E’ scontro sull’isola pedonale

E’ scontro sull’isola pedonale MARZAMEMI - Scontro tra vigili urbani e alcuni commercianti di Marzamemi sull'isola pedonale. Una lettera esposto è stata inviata al commissario straordinario Rizza, firmata da Lina Campisi, Davide e Barbara Fronterrè che segnalano «l'ennesimo episodio connotato da sospetto eccesso di zelo da parte della Polizia municipale. Da molto tempo, ormai, segnaliamo, anche al prefetto e alla Magistratura, comportamenti non equi da parte di alcuni uffici comunali. Il problema è ancora più complesso, riguarda non soltanto noi, ma l'intera comunità cittadina: la nostra città soffre anche il male di una burocrazia in cui, accanto a funzionari dotati di senso dello Stato, sembrano sussistere sacche oscure, di inattività, ignoranza della materia amministrativa e uso personalistico dei ruoli pubblici, con tutta la vasta gamma di degenerazioni che ciò comporta. Il 24 dicembre scorso, dopo aver lavorato l'intera giornata, abbiamo avvicinato le nostre auto alla porta delle attività, interdetta al traffico veicolare, per poter caricare alcune cose.

La piazza era deserta e l'avvicinamento è durato pochi minuti, il motore di una delle due auto era acceso, a testimoniare la rapidità delle operazione di carico. Abbiamo ricordato ai vigili che eravamo obbligati a infrangere la Ztl, perché le nostre richieste di poter accedere, in caso di bisogno, alle nostre attività, rivolte all'Amministrazione comunale, erano state sempre e immotivatamente rifiutate; abbiamo chiesto il perché la Ztl è costantemente violata, senza mai alcun controllo da parte della Polizia Municipale, salvo poi multare chi non può fare a meno di entrare in zona; abbiamo ricordato i continui atti di vandalismo di cui, come esercenti, siamo vittime, chiedendo perché severità e rigore riguardino solo noi e nessun altro. La sera del 25 dicembre, passando da Piazzale Balata, chiunque poteva notare, malamente parcheggiata, l'automobile del comandante dei vigili urbani, che, da privato cittadino, intratteneva gli avventori di un locale in veste di musicista. C'è di che vergognarsi a vivere in una città in cui l'abuso dei ruoli si tinge ormai di ridicolo. Mentre noi siamo sottoposti a continui accertamenti, i vandali che deturpano con bombolette spray gli edifici intorno alla Piazza Regina Margherita agiscono non solo indisturbati, ma perfino protetti: qualche mese orsono, abbiamo individuato i vandali all'opera, siamo riusciti a bloccarli, a identificarli, a registrare il numero di targa, chiamando tempestivamente i vigili. Che fine hanno fatto le numerose testimonianze rese ai Vigili urbani in quella circostanza?».

L.S.
Fonte: LaSicilia.it il 31-12-2008 - Categoria: Cronaca

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Il "vuoto amministrativo" si misura anche con gli episodi qui segnalati.
Probabilmente è giusto puntare i riflettori sullo zelo o sulla sua totale mancanza, a seconda delle circostanze, di singoli operatori della Polizia Municipale (senza ovviamente fare inopportune generalizzazioni).
Sia Marzamemi che Pachino offrono una casistica impressionante di violazioni impunite.
Basti pensare ai venditori ambulanti che occupano indisturbati (o quasi) angoli di strade densamente trafficate, quando non interi quartieri, con intralcio (e rischio) per la circolazione veicolare. E' difficile pensare che tutti siano autorizzati e se lo fossero ci sarebbe da chiedersi come diavolo è possibile autorizzare un ambulante a fermare il suo camion in luoghi inopportuni (angoli ed intersezioni). Aggiungiamo a questo la mancanza di senso civico di tutti quei bravi cittadini che, per fare acquisti a buon mercato, non esitano a sostare come gli capita aggiungendo ulteriore pericolo.
Sono cose che ognuno di noi vede tutti i giorni e magari (come me) si chiede se Pachino è Europa o una qualunque caotica città del terzo mondo.
Se il fenomeno fosse in qualche modo contrastato da chi di dovere non tenderebbe ad aumentare come invece si percepisce.
Per tornare alla vicenda della ZTL forse, proprio in questo caso, le responsabilità della Polizia Municipale sono meno pesanti essendo inconcepibile, in qualunque altra parte del mondo civilizzato, l'esistenza di una zona pedonale il cui accesso da parte degli esercenti non sia regolamentato ed autorizzato.
Cordialmente.
Giancarlo Barone.
forse sig barone a lei sfugge il ruolo e la funzione rivestita dal comandante di polizia municipale che oltre al ruolo di polizia locale è anche ufficiale di polizia di stato e di polizia giudiziaria, non sfugge poi, che egli è componente della commissione comunale sui locali di pubblico spettacolo e che la commissione artt. 140 e 141-bis del Regolamento di esecuzione del Testo Unico delle
Leggi di Pubblica Sicurezza provvede, ai fini dell’applicazione dell’art. 80 del T.U.L.P.S., a
verificare la solidità e sicurezza dei locali, impianti e luoghi sede di pubblico intrattenimento e
spettacolo, salvo i casi in cui la relativa competenza risulta attribuita, così come previsto
dall’art. 142 del precitato Regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S,
ha fra i compiti quello di esprimere parere sui locali, verificare le condizioni di solidità, di sicurezza e d’igiene dei locali o degli impianti,
ed indicare le misure e le cautele ritenute necessarie sia nell’interesse dell’igiene che della
prevenzione degli infortuni, Accertare la conformità alle disposizioni vigenti, Controllare con frequenza che vengano osservate le norme e le cautele imposte e che i
meccanismi di sicurezza funzionino regolarmente, suggerendo all’autorità competente gli
eventuali provvedimenti
quì non si tratta di ingerenza nella vita privata di un cittadino ma di una commistione fra controllore e controllato. Fra l'altro le ricordo anche gli obblighi cui è soggetto il pubblico dipendente sanciti dal contratto nazionale di lavoro.
cari amici, è la prima volta che mi permetto di commentare qualcosa su Pachino globale...mi hanno convinto l'equilibrio e l'acutezza dei commenti che ho letto...altre volte il clima era ben diverso e, poichè rifuggo da cortili e veleni, non sono mai intervenuta. Lo faccio ora per precisare che la lettera da me inviata al Commissario e ad altre istituzioni prende spunto da vicende di tipo personale, per una analisi e una denuncia più ampia della situazione pachinese. A questo proposito preciso che, cosa il Comandante dei vigili urbani faccia in veste di privato cittadino, non mi interessa affatto. Se, però, si vieta agli esercenti di raggiungere le proprie attività anche per cose indispensabili come caricare le bombole del gas o effettuare la fornitura idrica, e poi il suddetto Comandante entra e sosta in zona vietata per scaricare la strumentazione necessaria ad eseguire un concerto o simili... bè, allora la cosa comincia ad interessarmi, perchè è un'ulteriore dimostrazione del fatto che le regole non valgono per tutti, ma solo per alcuni, e che la nostra città ha forse superato la fase del dramma, per raggiungere la fase ridicola e grottesca. Tengo a sottolineare che, insieme ad altri, ho molto combattuto , negli ultimi anni, per l'isola pedonale( petizioni, manifestazioni, ecc), ma che l'auspicata regolamentazione degli accessi, prevista in tutti i centri storici, nonè stata mai attuata. La piazza è stata semplicemente chiusa, come se non ci lavorasse e vivesse nessuno, e le nostre ripetute richeste di pass per accedere alle attività sono rimaste senza risposta, costringendoci di fatto a violare la ztl per operazioni necessarie al nostro lavoro.
Credo che uno dei temi forti per la nostra città sia quello del funzionamento della cosa pubblica, non solo della parte politica, ma anche di una burocrazia spesso clientelare, impreparata, eccessiva nel numero. A questo proposito, sono convinta che l'azzeramento dei dirigent comunali, sia un atto dovuto ad una città allo stremo, e che la nomina di nuovi dirigenti debba partire dal merito, dai titoli e dall'ATTENTA VALUTAZIONE DEI BISOGNI DELLA CITTA'. Tanto per fare un esempio: 13 dirigenti il Comune di Pachino, e altrettanti vicari; 3 dirigenti la Provincia regionale di Siracusa, struttura amministrativa ben più imponente rispetto al piccolo comune di Pachino. Vorrei fossero esaminati e discussi pubblicamente i bilanci degli ultimi anni, per comprendere quante risorse economiche sono rimaste chiuse entro le pareti degli uffici, anzichè essere drenate verso i bisogni concreti dei cittadini. Anch'io ho un sogno per il nuovo anno: l'attivazione di comitati di quartiere per la scrittura del primo bilancio participato della storia cittadina, insomma qualche passo verso una democrazia partecipata, a cominciare dal bilancio e dal controllo degli eletti. Scusate se mi sono dilungata, ai tanti amici che frequentano questo sito auguro un anno di serenità e tante buone cose.
Non avrei voluto per niente essere coinvolto in queste discussioni, ma dato che si tira in ballo oltre alla istituzione che rappresento anche la mia vita privata, ho il dovere morale quantomeno di far chiarezza.
Sia chiaro che non ci ho mai capito, non ci capisco e non ci voglio capire nulla di politica, ma se lo scopo è questo, secondo me è un modo infruttuoso per iniziare una campagna elettorale o per farsi pubblicità gratuita.
E vengo meno anche ad un altro mio preciso dovere, rinunciando a procedere, per mancanza di tempo e di voglia, a querele e denuce di sorta come sarebbe stato forse più normale e opportuno. Però capirete che quando si superano i limiti della critica, per consentire a chi legge di farsi un'idea più chiara è doveroso precisare almeno alcuni aspetti della vicenda visto che quì leggo cose che definire assurde sarebbe un eufemismo, ma di cui anch'io al pari di Giancarlo, non mi stupisco più.
Quindi, in base ai fatti che ho avuto modo di apprendere dalla lettura dei rapporti di servizio e dai colloqui intercorsi con i miei subalterni, mi spiace che la Sig.ra Fornterrè abbia fatto riferimenti molto parziali e riduttivi degli eventi occorsi in Pzza Reg. Margherita la sera del 24.12.u.s., limitandosi a novellare soltanto quanto serve a portare acqua al proprio mulino, senza null'altro riferire in merito al comportamento (forse ispirato da un giornalista Iraniano?) tenuto nella fattispecie da Lei, e da tutti gli altri soggetti intervenuti e coinvolti nella vicenda. Per riservatezza, discrezionalità e rispetto della privacy, non lo farò nemmeno io, primo perchè non è questa la sede opportuna, poi perchè è già stato avviato un procedimento al riguardo.
Premesso che in data 24 25 e 26 il sottoscritto trovavasi in congedo, e quindi libero dal servizio,
da libero cittadino, ad oggi non ho notizia, nè mi è stato notificato alcun provvedimento restrittivo della libertà personale, per cui gradirei sapere:
1) chi ha autorizzato gli autori delle sottostanti missive a vigilare sulla mia libertà e su ciò che faccio nel mio tempo libero sventolandolo su giornali e media?
2) Qual'è il nesso di pubblica utilità tra quanto occorso la sera del 24/12 u.s. alla Sig.ra Fronterrè e compagni, e la presunta storiella della mia macchina parcheggiata male la sera successiva del 25/12 u.s.?
Se vogliamo riportare questa triste discussione entro i binari di una decente razionalità, eliminando la demagogia e il clamore forse chiari intenti perseguiti dall'autore, devo rammentare che tanto il Viale Ionio quanto il Ple Balata di Marzamemi, in quanto aree del Demanio Marittimo Portuale, erano disciplinate regolarmente a ZTL fino al 9 di settembre 2008 come da Ordinanze della C.d.P. SR del Comune di Pachino. Qualora avesse importanza alcuna, la macchina del sottoscritto trovavasi in sosta nel parcheggio con tanto di "P" antistante i portoni degli scieri della tonnara, insieme a circa altre 30 vetture, dove attualmente non vige alcuna segnaletica di divieto, così come visto e ammesso da tutte le persone che hanno letto il comico articolo scritto sul giornale La Sicilia.
In ogni caso, allorquando la mia macchina fosse sostata in modo irregolare, sarebbe stato dovere di qualunque cittadino chiamare le autorità preposte, magari non fidandosi della Polizia Locale, dato il trattarsi della macchina del Comandante, la P.S. o i Carabinieri, e farla eventualmente multare ed eventualmente rimuovere qualora avesse procurato intralcio. Quale scopo si vuole raggiungere elevando un fatto del genere, palesemente falso, infondato e tendenzioso al rango di notizia a momenti criminosa sui giornali? Si vuole forse screditare, delegittimare la mia persona o solo buttare fango a gratis? Perchè non avete allegato una foto della macchina esattamente dove si trovava? Tra l'altro quando sono arrivato sul posto, dopo aver regolarmente sostato mi sono intrattenuto per gli auguri con un giornalista locale e alcuni colleghi appartenenti alle forze dell'ordine.
Sarebbe molto facile per me smontare e smentire le predette illazioni e procedere per diffamazione con l'ausilio di parecchie testimonianze. Ma non è necessario e non è mio costume.
Per quanto riguarda la carissima Sonya che cita testualmente il TULPS, e la relativa declaratoria delle mansioni che ne derivano al Comandante della P.M., la ringrazio per avermele ricordate, ma, come direbbe il buon Di Pietro, "che c'azzecca" con le attività del mio tempo libero? Dove sarebbe il conflitto d'interessi? Ma sa di cosa parla? E anche quando, se lei presuppone o è a conoscenza di attività illecite della competente commissione che cita, per presumibile mia causa colposa o dolosa, perchè non li denuncia? O forse anche lei hanno insegnato a leggere e scrivere solo quello che conviene? Avrebbe fatto meglio comunque a firmarsi col suo vero nome così anche gli altri avrebbero capito chi è, non c'è nulla di male se non sa di cosa parla. Non si contraddica però:contrariamente a quanto lei sostiene, è proprio il mio contratto di lavoro, CCNL EE.LL. 1/04/99 e seguenti fino al 2004, a disciplinare le attività incompatibili con il pubblico impiego. A tal riguardo può trovare a suo conforto validi riferimenti normativi nei D.Lgs. 267/2000 e 165/2001 con relativo codice di disciplina dei dipendenti pubblici e se le rimane del tempo anche la legge 244/2007. Se vuole infine le offro anche una copia del Regolamento locale di Polizia Municipale, che forse però lei dovrebbe avere già da qualche parte. Così magari la prossima volta magari riuscirà ad offrire spunti diversi alla sua tendenziosità. Se poi non le piaccio come musicista e vuole che smetta di suonare in pubblico, posso anche essere d'accordo e se ne può anche discutere. Ma si ricordi che io lo faccio solo per pura passione e senza alcun compenso, anche perchè la nostra città non offre molte alternative come diversivi. Tutti voi invece prima di predicare bene e razzolare male, potreste per esempio indossare il casco o la cintura quando circolate, o la paletta quando portate a spasso il cagnolino No? Ovvero utilizzare magari gli stalli di sosta istituiti prossimi ZTL del centro storico di Marzamemi per le operazioni di carico e scarico con un normalissimo carrello? Oppure evitare di lavarvi la macchina davanti casa o buttare la spazzatura solo all'orario prescritto, che ne dite? Sarebbe già un bellissimo esempio pratico e non a parole, di civile adesione al concetto di regola. E voglio fermarmi quì. Perchè se non fosse così e il vigile comincia a non girarsi più dall'altra parte e vi multa, poi magari dite che siete perseguitati e minacciate di fargli perdere il posto perchè......io di qua...io di la....
Signori....il mio augurio e che possiate capire una volta per tutte che così non si va da nessuna parte. Siamo una piccola realtà e ci conosciamo tutti o quasi. Ma se non contribuiamo tutti quanti, ognuno per la nostra parte, è difficile se non impossibile che la nostra comunità riesca a venire fuori dalla tempesta di mancanza di senso civico e di grettezza culturale in cui l'abbiamo relegata per troppo tempo ormai. Ne siamo colpevoli tutti indistintamente. E non ci lamentiamo di chiunque ci governi. Ogni popolo ha il governo che si merita.

Cordialmente,
Enzo Giuliano