Fondi Ato per il depuratore: Nota del sindaco di Portopalo

PORTOPALO - Il centrosinistra di Portopalo, rivolgendosi all'Ammiistrazione, ha chiesto cosa abbia fatto e cosa stia facendo per la questione depuratore. Una disposizione nazionale, infatti, impone ai Comuni di dotarsi di impianto di depurazione entro il 31 dicembre. «Nel '99 - si legge in una nota del sindaco - il Comune di Portopalo ha dovuto restituire alla Regione 2 miliardi e 800 milioni di lire. Si trattava di somme derivanti da un finanziamento degli anni 1988 e 1990 che dovevano essere utilizzate per realizzare il depuratore e la condotta sottomarina. Sul ritiro di questi fondi noi non abbiamo alcuna responsabilità». Su cosa stia stato fatto il sindaco aggiunge: «Si è tentato il recupero dei fondi persi, con esito purtroppo negativo. Nel frattempo è stata approvata la modifica della normativa con il subentro degli ambiti territoriali ottimali, ovvero gli Ato, e in questa fase abbiamo fatto inserire per l'impianto idrico l'espletamento della gara per la recinzione del pozzo in contrada Stafenna. Per il depuratore invece l'Ato ha già impegnato 942 mila euro».

L'assessore ai Lavori pubblici, coadiuvato dall'ufficio tecnico comunale, ha provveduto a chiamare i progettisti del depuratore per dare «priorità uno» per la realizzazione di un'opera molto importante per il territorio portopalese. «Riguardo alla scadenza del 31 dicembre - si legge ancora nella nota del sindaco - prevediamo di riuscire a risolvere, attraverso l'Ato, questo problema. Per ciò che concerne la parte ambientale si sottolinea che questa amministrazione mai ha abbassato la guardia. Basti pensare alla problematica delle riserve naturali, della zona riproduzione (zps) e dei siti di interesse comunitario (sic). Qui bisogna fare presente che oltre alla tutela di questi siti si deve fare in modo di non penalizzare altre attività, come l'agricoltura ad esempio. Pertanto agli esponenti del centrosinistra locale rispondiamo in un modo solo: questa amministrazione comunale opera con i fatti mentre loro in passato hanno attuato la politica dell'apparenza, dimostrando sempre le loro grandi inefficienze come la perdita dei finanziamenti per il depuratore». L'amministrazione comunale auspica quindi tempi brevi per avviare il recupero di una parte importante della costa, quella della Pizzuta, danneggiata pesantemente dagli scarichi fognari.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 23-10-2005 - Categoria: Cronaca

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