E finalmente Barone trova la sua corte

E finalmente Barone trova la sua corte PACHINO - Barone stavolta sembra aver trovato finalmente la quadratura che cercava per definire il nuovo assetto di giunta. Come? Con l'appoggio, svincolato dai partiti, garantito al primo cittadino dai consiglieri Beninato, Dell'Ali e Rosa. Da questi tre componenti del civico consesso usciranno i nomi di due assessori che uniti ai quattro (Greco, Berretta, Scala e Gambuzza) già scelti dopo l'azzeramento (?) fanno sei. Tra i nomi dei probabili nuovi esponenti dell'esecutivo circola quello dell'avvocato Lucchesi, vicino al consigliere Rosa. In questo modo, mentre si certifica la fine della Casa delle Libertà a Pachino, con An e Udc fuori dall'esecutivo, Barone ottiene una maggioranza di undici consiglieri (Forza Italia, Rinascita e i tre battitori liberi). Intanto il coordinatore di Rinascita, Sebastiano Mallia, ha diramato un comunicato stampa in risposta alle affermazioni di Cammisuli (sull'azzeramento delle indennità di carica) e Rotta di An che ieri aveva attaccato il movimento civico pachinese. "Da un mese e mezzo, aggiunto agli altri otto, Alleanza Nazionale è scesa in campo con il consueto metodo ottantennale: la provocazione gratuita. - afferma Mallia - An se la prende con Rinascita, accusandola di attaccamento alle poltrone. Vorremmo far notare che è meglio essere attaccati alle poltrone che i pachinesi ci hanno dato, con il loro voto, che essere fissati con le poltrone altrui che i pachinesi non si sono mai sognati di dargli, come testimoniano i quasi novecento voti di differenza a favore di Rinascita nel 2001". Mallia chiede inoltre a Cammisuli se l'appunto sulle indennità di carica era riferito agli assessori di Rinascita. "I nostri esponenti in giunta sono due stimati professionisti di Pachino - aggiunge Mallia - e piuttosto perché non si guarda a quelli dell'intera provincia e del passato: in tal caso cominci, Cammisuli, ad invitare i suoi a restituirla.

Il coordinatore provinciale di An sa benissimo che il sindaco era disposto a dare ad An quello che voleva, le tanto esecrate due poltrone, e che però lunedì Cammisuli s'è inventato un'altra caviglia di sedia: due a loro e due pure all'Udc dopo che l'Udc, fra l'altro, sempre fino a domenica, aveva fatto di tutto per fargli la guerra". Mallia parla quindi di volontà in An di far tramontare questa legislatura. "In realtà l'obiettivo di Cammisuli e Rotta è uno solo: buttare a mare tutto dopo meno di tre anni ed andare ad elezioni - prosegue Mallia - con il consueto scialo di milioni di euro, tale da far rabbrividire tutte le indennità di carica dell'universo solo per fargliela pagare a Rinascita ed al sindaco. Che poi paghino pure i pachinesi, poco importa. Non essendo riusciti in questo loro penoso disegno, schiumano rabbia e ritornano su cose vecchie". Chiosa finale su Emanuele Rotta. "Il coordinatore cittadino di An è insuperabile - conclude Mallia - da habitué dei giornali e dei media non fa altro che propinare alla gente la solita solfa. Va ricordato a Rotta, che ora si spertica in stime interessate verso Sultana, che l'unico partito che ha ritenuto di attaccare l'ex assessore ai servizi sociali è stato il suo, con il consigliere Midolo. Evidentemente Rotta è così preoccupato di quello che deve ripetere che si scorda di quello che hanno detto i suoi camerati. E ha pure dimenticato che la crisi che portò al caso Sultana l'ha voluta il suo partito, che ha da sempre mirato ai servizi sociali e che provò a sottrarre un assessorato a Rinascita. D'ora in poi non risponderemo alle provocazioni di An perché evidentemente a costoro l'acqua di Fiuggi non è bastata: ci vorrebbe quella di Lourdes". L'assessore Piero Scala infine si è detto disponibile a rinunciare all'indennità di carica aggiungendo: "la proposta di Cammisuli è incoerente e andava fatta quando in giunta c'era uno studente universitario, di fatto disoccupato, che percepiva tale indennità".

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 12-03-2004 - Categoria: Politica

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