Fatti brillare quattro ordigni bellici

PACHINO - Alcuni residuati bellici risalenti all'ultimo conflitto mondiale sono stati fatti brillare ieri dal nucleo S.D.A.I. (sminamento, difesa anti mezzi insidiosi) della Marina Militare in località Vavaluciaro nei pressi di Morghella. Il materiale, consistente in un proiettile di 70 mm detonante, una granata anti-carro 45mm e due proiettili di armi portatili, è stato rinvenuto nel tratto di mare tra lido Morghella e la località "Acqua re palummi", ed era stato individuato da alcuni privati. Dopo le operazioni di routine e le autorizzazioni della Prefettura, ieri c'è stato l'intervento del nucleo della Marina Militare. Il nucleo, agli ordini del sottotenente di vascello Piero Privitera era formato da quattro sottoufficiali quali il primo maresciallo Maino, il primo maresciallo Inserillo, il capo di prima classe Errante, ed il capo di prima classe Taiani. Tutti i componenti del nucleo di buon mattino si sono recati con i loro mezzi in località Porto Fossa a Marzamemi al fine di iniziare le operazioni di bonifica dello specchio di mare in questione. "A circa dieci metri dalla scogliera, -ha affermato il sottotenente di Vascello Privitera, è stato individuato il residuato bellico che ci era stato segnalato. Come da routine abbiamo compiuto anche delle operazioni di perlustrazione in un raggio più ampio dal punto di rinvenimento alla ricerca di altri residuati.

Il materiale rinvenuto è stato fatto brillare con una contro-carica al largo in un tratto di mare indicatoci dalla Capitaneria di Porto in località sicura sia per bagnanti che per l'ecosistema".
Il nucleo S.D.A.I. non è certo nuovo ad operazioni di questo tipo. Quasi giornalmente infatti questi sommozzatori della Marina sono impegnati nelle operazioni di recupero di ordigni bellici. "Sia il caponucleo che tutti i componenti del gruppo, -ha continuato il sottotenente di Vascello Privitera, sono abilitati e preparati per il maneggio e la distruzione di ordigni bellici. Ci capita di trovare ancora di tutto in mare, dai siluri alle mine, alle cariche esplosive ecc. Ordigni che in mani inesperte possono essere molto pericolosi. Si tratta infatti di vere e proprie armi che per inesperienza potrebbero ancora esplodere o fornire materiale molto pericoloso alimentando ad esempio il terrorismo".

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 21-07-2005 - Categoria: Cronaca

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