E' polemica sulla bretella autostradale

PACHINO - "La bretella prevista tra lo svincolo di Calabernardo e la strada provinciale Pachino-Noto è l'unica possibilità di collegamento rapido alla costruenda autostrada Siracusa - Gela". E' la risposta del sindaco Sebastiano Barone alla presa di posizione di Gioacchino La Corte a favore della realizzazione di un'arteria di raccordo all'inizio della cosiddetta "Cianata di Maria". Si tratta di un progetto alternativo sostenuto con convinzione dal segretario del partito dei Comunisti Italiani, basato sulla motivazione che uno svincolo di collegamento situato al chilometro novecento e quattrocento metri, sulla strada Pachino - Noto risulterebbe il più funzionale in quanto rispetterebbe le esigenze del territorio. Un suggerimento, secondo La Corte, consono alla valorizzazione dell'area compresa tra Pachino e Portopalo di Capo Passero e allo sviluppo economico e sociale della popolazione residente. Pur condividendo la sua proposta come la più logica, tuttavia il primo cittadino la definisce impraticabile, considerato lo stato in cui attualmente si trovano i lavori per la realizzazione dell'autostrada.

"Quando a Maggio ho incontrato per la prima volta il Commissario straordinario Dragotta -afferma Barone- quella della bretella è stata considerata l'unica soluzione praticabile, per questo ho cercato subito il coinvolgimento di tutte le Istituzioni". Così dopo due sedute di consiglio comunale, la prima informale dello scorso 14 giugno e la riunione successiva del 26 ottobre, si è giunti ad un consenso unanime sul progetto definitivo. A conferma di ciò, il primo cittadino annuncia inoltre che si approderà nei prossimi giorni alla firma del protocollo di intesa tra i Comuni interessati, la Provincia, il Commissario Straordinario delle Autostrade siciliane e l'Anas. Ecco chiariti così i motivi per cui il sindaco pachinese non condivide la presa di posizione dell'ex deputato regionale e ritiene impraticabile e priva di una possibilità di successo la battaglia portata avanti a tal fine. Battaglia che a suo avviso avrebbe avuto più senso se condotta in passato, quando ancora il progetto dell'autostrada Siracusa-Gela era in fase di studio e di realizzazione. "Ma allora -sostiene Barone - i parlamentari e gli amministratori del tempo con la loro presenza facevano valere gli interessi dei territori da loro rappresentati, mentre gli amministratori e i rappresentanti politici pachinesi, compreso La Corte, non hanno saputo rappresentare il nostro Comune".
Fonte: LaSicilia.it il 16-01-2003 - Categoria: Cronaca

Lascia il tuo commento
Carissimo Sindaco, è vero, avete trovato questo progetto di bretella e lo avete approvato e ratificato in Consiglio Comunale:ma non è detto che questa soluzione sia la migliore per il territorio di Pachino e di Portopalo di C.P.La mancanza a monte di una seria pianificazione a scala Provinciale e interprovinciale riduce le scelte di pianificazione territoriale a mere ratifiche imposte dall'alto senza una naturale e scientifica valutazione degli effetti e degli impatti urbanistici e territoriali.
Infatti, la costruzione di una opera cosi importante(Autostrada) avrebbe richiesto un coinvolgimento maggiore da parte delle Amministrazioni locali e delle popolazioni interessate: e questo non è avvenuto ne prima ne dopo?!. La testimonianza ci viene da un articolo pubblicato sulle colonne del Grifone,del 24.12.2002,N.6, da parte di Pinuccio Cascone. L'Urbanista, giustamente, parla di contratti d'area (PIT,PRUSST,PRU,LEADEDER) per reperire risorse comunitarie a cui mancherebbe un coordinamento e di una VALSAT (Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale di livello Provinciale.
Alla luce di queste riflessioni è perfettamente comprensibile la posizione del Sindaco di Pachino che ha trovato questa unica proposta nel paniere.Ma non è giustificabile la mancanza di una visione unitaria dello sviluppo locale da parte dello stesso Sindaco e della sua Amministrazione.
Infatti, questa Amministrazione,non avendo nessuna proposta alternativa,a quella prospettata, ha ritenuto naturale fare sue le scelte già discusse e ratificate dalle passate Amministrazioni?Dunque quello che emerge e che in continuità con la lunga tradizione di approssimazione nella gestione del territorio da parte di tutte le Amministrazioni passate: anche l'attuale ,Amministrazione, brancola nel buio piu' totale senza avere una sua proposta organicaa per lo sviluppo integrato del Pachino Promontorio.
Se poi si evidenzia che, questa Estate, nei muri di Pachino vi erano affissi dei manifesti, che a norma della legge 30/99, richiedevano e rivendicano l'avvio della procedura per richiedere al Comune di Noto territorio agrario.(7000 Ha per l'esattezza). Ora, in riferimento a quanto dichiarato dal Sindaco nel suo comunicato stampa; si evidenzia ancora di piu' la contraddizione nei termini. E la richiesta di nuovi territori non trova, di contro, nessuna seria idea di pianificazione di questo territorio da parte di questa Amministrazione.
A meno che la questione della rivendicazione del territorio con Noto, non sia l'ennesima reiterata e ripetuta "novella" che a cicli storici viene tirata fuori.(Vi ricordate del Veterinario'sul palco di Pachino negli anni 70')Potrebbe essere il solito coniglio dal cilindro del mago di turno!!!!!

O no!!!!!
Niente di personale Sindaco. E' dialettica democratica è basta!!!!!!!!!

Cordiali Saluti. Architetto Rosario Spinello.A firenze