Francavilla: Il centrodestra sfiduci Barone

PACHINO - Si è protratta fino alla tarda serata di martedì approdando al più classico dei nulla di fatto. Anzi, negli istanti finali del vertice, presenti i rappresentanti di tutti i partiti della Casa delle libertà e del movimento di Rinascita, si è sfiorato lo scontro verbale e fisico. Protagonisti un assessore di Rinascita e uno dei tre coordinatori dei partiti del centro-destra. Questo conferma il clima di tensione e di totale disaccordo che regna all'interno di una coalizione (ma è ancora opportuno chiamarla in questo modo) che sembra ormai al capolinea. Ricapitolando: il sindaco non darà seguito al documento di Forza Italia, Alleanza Nazionale e Udc di un rimpasto con due assessori a testa per questi tre partiti e consequenziale declassamento di Rinascita ad uno. Solo che stavolta tutto il polo sembra aver raggiunto una compattezza che non lascia presagire vie di fughe alternative per Barone. Tanto più che la frase "mozione di sfiducia" è risuonata più volte nei corridoi della politica cittadina. "C'è chi ha voluto artatamente mettere in giro voci di un accordo di An sulla base di un assessore con l'aggiunta del direttore generale - dichiara Salvo Di Fede, capogruppo di Alleanza Nazionale - e non posso che smentire queste voci del tutto prive di fondamento. Questa volta ho l'impressione che la casa delle libertà abbia fatto quadrato attorno a quel documento che punta alla pari visibilità in giunta dei tre partiti.

Inoltre emerge un dato - conclude Di Fede - che attiene alla poltronite acuta, sbandierata dal coordinatore di Rinascita contro gli avversari, e che invece ha colpito proprio il movimento civico". Va giù duro contro il sindaco il vicepresidente del consiglio comunale, Salvatore Francavilla (Udc). "La pantomima portata avanti dal sindaco - dice Francavilla - è durata abbastanza e si è superato ogni limite di decenza. Non può Barone considerare in un modo i partiti quando deve togliere un assessore e cambiare registro quando i partiti chiedono, uniti, un rimpasto. E' una situazione paradossale e i cittadini ci stanno ridendo in faccia". Giuseppe Giliberto invita invece il primo cittadino ad azzerare tutto e ripartire con una coalizione in grado di governare. "Basta dare seguito al progetto originario - dice Giliberto - che aveva garantito una prima fase di legislatura molto stabile e proficua. Solo così secondo me si uscirà da questo empasse". E ieri, fino a tarda serata, nuove riunioni alla presenza del sindaco e dei rappresentanti di tutti i partiti della coalizione.

s. t.
Fonte: LaSicilia.it il 05-02-2004 - Categoria: Politica

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