Google Chrome, il super browser

Google Chrome, il super browser di RICCARDO BAGNATO

SIGNORE e signori, ecco a voi il nuovo browser di Google. Già disponibile online da scaricare e installare sul proprio computer, ma solo (per adesso) per utenti Windows. Gli utenti Mac e GNU/Linux dovranno aspettare un mese circa. Prime impressioni: velocissimo, capace di aprire più pagine senza risentirne in termini di prestazioni. E semplicissimo. Annunciato ieri sul blog aziendale, accompagnato da 38 pagine disegnate dal fumettista Scott McCloud che ne descrivono intenti e specifiche tecniche, la notizia che il numero uno, il gioiello di Mountain View, scendeva in campo con un proprio browser ha letteralmente invaso il Web.

Ventiquattr'ore separavano l'annuncio dall'arrivo online dell'applicazione. Tutti in attesa di poterla testare, di vedere con le proprie mani l'ultima, definitiva mossa di BigG per consolidare il proprio dominio fra le dotcom.

Ed eccolo: "Shipping today" direbbe qualcuno, pronto da scaricare all'indirizzo www.google.com/chrome. Google Chrome lancia così l'ennesima sfida al nuovo Internet Explorer 8, rilasciato in versione beta pochi giorni fa da Microsoft (che conta il 73,8% di preferenze fra gli utenti con in suoi browser); all'eterno, ma valoroso pretendente al trono, Firefox (18,4%), nato dalle ceneri di Netscape; al rinnovato e veloce Safari di casa Apple (6%), allo scandinavo Opera (1%), che nulla ha da invidiare ai suoi contendenti.

E lo fa in puro stile Google: tagliando i ponti con il passato, utilizzando le ultime tecnologie a disposizione come WebKit, il motore dell'applicazione, già sfruttato da BigG per il browser del sistema cellulari Android, o Google Gears per facilitare la scrittura da parte degli sviluppatori di applicazioni e plugin; fino a riscrivere da zero applicazioni per l'occasione come nel caso della macchina virtuale javascript denominata V8. Il tutto all'insegna del Web 2.0, completamente open source, e - garantiscono a Mountain View - con un occhio aperto alla privacy dell'utente e l'altro alla velocità e stabilità del browser.

Repubblica.it lo ha provato per voi. Veloce, sia nell'installazione che, soprattutto, nella navigazione, il nuovo browser di Google colpisce per la sua leggerezza, semplicità grafica e stabilità. Sandbox, ovvero l'opzione con cui è possibile leggere alcuni suggerimenti mentre si scrive l'indirizzo web assomiglia a quanto già offre Firefox, migliorato semmai e ampliata la gamma di scelte. Mentre da un altro concorrente, Opera, Chrome mutua e adatta la pagina "I più visitati", una schermata preimpostata che si apre al momento dell'avvio del programma, in cui il nuovo browser offre l'immagine e il link alle ultime pagine web consultate dall'utente.

Ma come si comporta BigG per tutelare la privacy dell'utente? Chrome permette non solo di cancellare la cronologia (possibile anche con altri browser), ma di navigare senza raccogliere dati inerenti quanto stiamo consultando: si chiama "Incognito" e garantisce che le pagine visitate non compariranno nella cronologia web. Nota dolente: non è proprio immediato capire come attivare questa funzione. Ma non solo. Come altri browser, la nuova creatura di Mountain View avvisa il navigatore se il sito che si sta guardando è stato inserito in qualche lista nera, e quindi potrebbe nascondere una truffa.

Vediamo nel dettaglio: la velocità del nuovo prodotto di Google è notevole, ma per essere tale non lesina certo sulle risorse del computer. Senza però esagerare. D'altra parte in occasione della presentazione di Chrome, è stato ribadito più volte che il consumo non sarebbe stato ridotto in modo significativo rispetto i concorrenti. Un semplice esperimento lo dimostra. Testando infatti i tre browser principali - Ie7, Firefox e Chrome - con lo stesso numero di pagine aperte, quest'ultimo richiede più risorse. Per verificarlo è sufficiente aprire il proprio task manager e controllare. Nel nostro caso, più per curiosità che per precisione, ecco il risultato: Ie7, Chrome 86368 KB, Firefox 77224 KB, e Ie7 71620.

Detto ciò, Chrome è un prodotto radicalmente diverso dagli altri browser. Flessibile, scalabile, promette grandi cose. Concettualmente simile al sistema operativo Unix, dove ogni processo, ogni azione, viene separata e isolata per evitare che un singolo incidente possa causare il crash dell'intera applicazione e la conseguente perdita di dati.

Ma siamo ai blocchi di partenza. La versione di Chrome è rigorosamente beta. Come vuole la tradizione, soprattutto quella che fa capo a Larry Page e Sergey Brin, fondatori del motore di ricerca più conosciuto al mondo. I quali non hanno dimenticato, né possono dimenticare il grande merito che ha la comunità open source nello sviluppo dei software. Una sensibilità che si può notare anche nei piccoli dettagli. Basta cliccare sul menu e consultare il pannello delle opzioni di Chrome per leggere, terza tab a destra, un'inusuale descrizione del contenuto: "Roba da smanettoni". Ancora. In occasione dell'uscita di Chrome è stato messo online anche un nuovo sito www.chromium.org, dove chi vuole, oltre a raccogliere ulteriori informazioni sul nuovo prodotto, può partecipare allo sviluppo del software.
Fonte: repubblica.it il 03-09-2008 - Categoria: Internet

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