E' doloso l'incendio che ha distrutto peschereccio

PORTOPALO - L'incendio del motopesca "Padre Pio", di proprietà di Giuseppe Garofano ed iscritto nel compartimento marittimo di Siracusa, ha squarciato la tranquillità della marineria portopalese. Sono in molti a chiedersi le cause di questo atto che avrebbe potuto avere ripercussioni più gravi, vista la presenza di numerosi pescherecci nella scalo di alaggio nei pressi di contrada Pantanello. Che si sia trattato di incendio di matrice dolosa pare non vi siano dubbi. Tanto più che a rafforzare questa ipotesi, che circolava già ieri, pochi minuti dopo la constatazione dell'incendio a bordo del peschereccio, c'è il precedente piuttosto vicino nel tempo di appena qualche mese addietro. Anche in quella circostanza ad essere preso di mira fu il "Padre Pio" ma allora i danni non furono consistenti come in questa occasione. Perché allora questo accanimento contro l'imbarcazione? Quali i motivi? Risposte che potrebbero venire dalle indagini delle forze dell'ordine. Resta inoltre la paura per i proprietari del motopesca "Grecale", iscritto nel compartimento marittimo portopalese, che si trovava molto vicino al "Padre Pio" e che ha rischiato di subire la stessa sorte.
Il botto, scaturito dallo scoppio di due bombole di gas che si trovavano a bordo del peschereccio dato alle fiamme, è stato avvertito nitidamente da alcune persone che si trovavano nell'area portuale.

Un boato agevolato dalla tranquillità che regna al porto nel giorno di domenica, quando tutte le barche sono ferme per rispettare la giornata festiva. "Lo scoppio lo abbiamo avvertito molto chiaramente - afferma un pescatore - ma non pensavamo che potesse trattarsi di qualcosa di così grave". Chi ha agito per appiccare il fuoco al "Padre Pio", scegliendo di agire nel tardo pomeriggio, non si è curato di poter causare una mole di danni molto più ingente, data la presenza di altri pescherecci. Per fortuna i soccorsi sono scattati immediati e si è potuto evitare qualcosa di molto più grave. Ad agevolare l'azione anche il posto: una zona fuori dal centro abitato e non facilmente raggiungibile. I dubbi quindi ci sono e saranno le indagini a scioglierli.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 17-02-2004 - Categoria: Cronaca

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