto l'anno scorso. Un accostamento che ancora dunque resta di piena attualità. "Speriamo che qualcuno da Siracusa si muova e faccia quello che anche il Prefetto ha chiesto - conclude il responsabile regionale del Cumi-Aiss - per non aspettare un nuovo atto vandalico e per far si che i medici che espletano il servizio di guardia lo facciano nelle condizioni di totale sicurezza, quella che manca purtroppo oggi". I carabinieri stanno indagando per giungere all'identità degli autori del gesto vandalico di ieri pomeriggio. Quello che emerge è comunque uno stato di timore dei medici in servizio a Pachino. Una situazione che, come ha sottolineato il medico Giovanni Baviera, non è più accettabile.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 28-02-2005 - Categoria: Cronaca

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