Già entrato in vigore il decreto sulle misure per il caro gasolio

Già entrato in vigore il decreto sulle misure per il caro gasolio PORTOPALO - E' entrato in vigore la scorsa settimana il decreto legge 114 contenente le misure urgenti per fronteggiare l'aumento delle materie prime e dei carburanti nel settore della pesca e per il rilancio competitivo del settore. Tra le misure previste nella disposizione del governo c'è il fermo di emergenza temporaneo e definitivo, concesso alle imprese per una durata di 30 giorni in un arco di quattro mesi. In conseguenza del fermo d'emergenza il Ministro delle politiche agricole è autorizzato a concedere alle imprese di pesca una compensazione che non concorre alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, né del valore della produzione netta ai fini dell'imposta regionale sulle attività produttive. In aggiunta, e' autorizzata l'erogazione di un'indennità giornaliera per garantire a ciascun membro dell'equipaggio imbarcato il minimo contrattuale ed i relativi oneri previdenziali ed assistenziali.

E' stato previsto anche uno stanziamento di 10 milioni di euro per il comparto della pesca come cassa integrazione guadagni straordinaria. Soddisfazione è stata espressa dall'amministrazione comunale portopalese. «Le misure inserite nel decreto legge – si legge in una nota della Giunta municipale – vanno incontro alle esigenze del settore e confermano l'attenzione del governo nazionale riguardo alle disposizioni da porre in essere per fronteggiare la crisi».
Adesso si attendono le mosse del governo regionale, dopo il recente incontro tra i rappresentanti siciliani della pesca e l'assessore regionale Di Mauro.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 10-07-2008 - Categoria: Cronaca

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A parte che è un decreto che và convertito il legge..Ma mi volete spiegare dov'è contenuta la misura per il caro gasolio?
La verità,triste, è che di fronte all'aumento del gasolio...che una diretta conseguenza della guerra in Iraq voluta da questo governo in carica e dai militari, il decreto prevede di lasciare a terra gli equipaggi per un mese su quattro...

E che la cassa integrazione straordinaria servirà a pagare le giornate non lavorate...
Per il resto, e non possono fare altrimenti, si prosegue con i piani di dismissione della Ue sulla marineria mediterranea...mentre a Portopalo hanno fatto chiudere il mercato ittico per lasciarsi imporre i prezzi del pescato...Come ha detto Nardo Attilio, non si può fare economia collocando il prodotto sulla piazza catanese...
E chi ha orecchie per intendere intenda...

Altro che rallegramenti...qui c'è solo da piangere...

Saluti marini, Spiros

Vi allego il decreto:


Decreto-Legge 3 luglio 2008, n. 114

Misure urgenti per fronteggiare l'aumento delle materie prime e dei carburanti nel settore della pesca, nonche' per il rilancio competitivo del settore.

(GU n. 154 del 3-7-2008


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Ritenuta la straordinaria necessita' ed urgenza di fronteggiare lo stato di crisi del settore della pesca marittima connesso ai continui aumenti dei costi dei fattori energetici e di produzione e considerati anche gli strumenti di intervento finanziario di emergenza in favore del settore, previsti dal regolamento (CE) n. 1198/2006 del Consiglio, del 27 luglio 2006, relativo al Fondo europeo per la pesca;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 27 giugno 2008;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze, per le politiche europee, dello sviluppo economico e del lavoro, della salute e delle politiche sociali;

Emana il seguente decreto-legge:

Art. 1.
Fermo di emergenza temporaneo e definitivo
1. In dipendenza della situazione di crisi riguardante il settore della pesca anche a seguito dei rialzi dei costi energetici e di produzione e' concesso, per impresa, l'arresto temporaneo delle attivita' di pesca per le imbarcazioni a strascico e/o volante, per una durata di trenta giorni nell'arco temporale di quattro mesi a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto.
2. In conseguenza del fermo d'emergenza di cui al comma 1, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e' autorizzato a concedere alle imprese di pesca una compensazione che non concorre alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, ne' del valore della produzione netta ai fini dell'imposta regionale sulle attivita' produttive. Essa non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni. La compensazione e' rapportata ai parametri stabiliti nel programma operativo, approvato dalla Commissione europea, per l'applicazione in Italia del Fondo europeo per la pesca. In aggiunta, e' autorizzata l'erogazione di una indennita' giornaliera, determinata secondo le procedure di cui al comma 4, per garantire a ciascun membro dell'equipaggio imbarcato il minimo contrattuale ed i relativi oneri previdenziali ed assistenziali. Le misure di cui al presente comma, conseguenti all'evento di cui al comma 1, sono attuate con le modalita' di cui al comma 4, fino alla concorrenza della somma di 35 milioni di euro. Al relativo onere, pari a 35
milioni di euro per l'anno 2008, si provvede per 25 milioni con le specifiche assegnazioni finanziarie dell'Asse prioritario 1 - misure per l'adeguamento della flotta da pesca comunitaria - del regolamento (CE) n. 1198/2006 del Consiglio, del 27 luglio 2006, e, quanto a 10 milioni, direttamente a valere sulle disponibilita' del Fondo centrale per il credito peschereccio, di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 154, istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che non vengono trasferite per le finalita' di cui all'articolo 2, comma 121, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
3. Al fine di ottimizzare il rapporto tra consistenza della flotta di pesca e le risorse biologiche del mare, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali attiva entro il 15 luglio 2008, nei limiti delle disponibilita' finanziarie esistenti per ciascuno degli anni della programmazione 2007/2013 il procedimento di ristrutturazione della flotta, utilizzando le risorse dell'Asse prioritario 1 - misura di arresto definitivo - del regolamento (CE) n. 1198/2006 del Consiglio, del 27 luglio 2006, per l'intero periodo di programmazione.
4. Le modalita' di attuazione del fermo temporaneo, l'entita' del premio, le relative erogazioni e la definizione dei periodi di fermo supplementare per esigenze biologiche misure di gestione e controllo, tenuto conto del sistema di localizzazione satellitare, per la tutela delle risorse ittiche giovanili nella fascia costiera e nelle zone di tutela biologica, sono definiti con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sentita la Commissione consultiva centrale della pesca marittima.
5. Le modalita' di attuazione della misura di cui al comma 3, ivi compreso il regime di alternativita' rispetto alla misura di cui ai commi 1 e 2, e le modalita' di erogazione del premio sono definiti con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sentita la Commissione consultiva centrale della pesca marittima.

Art. 2.
Cassa integrazione guadagni straordinaria
1. All'articolo 2, comma 521, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, dopo le parole: «di cui 20 milioni per il settore agricolo», sono inserite le seguenti: «e 10 milioni per il comparto della pesca», e le parole: «460 milioni», sono sostituite dalle seguenti: «470 milioni».
2. Per l'attuazione del comma 1, i termini del 20 maggio 2008 e del 15 giugno 2008 di cui al citato articolo 2, comma 521, della legge n. 244 del 2007, sono differiti per il comparto della pesca rispettivamente al 15 settembre 2008 ed al 30 settembre 2008.
3. All'onere derivante dal presente articolo, per l'anno 2008, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2008-2010, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2008, allo scopo utilizzando, quanto a euro 10 milioni,
l'accantonamento relativo al Ministero della solidarieta' sociale.
4. Il Ministro dell'economia e delle finanze e' autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

Art. 3.
Entrata in vigore
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sara' presentato alle Camere per la conversione in legge.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana.
E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addi' 3 luglio 2008
NAPOLITANO

Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Zaia, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Tremonti, Ministro dell'economia e delle finanze
Ronchi, Ministro per le politiche europee
Scajola, Ministro dello sviluppo economico
Sacconi, Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali

Visto, il Guardasigilli: Alfano