Esordio di Turi Pintaldi con «La canzone dell'amore»

PACHINO - Presentato nei giorni scorsi in un locale in contrada Morghella il poemetto in versi «La Canzone dell'Amore». L'opera segna l'esordio letterario di Turi Pintaldi ed è stato fatto conoscere al folto ed attento pubblico da Giuseppe Drago, scrittore, drammaturgo e critico. Alcuni versi sono stati letti in sala da Salvina Lao. Presenti tra il pubblico anche il deputato regionale Roberto De Benedictis. «Sono rimasto piacevolmente sorpreso, -ha affermato Drago nella recensione dell'opera fatta ai presenti- della tecnica raffinata con cui Pintaldi ha esordito nel mondo letterario. Il poemetto, che si legge agilmente, rimane inciso nella memoria per la particolarità della sapienza e dell'ingegno utilizzati. Anche la veste grafica aiuta nella lettura con delle parti in grassetto che ricordano il coro nelle tragedie classiche». La Canzone dell'Amore è un testo criptico ed a tratti criptato, quasi ermeneutico, dove preponderante è l'aforisma paragonabile quasi alle centinaia di frasi celebri di Oscar Wilde ma anche carichi di incisività lapidaria. «L'amore non è un'invenzione da sperimentare», -si legge- ed ancora «L'amore è sangue da versare» o anche «L'amore è mare in tempesta». «Il poemetto di Pintaldi, -a continuato il critico Giuseppe Drago- si alimenta con un sistema a specchi e con allusive reticenze, ma anche con assonanze e riecheggiamenti nelle espressioni. La scansione del tempo che se ne trae assomiglia al battere ritmico di un metronomo o di un pendolo. Tecnicamente si può notare un esercizio a levare proprio di scrittori famosi come Lucio Piccolo cugino di Tomasi di Lampedusa. Ed è con questo ritmo che la lirica diventa canzone d'amore». Dallo scritto inoltre traspare quasi una consapevolezza di smarrimento esistenziale, colmato proprio dall'innamoramento. «Ma la canzone di Pintaldi, -ha continuato Drago- non è mai disperata ed il corteggiamento è quasi una passione che illumina ed il desiderio non è mai represso ma goduto».

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 05-01-2006 - Categoria: Cultura e spettacolo

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