E l'albero soppiantò il presepe

E l'albero soppiantò il presepe PACHINO - Presepe o albero, cosa faranno i pachinesi per adornare a festa le proprie case? La maggior parte dei cittadini farà l'albero, pochi il presepe e pochissimi, invece, si limiteranno ad adornare solo i balconi delle proprie abitazioni con delle luci. Almeno è questo il responso, a giudicare dalla piccola «inchiesta» che abbiamo portato a termine. «Farò l'albero - dice la signora Antonia Brancato, casalinga quarantenne - ho sempre addobbato l'albero anche quando non ero sposata, questa è una tradizione di famiglia». «L'albero indubbiamente - conferma Maria Genovese, trentenne impiegata -. Per chi, come me, ha una casa piccola, fare l'albero a Natale è più pratico». Il tradizionale albero di Natale viene preferito da molti e per i motivi più disparati, fra i tanti la possibilità di mettere ai piedi dell'albero i regali. «Ho sempre fatto l'albero da quando ero bambino - spiega il signor Luigi Quartarone - oltre ad essere una tradizione di famiglia, amo addobbare l'albero soprattutto perché mi piace mettere i regali ai suoi piedi, questo mi trasmette un senso di tranquillità e di festa». Un altro motivo per cui l'albero va per la maggiore nelle famiglie pachinesi è da ricercare nel fatto che ci vuole poco tempo per realizzarlo e poi per disfarlo.

«L'albero è pratico - spiega la signora Francesca Agnello, ventisettenne impiegata - io ho poco tempo ma amo decorare la mia casa, specialmente in periodi di festa quali il Natale. Fare l'albero non è molto impegnativo, in circa mezz'ora faccio tutto e poi, anche per disfarlo vale lo stesso principio».
Gli amanti del presepe sono comunque molti, i motivi della scelta sono da attribuirsi a vari fattori quali la voglia di creare cose nuove ogni anno, la voglia di fare qualcosa tutti insieme e soprattutto la possibilità di aggiungere pian piano dei pezzi.
«Fare il presepe è la cosa più bella - spiega la signora Angela Lupo - lo amo per diversi motivi. Primo fra tutti il fatto che la faccio insieme ai miei figli e a mio marito, questo rappresenta per la mia famiglia uno dei pochi momenti in cui possiamo stare insieme e poi, amo farlo perché posso realizzarlo pian pianino. Comincio con la base, metto i pastorelli, il bue e l'asinello, la notte della vigilia metto ila statuina del Bambinello e poi ancora i re magi. «Il presepe si costruisce piano piano e io vado al passo con gli avvenimenti biblici e poi mi piace avere la possibilità di creare la scena, dando vita a un ambiente così suggestivo per noi tutti. «L'albero mi sembra più sterile, dopo aver messo i fili, le luci e le palline è tutto finito, il presepe invece è un lavoro più laborioso e articolato e poi fa vivere più intensamente l'aspetto religioso, ci restituisce al meglio l'idea del Natale inteso proprio come Natività». Che sia albero o presepe la maggior parte dei cittadini pachinesi, nel giorno dell'Immacolata Concezione addobberà la propria casa, ad eccezione di pochi che non amano troppi fronzoli. «Non addobbo mai la mia casa - confessa la signora Teresa Borg, casalinga cinquantenne - io preferisco mettere solo delle luci sul balcone e poi avere la casa libera».

Silvestra Sorbera
Fonte: LaSicilia.it il 03-12-2005 - Categoria: Cronaca

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