Gli alleati del sindaco Barone contrari alle elezioni anticipate

PACHINO - Nuovo episodio della politica pachinese. Martedì sera si è svolto nella casa municipale un incontro tra il primo cittadino ed i partiti che al momento lo sostengono nell'azione di governo della città. Un incontro che per certi versi ha confermato le attese di una compagine di governo lacerata dato che ad essere presenti erano solo tre consiglieri comunali su otto. Il sindaco Barone ha avuto modo così di comunicare agli alleati l'intenzione di voler tornare anticipatamente alle urne rispetto alla scadenza naturale del suo mandato. Una decisione che lo stesso sindaco aveva reso nota già la settimana scorsa in consiglio comunale e che aveva colto di sorpresa i componenti della sua stessa coalizione e che ha almeno inizialmente lasciato non poco perplessi. Era stato lo stesso Barone qualche giorno fa a confermare che i membri della sua stessa giunta erano stati inizialmente colti di sorpresa dalla sua decisione ma che a poco a poco cominciavano a condividere la strategia ed a sostenerlo nella sua decisione di rassegnare le dimissioni in gennaio. "L'obiettivo, -aveva dichiarato Barone- è quello di portare a compimento alcuni punti del programma di fine legislatura che sono alla portata e che sarebbe un peccato non perseguire". Ma l'incontro di martedì sera non pare abbia sortito riscontri tangibili. A preoccupare ulteriormente è infatti la possibile perdita di altri elementi della compagine di governo. In merito a ciò ci sono le avvisaglie di Alleanza nazionale che ha prospettato la decisione di defilarsi.

A ciò si aggiunge il fatto che degli otto componenti che sostengono il sindaco sulla carta, sono ben pochi coloro che concretamente fanno seguire un'azione concreta di collaborazione amministrativa. Nell'ultimo consiglio comunale nessuno dei consiglieri sostenitori dell'amministrazione ha difeso l'azione del primo cittadino di fronte agli attacchi dell'opposizione che è sembrata intenzionata invece a non concedere sconti. Da registrare invece la tendenza di alcuni esponenti della giunta a voler perseguire nell'azione amministrativa ritenendo che nonostante la paralisi consiliare, l'amministrazione continua nella sua rotta in maniera costante e determinata. Per tale motivo una interruzione anticipata sarebbe sconsigliabile. Di fatto il braccio di ferro tra maggioranza ed opposizione continua in attesa di elementi sostanziali di novità. Da quanto si è appreso in merito al vertice di martedì nulla di definitivo sarebbe stato deciso in merito al ritorno alle urne. Un esito che pare abbia ulteriormente reso risoluta l'opposizione a chiedere le dimissioni immediate temendo possibili ripensamenti sia del sindaco che dei consiglieri comunali e del gruppo amministrativo. Non è escluso il ritorno all'ipotesi della mozione di sfiducia.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 06-10-2005 - Categoria: Politica

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