Gli studenti crescono poco e male

Gli studenti crescono poco e male PACHINO - A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico nelle scuole, emergono già i primi risultati dai test d'ingresso che alcuni insegnanti hanno proposto ai ragazzi al fine di verificare ed appurare eventuali difficoltà pregresse. Tali test sono stati lo spunto per Nello Lupo, psicopedagogista e docente di una scuola di Portopalo per riflessioni generali sullo stato della scuola e sul rapporto che essa ha con la società. «Siamo di fronte a un inizio di anno scolastico all'insegna delle disfunzioni amministrative, - afferma Lupo - caratterizzato da un inasprimento dello scontro politico-sindacale che sta nascondendo i problemi veri della scuola che rimane fortemente inadeguata a svolgere pienamente il compito suo proprio di promozione culturale e sociale. Il «prodotto scolastico» è veramente scadente. La dispersione ritorna sotto forma di analfabetismi di ritorno, che non sono solo quelli informatici ma anche quelli più tradizionali e basilari della lettura, della scrittura e del far di conto».
È questo il risultato che emerge dalle ricerche comparate in ambito europeo, abbondantemente richiamate dal ministro, ma anche da ricerche limitate ad ambiti locali. È il caso di una ricerca condotta, secondo modelli neuropsicologici, in questi due anni nel territorio scolastico di Portopalo, condotte dallo stesso Lupo, avente per oggetto lo studio della disortografia evolutiva e le discalculie evolutive negli alunni della scuola dell'obbligo.

«I risultati, che non possono essere generalizzati all'intera popolazione della provincia, - afferma - sono uno spaccato di una situazione che si presenta molto deficitaria, in un contesto socio-ambientale, culturale e scolastico, che sicuramente ha forti connotati di condizionamento negativo, che riteniamo non sia il solo né l'unico nella provincia di Siracusa. Il livello di possesso delle abilità di base nella scrittura e nel calcolo, risulta essere molto distante dalle medie nazionali. Una variabilità molto accentuata, statisticamente significativa, cioè non imputabile a variazioni casuali ma a precisi fattori, sia nella percentuale di alunni potenzialmente in ritardo, mediamente il 24% contro la media del campione di riferimento del 2-3%, sia in quella degli alunni più genericamente in difficoltà, che si attesta all'80% circa. La qualità dell'apprendimento della abilità di scrittura è mediamente due volte inferiore alle performance medie del campione di riferimento, e in alcune componenti addirittura è tre volte inferiore. A 40 anni di distanza, torna dunque di estrema attualità l'insegnamento di Don Lorenzo Milani, -afferma Lupo- che sosteneva che la «povertà dei poveri non si misura dal pane, bensì dal grado di cultura», cioè sulla padronanza della lingua e del lessico».

salvatore lupo
Fonte: LaSicilia.it il 02-10-2004 - Categoria: Cronaca

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