Ferito e dimenticato da tutti

PACHINO - Esasperata dallo scaricabarili a cui sembrano giocare le istituzioni e indignata per l'insensibilità mostrata nei confronti degli animali, una signora di Pachino, Claudia Canto, che nei giorni scorsi ha prestato soccorso a un cane ferito, presumibilmente, da un'auto in corsa, ha deciso di raccontare la vicenda, non prima di aver presentato un esposto ai Carabinieri.
«Giovedì Santo - racconta Claudia Canto - nella zona della circonvallazione, dove ha sede la mia attività commerciale, ho scorto un cane ferito che guaiva incessantemente. «Mossa da pietà ho condotto l'animale nella mia attività e, adagiatolo su un cartone, mi sono adoperata per prestargli soccorso. Così ho chiesto aiuto ai vigili urbani che mi hanno suggerito di rivolgermi al sindaco. Per non frapporre ancora tempo ho pensato che, intanto, fosse il caso di chiedere aiuto ad un veterinario privato il quale, non appena interpellato, è accorso con premura. Il veterinario, il quale non ha constatato alcuna frattura, dopo averlo medicato, ha desunto da un controllo generale che si trattasse di un cane recentemente abbandonato. Il veterinario ci ha poi, consigliato di rivolgerci all'Ausl affinché provvedesse ad inviare il veterinario di turno rimasto, invece, inerte perché non autorizzato dal sindaco.

Da parte sua, il primo cittadino ci ha annunciato che il veterinario non avrebbe mancato di adempiere al suo impegno, ma così non è stato. Furente mi sono recata dai carabinieri che hanno dichiarato la loro incompetenza nella vicenda. «Ho lasciato il cane all'ingresso della stazione dei carabinieri per vedere se ciò potesse indurli ad un ripensamento, ma i carabinieri, affacciatisi più volte dall'ingresso centrale, sono rimasti indifferenti anche dinanzi agli attacchi di vomito del cane. Ripreso con me il cane, ieri l'ho trovato in una pozza di sangue, a causa di talune ferite andate in putrefazione. Sono andata, dunque, alla stazione dei carabinieri per presentare un esposto e adesso il cane, dopo l'esecuzione di una puntura antiemorragica da parte degli infermieri del centro dialisi, si trova in campagna presso la villa di una signora, resasi disponibile ad accudire il cane».

Lucia Corsale
Fonte: LaSicilia.it il 23-04-2004 - Categoria: Cronaca

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