E' polemica tra i Comuni di Noto e Pachino

PACHINO - Rimane aperta e continua a far discutere la questione relativa all'appartenenza di un tratto di territorio confinante tra Pachino e Noto, ma di fatto compreso nel suolo netino. Presa di posizione dell'amministrazione comunale di fronte ad alcune allusioni dal tono polemico, provenienti dal Comitato Unitario di difesa del territorio di Noto, di eventuali intenti espansionistici da parte del Comune pachinese. Gli amministratori rivendicano la legittimità della loro richiesta, in virtù del rispetto della legge, ovvero lo scorporo di alcune contrade site nel Comune di Noto, per annetterle al territorio di Pachino. "Si è parlato in questi giorni di territorio come "impero" da difendere -si legge in un comunicato dell'amministrazione - e mai come luogo da valorizzare. Si lanciano accuse di "aggressione all'integrità del Comune di Noto", si costituiscono comitati di difesa di queste terre, dimenticando che sono anche abitate. Mai abbiamo sentito spendere una parola in favore di chi in questa parte di territorio vive e lavora, né si è mai fatto cenno alle ripetute richieste e lamentele dei residenti, puntualmente disattese dalle amministrazioni netine che si sono succedute negli anni".

La zona oggetto di discussione, infatti, comprende migliaia di abitazioni a destinazione residenziale, che non sono state mai urbanizzate e che, pur versando contributi al Comune di Noto, usufruiscono talvolta di servizi provenienti dalla città di Pachino, come accade ad esempio a Marzamemi. Tra le motivazioni che inducono alla richiesta della striscia di territorio confinante vi sono anche importanti questioni di carattere economico. In gran parte delle zone in questione, infatti, si estendono serre di primaticci e coltivazioni di vigneti, oltre al fatto che gran parte delle aziende agricole che gravitano in quel territorio hanno sede legale a Pachino. Ciò spiega l'importanza della rivendicazione del possesso di queste terre per la salvaguardia dei prodotti agricoli, alla cui commercializzazione è attribuito un ruolo principale per l'economia locale.

di Lidia Corallo
Fonte: LaSicilia.it il 29-05-2003 - Categoria: Cronaca

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"IL PIANO DELLA QUISTIONE"
La questione che attiene la problematica Amministrativa-territoriale con la città di Noto ha una storia antica.
Mi ricordo da ragazzo, quando cominciai a frequentare la Piazza Vittorio Emanuele, che in alcuni pomeriggi si tenevano dei comizi senza altoparlanti: una cosa incredibile. Era il veterinario Comunale Nicastro che dialogava con gli astanti per profferire discorsi che avevano in oggetto l'allargamento amministrativo del Comune di Pachino per la giusta e sacrosanta rivendicazione di una fetta consistente di territorio.A distanza di molti anni da quei comizi non c'è mai stata,tranne qualche piccola rivendicazione, nessuna manifestazione in tal senso da parte dei politici locali. La spinta propulsiva proviene dalla Legge Regionale n°30/2000 e dal suo regolamento attuativo.Io credo che la rivendicazione del territorio da Parte del Comune di Pachino sia da prendere in seria considerazione. E che sia giusta portarla avanti. Anche perchè, come si sà, molte abitazioni e terreni sono di proprietà di pachinesi e di figli di pachinesi o semplicemente pachinesi all'estero. Ma a queste considerazioni di natura tipicamente nostalgico-referenziali vanno affiancate,anche,le ragioni storiche.In questo senso il contributo dato dal Geometra Corrado Di Pietro,autore del libro il Paese del vento, e da apprezzare. Io stesso con la realizzazione del miei siti, in internet, chiamo questa stessa area: PACHINO PROMONTORIO. Siamo, cioè, arrivati alle stesse conclusioni filologiche territoriali partendo ,forse,da presupposti di base diversi. Cito una per tutte il Feudo di Bimmisca: storicamente è stato sempre legato alla terra di Pachino fin dalla sua fondazione. Poichè di proprietà dei fondatori di questa città :la Famiglia Starrabba di Piazza Armerina.In conclusione e per evidenza sarebbe opportuno che questa questione fosse una "ragione" storica della città e pertanto da elevare a questione che attiene a tutti i partiti delle coalizioni che oggi si fronteggiano. Sappiamo anche che queste questioni hanno bisogno di supporti politici forti e condivisi. Saranno in grado gli amministratori locali di portare avanti questa rivendicazione in un modo unitario ??? Questa è la domanda che ci facciamo. E a questa domanda che và data una risposta unitaria per il bene comunità pachinese nel suo insieme...
Cordiali Saluti Spiros Firenze.