Firme contro la sosta a pagamento in centro

PACHINO - Presentata la petizione popolare contro la sosta a pagamento nel centro storico della città. L'iniziativa è stata promossa dal segretario dei Comunisti Italiani Gioacchino La Corte, che definisce un fallimento il sistema della sosta a pagamento, creando notevoli disagi ai commercianti della piazza V. Emanuele e ai cittadini. L'iniziativa, operativa già da alcuni mesi, rientra nell'ambito di un piano organico per la viabilità nel centro urbano. Tra gli obiettivi che hanno indotto l'assessore alla viabilità Emanuele Rotta ad attivare i parcheggi a strisce blu, garantire una maggiore fluidità del traffico, spesso compromesso da ingorghi causati da soste irregolari delle autovetture, oltre ad un continuo ricambio dei posteggi attraverso il sistema della sosta a tempo determinato. Risultati che non sarebbero stati conseguiti secondo il segretario politico dei Comunisti Italiani.

In una lettera aperta al sindaco e a cui La Corte ha allegato le centinaia di firme raccolte tra la cittadinanza a sostegno della petizione popolare così si legge: «I parcheggi a pagamento si sono rivelati un fallimento in quanto la piazza e le vie adiacenti sono quasi sempre vuote e i quartieri successivi intasati, creando notevoli disagi ai cittadini per potervi sostare. A ciò si aggiunge un calo del circa trenta per cento nelle vendite denunciato dai commercianti della zona, con le conseguenze nel prossimo futuro che potrebbero determinare la chiusura di diversi esercizi commerciali del centro urbano e perdita quindi di posti di lavoro. Sia i lavoratori che i residenti non possono infatti permettersi di pagare giornalmente una vera tassa». L'assessore alla Viabilità Rotta ha le idee chiare: «Troveremo una soluzione per migliorare un sistema che non è perfetto, ma perfettibile. Andremo incontro alle esigenze dei residenti. Non è possibile abolire la sosta a pagamento per la cui gestione il Comune ha stipulato una convenzione con un'azienda privata, accordo d'altra parte risalente alla precedente amministrazione e allora appoggiato anche da La Corte».

di Lidia Corallo
Fonte: LaSicilia.it il 27-03-2003 - Categoria: Cronaca

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