Entro maggio sarà ripulito tutto il litorale

L'interesse manifestato dai tour operator per la città di Noto ed il suo hinterland, sia alla Borsa Internazionale del turismo di Milano che a quella di Berlino, ha indotto l'amministrazione comunale ad approvare con urgenza l'atto deliberativo per la pulizia delle spiagge che si estendono da Calabernardo fino a Marzamemi. «L'amministrazione per non farsi trovare impreparata - ha sottolineato l'assessore Roberto Figura - ha disposto un piano di interventi per la pulizia di tutti gli arenili e della spiagge». La zona costiera complessivamente è lunga circa venti chilometri. Il bando è stato già predisposto per cui le imprese artigiane ed edili interessate potranno rivolgersi per informazioni all'ufficio contratti sito in via Ruggero Settimo.
«Rendere le spiagge accoglienti - afferma il sindaco Accardo - è di vitale importanza perchè rappresenta il biglietto di visita sia per valorizzare maggiormente la città d'arte che il territorio con la sua immensa zona costiera. Nella stagione decorsa sia Legambiente che il Touring Club Italia avevano definito il mare della costa netina tra quelli balneabili assegnando ben quattro vele come a quelle di Ustica, Cefalù, Lipari e Pantelleria. Anche quest'anno come negli anni precedenti tra il Comune di Noto e la Provincia Regionale di Siracusa è stato siglato un accordo per rendere accoglienti le spiagge».

Il lavoro sia per la pulizia straordinaria degli arenili che quello per la manutenzione ordinaria delle spiagge è stato distribuito equamente tra i due enti. Il Comune di Noto provvederà a pulire il litorale che si estende da Calabernardo fino a Nord di Vendicari mentre la Provincia interverrà lungo la costa che si estende da San Lorenzo fino a Marzamemi. Entro il mese di maggio l'operazione «spiagge pulite» dovrebbe essere completata. Oltre alla pulizia delle spiagge si procederà alla rimozione di tutti quei rifiuti ingombranti che si trovano disseminati lungo la zona marina. Nei prossimi giorni sarà operante anche l'ordinanza riguardante il piano di utilizzo delle aree demaniali. «La necessità di regolarizzare tali aree - aggiunge il primo cittadino - si rende necessario e ciò fino a quando il comune non sarà fornito di un idoneo strumento che disciplina tutte quelle attività che potrebbero trovare sviluppo lungo il litorale marino. E' stato redatto un regolamento che contiene le norme che mirano al soddisfacimento delle esigenze turistico-balneari ed al rilascio delel concessioni. Il tutto nel rispetto della sussistenza dell'ampia area demaniale marittima al fine che la collettività possa usufruire delle spiagge libere. Ma, non basta avere il mare pulito e un piano per l'utilizzo delle aree demaniali, occorre potenziare le infrastrutture ed i servizi.

Benito Tagliaferro
Fonte: LaSicilia.it il 18-04-2004 - Categoria: Cronaca

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"La Provincia interverrà lungo la costa che si estende da San Lorenzo fino a Marzamemi".

E' stato più volte fatto presente il delicato ruolo che si è data la Provincia Regionale di Siracusa su una questione che attiene alla pulizia delle spiagge del litorale che da San Lorenzo, passa per contrada Reitani, Bove Marino fino all'azzurra spiaggia di Spinazza. Sarebbe importante capire quali sono le reali attribuzioni che vengono delegate da la legge 9 del 1986 a questo Ente provinciale. Ed in particolare alla situazione che attiene alla gestione ambientale e alla manutenzione delle spiagge provinciali: che secondo il mio avviso dovrebbero ricomprendere tutte le spiagge e il completo litorale aretuseo ( Da Lentini a Pachino). In questo caso si evidentia sempre con maggiore eloquentia che siamo di fronte ad un'azione di aperta partigianeria dovuta alla provenientia e alla nascita e residentia primaria del suo Presidente Marziano. Il quale utilizza i fondi pubblici per fare aperto campanilismo nei confronti della sua Noto e proteggendo di fatto la sua netinità. Il supplemento mirato di servizi che la provincia elargisce con tanta evidentia si configura senza alcun dubbio come atto primario di sussistentia alla declarata inefficentia del comune di Noto. Il quale, incassa i proventi delle tasse e con totale evidentia le destina ad altre mirabili funzioni e servizi locali. Mentre la Provincia con atto proditorio e assolutamente parziale continua a mantenere inalterati gli equilibri di una rivendicazione territoriale seria e sostenibile da parte degli enti locali: con in testa l'ingovernabile e fluttuante Comune di Pachino. E bene che si capisca che non siamo più al tempo del "mero e misto impero", di feudale memoria, e che Noto, nonostante la sua splendidas eloquentia e storica provenientia, non è più in grado di gestire e governare. Altro che nuova Provincia Regionale con Modica capoluogo: qui siamo ai limiti della estrema evidentia della inutilitas di questo tipo di Ente Locale Provinciale. Olè!!!! Cordiali Saluti Spiros.