Esperti olandesi per l’Alican Deval

PORTOPALO - Sono arrivati all'Isola delle Correnti gli esperti di una società europea per analizzare direttamente la situazione della Alican Deval, il cargo turco di 4600 tonnellate (108 metri di lunghezza) incagliato dalla notte di giovedì a poca distanza dall'isolotto. Ieri sulla zona soffiava un fastidioso vento di Ponente. I tecnici olandesi, esperti in salvataggi, già nella tarda serata di giovedì sono giunti a Portopalo. Ieri si sono recati a bordo della nave che pare abbia una falla, non ancora localizzata, che immetterebbe acqua nello scafo. La preoccupazione riguarda la presenza del gasolio a bordo della Alican Deval. Il carburante, per mettere in sicurezza la nave, evitando qualsiasi rischio di potenziale inquinamento determinato dal versamento in mare del gasolio, con conseguenze facilmente immaginabili per l'area circostante. L'ipotesi operativa più probabile, discussa in un incontro al quale sono intervenuti anche i componenti del reparto operativo della società Augustea e della Capitaneria di Porto, riguarderebbero l'utilizzo di pontoni per il sollevamento del cargo che potrebbe essere incastrato in qualche scoglio e quindi immobilizzato. L'incognita attiene al basso fondale presente nel punto di incaglio della nave che potrebbe non essere sufficiente a rendere utilizzabile i pontoni.

Per liberare la Alican Deval dal gasolio potrebbe essere adoperata una barge (chiatta) che sarebbe messa a disposizione dall'Augustea insieme ad alcuni rimorchiatori. Un'analisi accurata dei fondali dove si è incagliata la nave scioglierà le riserve inerenti le scelte operative. Quella di ieri è stata una lunga ed estenuante giornata di studio, per individuare le possibili soluzioni al fine di disincagliare la nave in sicurezza, ovvero senza rischi ambientali. Dall'ultimo vertice all'Ufficio locale marittimo portopalese, conclusosi intorno alle 16,30 ed al quale hanno preso parte il comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa, Antonino Munafò, il responsabile di Locamare Portopalo, Salvatore Cascione, due componenti del team operativo della società Augustea ed i tecnici olandesi, si è convenuto di aggiornarsi a lunedì prossimo. Tutto è stato rinviato dunque a quel giorno circa la scelta delle modalità di disincaglio della nave turca, auspicando che le condizioni meteo non peggiorino. L'unica preoccupazione è infatti quella attinente alla presenza del carburante nel cargo, che per il resto è priva di carico. A Portopalo intanto non si è esaurito il via vai di curiosi giunti qui per dare un'occhiata alla Alican Deval. In tanti si sono chiesti come sia stato possibile portare una nave di queste dimensioni ad incagliarsi in quel punto, dove i fondali sono molto bassi. Un sospriro di sollievo è stato tirato alla conferma che non vi erano rischi immediati di perdita in mare di carburante. L'equipaggio è rimasto a bordo della nave, in attesa di novità. Da Istanbul si è attivata la società armatrice. Il precedente intagliamento all'Isola delle Correnti risale esattamente a 40 anni fa (1966), quando, nello stesso tratto di mare, finì incagliata la nave francese “Providence”.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 04-02-2006 - Categoria: Cronaca

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