Giunta, Barone respinge le accuse: "Colpa di partiti e gruppi litigiosi"

PACHINO - (aru) Il sindaco di Pachino, Sebastiano Barone, replica alle accuse lanciate nei suoi confronti dall'ex esponente dell'Udc, Giuseppe Ciavola, ed invita i dirigenti del partito di Follini a fare chiarezza su questa vicenda. "Non è una novità - ha detto Barone - che la politica a Pachino si fa sotto gli alberi di piazza Vittorio Emanuele invece che nelle sedi opportune. Ma l'uscita di Ciavola contro gli assessori dell'Udc e nei miei confronti appare alquanto strana visto che proprio lui ha condiviso in precedenza alcune scelte di questa amministrazione comunale che oggi definisce priva di un programma serio per la città. Vorrei inoltre ricordargli che in parte la stasi amministrativa di questi primi tre anni di mandato è stata provocata proprio dalle fibrillazioni di tutti i gruppi politici della mia maggioranza ma in modo particolare proprio dal suo ex partito, che oggi e ritornato al mio fianco con tre assessori che stanno contribuendo in modo egregio alla attuazione del programma". Barone difende il suo operato e quello della sua giunta e respinge le critiche mosse nei suoi confronti da Giuseppe Ciavola e anzi lancia una sua candidatura alla carica di sindaco per le prossime amministrative se riuscirà a portare a termine alcuni dei punti qualificanti del suo programma.

"Ritengo che esistono i presupposti - continua Barone - per riuscire a fare partire qualche opera pubblica già messa in cantiere da diversi anni quale è la riqualificazione del borgo marinaro di Marzamemi che inizierà proprio domani ufficialmente con la posa della prima pietra. Inoltre è già in una fase esecutiva il piano d'intervento territoriale relativo al recupero del vecchio palmento Rudinì e di tutta la fascia costiera che va da Marzamemi a Portopalo. Se queste opere come altre che sono già in una fase esecutiva verranno realizzate ebbene questo sarà un riscatto per la mia persona e per tutta l'amministrazione comunale. Un fatto questo che mi darà la forza di continuare a fare politica in questa città in caso contrario sarò io il primo ad ammettere il fallimento e a non pensare ad una nuova candidatura". Intanto dall'Udc non arriva nessuna replica alle dichiarazioni di Ciavola anche se la tensione all'interno del partito di Follini è palpabile e la sensazione è quella che nei prossimi giorni si potrebbe arrivare ad una sorta di "resa dei conti" che potrebbe vedere coinvolti anche i vertici provinciali del partito.

Andrea Rubera
Fonte: GDS.it il 06-02-2005 - Categoria: Politica

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Riscatto

Le parole del Sindaco mi inducono a pensare ad un prigioniero.Prigioniero delle dinamiche interne, e non, dei partiti in quanto tali o ancora meglio dalle oligarchie che si annidano al loro interno.Oligarchie che riducono la funzione classica dei partiti a sette inavicinabili da chiunque volesse spendersi e onestamente fare politica per la propria città e per i cittadini.Questa è purtroppo una costante che caratterizza tutti i Partiti e la nascita di nuove liste civiche conferma in pieno questa verità che è conosciuta da tutti e condivisa dalla maggior parte della popolazione locale!
L'errore, o la trappola, dov'è caduto è stata proprio, in difformità ai poteri che gli conferisce la legge, quella di cadere nel tormentone delle continue richieste dei Partiti, dove l'UdC ha fatto la parte del leone, seguiti dall'immancabile ricatto di non dargli appoggio e voto in Consiglio Comunale. Ricatto che il Sindaco si è sottoposto, anche per andare a prendere un gelato, come inopportunamente ho verificato di persona da parte di un inopportuno e arrogante imprenditore che si sente chissà chi per avere fatto l'assessore per due giorni che interruppe la discussione sull'argomento fra noi due mentre gli stavo suggerendo di liberasi dal giogo e governare mettendo i partiti i consiglieri di fronte al fatto compiuto e con le delibere da ratificare in consiglio che avessero in oggetto cose di importanza generale e collettiva. Avrei voluto vederli questi partiti opporsi e cincischiare su queste delibere.Gli avrebbe cosi consentito di governare e portare avanti il suo programma e sopratutto le questioni strutturali che la cittadinanza attende da anni. E cosi facendo e doperando avrebbe ampiamente ribaltato a suo favore la questione politica. Ma diciamoci tutta la verità, questa conflittualità in parte ha fatto gioco allo stesso Sindaco ed è diventata un alibi perfetto per giustificare la sua titubanza, e a tratti inerzia, per portare a conclusione o avviare punti qualificanti del suo programma.Del quale, fra l'altro, non se ne conoscono i contenuti.
Io credo che Sebastiano Barone, sia arrivato al capolinea e che, si troverà da solo quando pensa di potere essere appoggiato da qualcuno per poter essere ricandidato come Sindaco di Pachino.Io credo che, invece, la prevedibile fuoriuscita dall'Udc di Giuseppe Ciavola, sazio dei risultati che ha ottenuto con questa coalizione: stà pensando a quali risultati concreti raggiungere con la prossima amministrazione. Sono in dubbio su alcune particolari situazioni che riguardano i suoi rapporti con Alleanza Nazionale, e per questo non vorrei azzardare nessuna seria considerazione in merito ai passi che farà nel prossimo futuro. Ma di una cosa mi sono convinto, da qualche tempo: è che lo stesso Giuseppe, senza colpo ferire, come si dice in gergo, possa passare, armi e gabagli, verso la Margherita, dove troverà ad attenderlo i vecchi compagni di strada, che nel loro gergo antico si chiamavano amici! Stò parlando della componente ex democristiana che è attiva all'interno di questa formazione politica e della quale il coordinatore, l'amico Blandizzi è stato per lunghi anni esponente di rilievo. Ho cercato di mettere in guardia i compagni locali, che molto ingenuamente hanno inteso la cosa come un mio possibile pensiero a fasi alternate nei loro confronti: quando invece era solo un segnale per indicare a questi fini analisti che si stà prefigurando una possibile vittoria del centrosinistra, ma con le stesse persone o loro proizioni generazionali che hanno creato seri problemi a tutte le amministrazioni che si sono succedute a Pachino negli ultimi 50 anni!
Ma questo per alcuni, dirigenti provinciali, non è mai stato un tabù!Potere fare a cielo aperto quello che prima si faceva di nascosto è un grosso passaggio in avanti!Anche perchè è acclarato che quello che conta non è la soluzioni dei problemi generali: ma di quelli strettamente personali!Sia a destra che a sinistra!
Spero di sbagliarmi, comunque!

Cordiali Saluti Spiros