Dopo il rogo esplodono polemiche

MARZAMEMI - Da più parti si concorda sulla necessità di un presidio di pompieri più vicino a Pachino. L'incendio divampato domenica pomeriggio a Marzamemi e che ha investito una vasta area ha messo ancora una volta a nudo le difficoltà di una città come Pachino nel fronteggiare simili emergenze. Per avere ragione delle fiamme alte anche decine di metri e del fumo che hanno investito la zona residenziale di viale Lido sono occorsi ben due aerei Canadair e un elicottero che hanno gettato sulle fiamme decine di metri cubi di acqua. Ad incendio domato ed a mente fredda però non si può non prendere atto delle modalità con cui l'incendio è stato fronteggiato. Fermo restando l'impegno dei Vigili del Fuoco il cui distaccamento più vicino si trova a Noto, a ben 25 chilometri da Pachino, e la celerità dell'intervento, rimane evidente la necessità di un presidio di pompieri più vicino alla città e di un servizio di Protezione civile comunale realmente operativo. Nonostante le promesse non risulta operante il gruppo dei vigili del fuoco volontari che poteva essere formato in attesa della realizzazione della costruenda caserma dei pompieri. In passato era stata valutata la possibilità relativa alla individuazione di una sede provvisoria in modo da poter formare e rendere operativo un gruppo di vigili del fuoco volontari dopo un corso di circa 120 ore o l'utilizzo di personale già formato. Dopo i primi entusiasmi iniziali tutto è caduto nel dimenticatoio in attesa della ultimazione della caserma.

Quest'ultima è un'opera la cui costruzione sta andando avanti progressivamente. E' stata progettata dall'ing. Salvatore Bonfanti e dall'arch. Giuseppe Vajana e appaltata alla ditta Solemar per un ammontare di circa 3 miliardi delle vecchie lire. Sorgerà in contrada Guastella in via Vecchia su uno spazio di circa 10 mila metri quadri e potrà ospitare fino a 30 vigili del fuoco volontari. In attesa di ciò però divampa la polemica. Domenica il nucleo operativo di Protezione civile volontaria rappresentato dall'Anopas non è stato chiamato per l'intervento nonostante l'emergenza. “Un errore, -ha dichiarato uno dei responsabili- poiché, è pur vero che il gruppo non ha a disposizione attrezzature e personale di alta specializzazione, ma certamente, nella fase iniziale dell'incendio, un pronto intervento poteva rivelarsi risolutivo. Invece si è atteso e il vento e le fiamme hanno allargato notevolmente il fronte incendiario. Tutto ciò nonostante l'Anopas sia iscritta all'albo regionale di protezione civile”. Nei giorni scorsi poi si è fatto un gran discutere circa la possibile istituzionalizzazione dell'Anopas come organo comunale. C'è dunque stupore per il mancato intervento. Polemiche anche per la mancata pulizia della zona in preda alle fiamme.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 29-08-2006 - Categoria: Cronaca

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Cicca o chicca?

Oramai mi sono dato la consegna di non telefonare più al 115. Primo: perchè, dalla mia posizione, ti risponde la stazione dei pompadur di Ragusa, secondo: perchè mi sono detto, fra me et me:ma chi me lo fà fare...? Terzo: ogni anno, la stessa storia. Quarto: alla fine corri il rischio d'essere scambiato per qualche Nerone...interessato...
Dunque, anche quest'anno gli incendi a cui ho assitito sono stati tre: due in contrada Longarini, in piena area di riserva e un'altro in contrada Ponterio, spiaggia di Cuffara, localmente e fascinosamente chiamata Carratois...
A quello su Marzamemi, viale lido: non ho assistito poichè sono partito venerdì intorno alle 21.00, per fare ritorno, in aereo, la sera di domenica...per indrobabili motivi interpersonali e personalmente immotivati...
Per mio modo di vedere la questione e per ciò che mi riguarda questi incendi su aree soggette a Parco e riserva sono da considerare, a pieno titolo, opera di sistematica aggressioni al territorio...E mi perviene il vago sospetto che questi, la luna e i falò: sono di natura dolosa...Alle forze dell' ordine l'ardua sentenza, senza scadenza...Per quanto riguarda la caserma con pompieri volontari...hahahahahahahhahaha...risata megagalatica...mi sovviene il vago sospetto che dobbiamo attendere ancora per molto...Anche se la Solemar ha firmato un contratto nel quale all'interno ci sono delle scadenze contrattuali di consegna, la lenta lentezza descritta mirabilmente dall'amico Salmar, sulla conduzione dei lavori non può che essere derivata da varianti in corso d'opera..Naturalmente questo dimostra la perfetta aderenza del progetto allo stato di sfatto...Anche in questo caso ho l'impressione che ci troviamo di fronte ad un progetto ricicliato di qualche altra progettazione che una volta calata nella realtà territoriale del sito d'insediamento soggiungono varianti ogni due colpi di pala meccanica....per non dire di mazzuolo....Per l'inaugurazione, della caserma dei pompieri volontari, c'è tempo..Intanto i volontari locali studiano per approfondire le tecnice d'ingaggio antincendio con il sirmac dell'aviazione militare con tanto di tutta d'amianto...Volontari volenterosi che presto diventeranno istituzione locale...Quando il volontario diventa un mestiere...Pachino da bere docet....
Saluti luciferi dal settimo( l'ho preso a caso) girone dell'inferno....Spiros