«Ecco il porto del futuro»

«Ecco il porto del futuro» PORTOPALO - Sono scaduti lunedì scorso i termini di presentazione delle domande di concessione di beni del demanio marittimo per la realizzazione di un porto turistico e il conseguente progetto per il completamento delle opere marittime esistenti, per la messa in sicurezza dei bacini di ponente e levante del porto di Portopalo. La società “Fn Progettazioni” di Siracusa attende adesso, per dare l'avvio alla progettazione esecutiva e alla successiva realizzazione, solo la conferenza dei servizi. Interverranno intanto per la realizzazione dell'opera: l'assessorato regionale Territorio e ambiente, l'ufficio del Demanio, la Capitaneria di Porto, la Soprintendenza, il Comune di Portopalo e il Genio civile. Complessivamente si prevedono cinque anni di lavori ma già per la primavera del 2008 si spera di poter ospitare le prime barche.

Il porto allo stato attuale è costituito da un bacino artificiale difeso da due moli, quello di ponente e di levante. Presente anche un moletto sbarcatoio. Le opere prevedono per entrambi i bacini, la definizione e il completamento della diga foranea esistente e la realizzazione di una diga di sottoflusso. Prevista poi la costituzione di una banchina di riva e dei piazzamenti retrostanti. La baia verrà riqualificata e godrà di una spiaggia artificiale protetta che verrà collegata ai due bacini mediante una strada pedonale. Il direttore tecnico della Fn Progettazioni, Francesco Nobile tiene a precisare che «le opere non contrastano con l'assetto del territorio, da un punto di vista urbanistico. E per la messa in sicurezza del porto sono state garantite le attività legate alla pesca, anche in condizioni metereologiche avverse. Particolare attenzione è stata data all'analisi dei venti e delle correnti durante la progettazione, al fine di poter incentivare la nautica di diporto senza sostanziali difficoltà e per offrire migliori possibilità di sviluppo socio-turistico-economico dell'hinterland siracusano». I servizi di cui godrà il porto turistico saranno un molo sopraflutto, un approdo per gli ospiti, un punto di ristoro, aree cantiere e deposito per le barche, un Club House, un'area alberghiera e un villaggio. Un'opera d'avanguardia dove nulla è stato lasciato al caso. La struttura rispecchierà con le sue vetrate lo splendore del cielo e del mare, completando lo scenario con la presenza massiccia di palme e verde, che daranno l'impressione al visitatore di arrivare in un vero paradiso terrestre.

Giusy Cantone
Fonte: LaSicilia.it il 29-10-2006 - Categoria: Cronaca

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Giuseppe Rosano Versione stampabile
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Porto Turistico di Portopalo di Capo Passero

Porto Chiusa dell'Alga

FN PROGETTAZIONI Società di Ingegneria a r. l.

DESCRIZIONE GENERALE DELL’INTERVENTO

Lo sviluppo della nautica da diporto in Sicilia è ancora in una fase di crescita.
La posizione geografica dell’isola, posta al centro del Mediterraneo, costituisce da sempre un naturale approdo per tutte le imbarcazioni che attraversano questo mare.
Oggi, per avere un potenziale sviluppo turistico del territorio costiero siciliano, è fondamentale la realizzazione di porti adeguati alle esigenze dei diportisti contemporanei per offrire un’assistenza nautica di qualità.
La Provincia di Siracusa ha solo due strutture portuali importanti, Augusta e Siracusa, ma solo quest’ultima ha una vocazione turistica.
Per un lungo tratto di costa non abbiamo strutture adeguate ma soltanto piccoli bacini con ormeggi di fortuna, perlopiù concentrati nei mesi estivi.
La posizione geografica del sito in oggetto, fa si che il progetto del porto turistico di portopalo, vada a colmare questa carenza di approdi per la nautica da diporto, con un bacino d’utenza ancora scoperto in tal proposito.
La scelta del sito è facilitata anche dalla presenza della grande viabilità autostradale che, in pochi minuti, permette di raggiungere l’aeroporto di Catania.
Una struttura del genere probabilmente non determinerà grandi sconvolgimenti economici nell’assetto territoriale interessato, ma contribuirà sicuramente ad un progressivo miglioramento nell’economia locale e potrà essere volano per la nascita di nuovi investimenti nel settore turistico che orbita attorno al mondo della diportistica e non solo.
E’ infatti provato che la costruzione di una infrastruttura come quella di un porto turistico, rappresenta un polo di attrazione ed un volano per la riqualificazione territoriale circostante, e nel rispetto di un corretto ed equilibrato impatto ambientale, il Porto turistico di Portopalo di Capo Passero potrebbe diventare un segno urbanistico forte in un tessuto edilizio ancora sconnesso e disomogeneo.
L’organicità dell’intervento garantirebbe il giusto inserimento di attrezzature commerciali, sportive ed alberghiere, e la conseguente ricaduta economica sarebbe un giusto auspicio per le popolazioni residenti in tutto il comprensorio sud-orientale della Provincia.
Si andrebbe inoltre ad integrare l’offerta turistica nel suo complesso, soprattutto nella tripla veste:
• Naturalistica (Vendicari e Cavagrande del Cassibile)
• Architettonico-ambientale (Barocco del Val di Noto, Capopassero, Altopiano Ibleo)
• Archeologica (Eloro e Pantalica).
La porzione di terreno a ridosso della costa, nella fascia del golfo, è destinata dallo stesso P.R.G. ai servizi per la fruizione del porto; mentre immediatamente adiacente a questa “zona funzionale” è prevista una fascia da destinare ad attrezzature turistico-ricettive, che faranno da cerniera tra il porto stesso e l’entroterra, già in parte antropizzato. A sud-ovest del bacino portuale viene così rispettata la fascia protetta dei pantani, che, adeguatamente “riprogettati”, diventeranno un unicum naturalistico perfettamente integrato alla modificazione urbanistico-architettonica che si andrà a realizzare. Gli edifici delle varie zone avranno tutti un’altezza contenuta, così da non creare barriera visiva fra i visitatori e il contesto, puntando, come obiettivo, alla fruizione prospettica del mare da ogni parte dell’area di intervento.
Nella zona limitrofa alla banchina di ripa trovano posto, come scritto, la Club House, contenente gli uffici direzionali ed i servizi per i diportisti, e il padiglione per le attività relative al calafataggio, rimessaggio e officina meccanica. E’ un’area delimitata da ingresso controllato con strada di accesso carrabile anche e soprattutto per mezzi pesanti.

I manufatti architettonici della zona cantiere sono realizzati con struttura portante in acciaio e copertura con lastre ondulate in acciaio a protezione multistrato, rivestite superiormente da lamine di rame. Le murature di tompagno sono con resistenza al fuoco documentata da opportune certificazioni. La pavimentazione è in cemento lisciato. Il padiglione è dotato di servizi igienici adeguatamente dimensionati per il numero di addetti ai lavori.

Nell’edificio della Club house, immediatamente prossimo allo specchio acqueo, sono collocate tutte le attività relative al controllo e gestione del porto nonché alla diretta fruizione del pubblico, attraverso i seguenti gruppi funzionali:

• Bar
• Tabacchi / Edicola
• Lavanderia
• Sala ristorante
• Servizi igienici
• Informazioni turistiche / noleggio auto
• Agenzia marittima
• Accessori nautici
• Farmacia
• Posta e telefoni
• Diurno
• Abbigliamento
• Banca
• Yacht club
• Pronto soccorso / infermeria
• Uffici della Direzione del Marina
• Torre di controllo radio

La zona turistico ricettiva sarà costituita da edifici bassi, a schiera, che andranno a formare l’ossatura di un borgo marinaro attraversato da percorsi interni pedonali che ne faranno una continuazione architettonico-paesaggistica dei pantani adiacenti, inserendo così, nella zona di intervento, una porzione della zona Ct1 prevista dallo strumento urbanistico.






Ente banditore: Comune di Portopalo di Capo Passero
Progettista capogruppo: Francesco Nobile
Gruppo di progettazione: Francesco Nobile, Giuseppe Rosano
Collaboratori: Anna Bruno, Pierpaolo Mallia, Fabrizzio Reale, Daniela Anello