«Fermate le riserve dei Pantani. O sarà crisi»

PACHINO - Il consorzio di tutela Igp Pomodoro di Pachino presieduto dall'agronomo Salvatore Dell'Arte ha scritto al commissario straordinario del Comune di Pachino, agli assessorati regionali Territorio e Ambiente ed Agricoltura e Foreste, ai presidenti della Provincia e della Regione, al prefetto di Siracusa ed a tutte le forze sindacali chiedendo di non istituire le riserve naturali dei Pantani Sicilia Sud Orientale. «La storia e la economia di Pachino fin dall'origine - scrive il presidente del consorzio - sono legate al vino, prima, e al pomodoro poi quale principale fonte di guadagno della maggior parte delle famiglie. La prima coltura in ambiente protetto risale agli anni 1962-1963 nelle contrade che vanno da Morghella - Pipitona - Guardiani - Maucini - Longarini - Chiappa per poi estendersi fino al territorio ispicese.

Tante piccole e grandi realtà produttive sono nate in un territorio oggi riconosciuto come luogo ove si produce con il marchio Igp il pomodoro di Pachino. Tale territorio, ricadente per oltre il 50% sotto la giurisdizione di Pachino, oggi è seriamente minacciato dalla istituzione delle riserve naturali che rischiano di fare chiudere le azienda faticosamente avviate. «Molti dei luoghi ove sono nate le cooperative agricole - ha scritto dell'Arte - sono terreni coltivabili grazie alle opere di bonifica finanziate dai privati. Erroneamente questi luoghi sono stati inseriti nei piani dei parchi e delle riserve dei Pantani della Sicilia Sud-Orientale. Se i provvedimenti venissero applicati integralmente l'intero comprensorio Igp verrebbe gettato nel caos ed in una crisi totale. Si chiede una verifica dello stato attuale dei luoghi prima di istituire le riserve e si invoca l'intervento di tutte le forze sociali e sindacali per bloccare l'iter della creazione delle riserve Pantani della Sicilia Sud Orientale».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 16-06-2006 - Categoria: Cronaca

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