Gli anni bui della Romania

PACHINO - E' a Pachino il gruppo di studenti rumeni ospiti dell'Ipa-Ipsart di Pachino nel quadro del progetto Socrates Comenus di cui è referente l'insegnate Rosa Blundo. Ieri nell'aula magna dell'istituto gli studenti ospiti hanno raccontato ai loro colleghi italiani la loro esperienza e le loro emozioni nel visitare uno stato dalle radici neolatine ma che per molto tempo lontanissimo dal punto di vista geografico e ideologico. A illustrare il processo storico-politico che ha portato all'apertura all'Occidente della Romania è stata Elena Gorea, docente all'Università La Sapienza di Roma. «Con il regime comunista la Romania visse il periodo più buio della sua storia negli anni Sessanta.

Uscire dallo Stato così come hanno fatto oggi i ragazzi per questo scambio culturale era praticamente impossibile. Persino le chiese venivano distrutte o chiuse e veniva impedito di parlare la lingua rumena poiché era di influenza occidentale essendo neolatina. Io stessa ho imparato il rumeno con un libro di preghiere da tenere ben nascosto».
In Romania le cose sono cambiate negli anni '80 della perestrojka e una profonda crisi economica che ha determinato il crollo del regime comunista. Oggi il governo rumeno punta per la rinascita sulla cultura e sugli scambi culturali. Rimangono molte però le differenze anche a livello economico, basti pensare che gli stipendi di un impiegato medio vanno dai 30 ai 150 euro mensili.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 25-03-2006 - Categoria: Cronaca

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net