Fallito confronto a 3 per l'uscita autostradale

Fallito confronto a 3 per l'uscita autostradale A distanza di poco tempo sono costretto a ritornare nuovamente sulla questione Bretella autostradale che collegherà l’uscita di Calabernardo alla Noto- Pachino. Qualche giorno fa ho letto sul Giornale di Sicilia che l’ex Assessore dei Ds ora PD Salvatore Borgh aveva lanciato una terza proposta di uscita dall’autostrada oltre a quelle già esistenti e contemporaneamente chiedeva un confronto pubblico con il sottoscritto e con La Corte per far capire alla gente quale delle 3 soluzioni risultava la migliore.

Accetto volentieri e ho chiamato Borgh per chiedergli di organizzare un incontro a 3 con la gente mettendoci d’accordo per farlo al più presto.
In questo confronto vedevo la possibilità di far capire finalmente alla gente che La Corte con la sua faciloneria ha raggirato i pachinesi per 7.000 volte tante quante le firme da lui raccolte per il suo svincolo.
Faccio passare qualche giorno e richiamo Borgh e mi accorgo che di confronto non se ne parla. La Corte non vuole partecipare (paura di essere smentito?) mentre Borgh si stava organizzando per conto proprio, perché ha intenzione di parlare di questa sua 3^ ipotesi durante un prossimo incontro elettorale con l’Onorevole Marziano (ex presidente della provincia e l’Onorevole Zappulla prossimo candidato per la sinistra alla presidenza della Provincia). Questa 3^ ipotesi di Borgh altro non è che un progetto redatto dall’Ing. Gallo della Provincia che io conoscevo ma conosceva anche l’ex presidente della Provincia Marziano. Praticamente il confronto a 3 è saltato ancora prima di annunciarlo. Peccato.

Avrei potuto far capire alla gente che adesso l’uscita di Calabernardo è veramente brutta per tutti (Pachinesi Portopalesi e Netini) ma che prossimamente con la costruzione della Bretella che collegherà l’autostrada alla Noto-Pachino non ci sarà nessun disagio per noi mentre continuerà ad essere sempre brutta per i Netini.
Avrei potuto far capire che La Corte ha omesso volutamente di dire tante cose alla gente e che tali omissioni saranno i motivi per cui quello svincolo non si potrà mai autorizzare (sebbene è il punto effettivamente più vicino a Pachino).

Avrei potuto far capire che quel progetto di cui Borgh vuole farne un cavallo di battaglia elettorale (così come La Corte) esisteva già anche quando Bruno Marziano (da me invitato a Marzamemi ad un incontro pubblico) diceva che quanto riferitoci precedentemente da Enzo Vinciullo sulla bretella era tutto vero ed allo stesso La Corte egli faceva capire di non intestardirsi. Sempre nella stessa riunione allorquando dimostravo alla gente che la bretella era l’unica cosa che per realismo potremo avere da qui a poco, una persona del pubblico si è alzata ed ha intimato a La Corte di non intestardirsi e di non andare ancora avanti poiché si rischiava di perdere tutto. Sia la Bretella che lo svincolo che non potrà mai essere autorizzato.

Avrei potuto dire che una sera a Portopalo durante un consiglio comunale convocato appositamente per illustrare l’intero iter della bretella, allargato anche ai 3 Comuni interessati (Portopalo – Pachino e Noto) presenti i 3 rispettivi Sindaci e diversi consiglieri di Pachino, Portopalo ed 1 di Noto, presenti anche il sottoscritto, Jachino La Corte, l’On. Bono, Enzo Vinciullo e per la Provincia l’Assessore Cammisuli, dopo aver ascoltato le realtà della bretella e dopo aver ascoltato l’intervento di La Corte, anche l’Assessore Provinciale Cammisuli consigliò a La Corte di non continuare nella sua sterile battaglia, poiché alla luce di quanto si era sentito quella sera era lampante che il suo svincolo non potrà mai essere autorizzato. A Salvatore Borgh dico che ha perso l’occasione per un democratico confronto.

Mentre a tutti dico, infine, semmai dovremo fare “rumore” affinchè ci venga detto l’iter burocratico della nostra bretella approvata con decreto del dirigente regionale n° 814 in data 24.9.2007 e che dovremo batterci per la rapida costruzione di questa bretella e non per tutte le altre ipotesi che nasceranno solo per meri scopi elettoralistici.

Cordiali saluti a tutti – Pasquale Aliffi
Fonte: Pasquale Aliffi il 14-05-2008 - Categoria: Comunicati

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"Un uomo può fallire molte volte, ma non diventa un fallimento finché non comincia a dar la colpa a qualcun altro." (John Burroughs)

Dunque, secondo qualcuno il confronto a tre sarebbe fallito. Non è un'affermazione che mi riguarda.

Che il confronto si potesse fare l'ho ammesso già nel momento in cui l'ho anche proposto, tra le righe delle mie originarie considerazioni sull'argomento. Ulteriormente ribadito appena mi è stato richiesto verbalmente, da Pasquale Aliffi.

Che sia fallito lo apprendo da questo singolare comunicato stampa, completamente diverso, nei toni e nei contenuti, rispetto a quanto dettoci telefonicamente, non più tardi di 4-5 giorni fa.

Ora, premesso ciò, dico che:

il confronto si potrà fare nel momento stesso in cui ci saranno le condizioni migliori per farlo, ovvero, la disponibilità di tutti e tre i proponenti e la coincidenza dei tempi di ognuno, e sottolineo il termine "tutti e tre".
Non accettare questa semplice ed elementare regola, mi pare, piuttosto arrogante e poco rispettoso degli impegni altrui. Non è che siccome Pasquale ha fretta di pubblicizzare cosa avrebbero (il condizionele è più che d'obbligo) fatto Vinciullo e Bono, noi adesso dobbiamo correre dietro a lui.
Io ho fatto una proposta, che casualmente coincide con la campagna elettorale, perchè in questi primi due mesi di apertura dell'autostrada sono venuti fuori i grossi problemi di viabilità.
Ritengo la mia proposta più realizzabile e più efficace, non solo per Pachino ma anche per Noto e il territorio in generale. Ovviamente cerco di avere una visione più aperta dei problemi della zona sud, non posso mica pretendere che la provincia, o la regione o il governo nazionale, debba tenere in considerazione solamente le problematiche di un solo comune, mandando a gambe per aria tutto il resto.
Ma la mia proposta è al di fuori della campagna elettorale, anche se nelle proposte di partito e di consiglieri candidati, faremo anche questa. E non è che la campagna elettorale ci può impedire di proporre le cose migliori.
Aggiungo, inoltre, che io personalmente, (di persona, direbbe Catarella), faccio politica, prima, durante e dopo le campagne elettorali. Il mio impegno politico, per quanto possa anche non piacere a tanti, continuerà a prescindere dalle campagne elettorali e questa proposta continuerà ad essere tra i miei "cosiddetti cavalli di battaglia", anche dopo le elezioni.
Rispedisco, pertanto, l'accusa al mittente.
Io, il confronto non ho problemi ad affrontarlo, in qualsiasi momento, a patto che si rispettino i tempi e le esigenze degli altri, a cominciare da Gioacchino La Corte per finire a Pasquale Aliffi. Se veramente si hanno a cuore le soluzioni concrete.

"Il solo fallimento consiste nel non tentare più"

Saluti, Turi Borgh