Direttore Generale: La carica fuori dalla contrattazione

La carica di direttore generale non sembra avere la stessa attrazione che ha riscosso il difensore civico per il quale si scatenò una lotta intestina tutta interna all'Udc con conseguente inuaugurazione della "telenovela" sulla rimozione dell'assessore Giliberto, colpevole per cinque consiglieri e per i vertici locali dell'Udc di non aver rispettato le indicazioni del partito. Eppure si tratta di una carica importante. I partiti la snobbano, forse perché un interesse manifesto verso la direzione generale vorrebbe dire automaticamente dire addio ad un posto in giunta. L'assessore sta al direttore generale come un caporale sta ad un soldato semplice. Rinascita a suo tempo mise le mani avanti, sottolineando che considerare il direttore generale come una sorta di "ottavo assessore" era quantomeno sbagliato. Di nomi neanche a parlarne, i partiti che sostengono Barone restano abbottonati e dire ad An di farne uno equivale quasi ad un insulto per un partito che rimane irremovibile sui due assessorati. Intanto cresce nel palazzo l'attesa per il pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale sul ricorso di Giliberto contro la decisione del sindaco Barone di rimuovere Giliberto dalla carica di assessore. E questa attesa aggiunge un ulteriore elemento di incertezza a una situazione di per sé fluida.

S. T.
Fonte: LaSicilia.it il 07-02-2004 - Categoria: Cronaca

Lascia il tuo commento
DIRETTORE GENERALE: PERSONA DI ESCLUSIVA FIDUCIA DEL SINDACO.
(http://gurs.pa.cnr.it/gurs/gazzette/g04-02s/g04-02s-p4.htm)
Questo è l'indirizzo web che permette di collegarsi on-line allo statuto comunale di Pachino. Gli articoli n° 51 e 52 ne definisco le modalità di nomina e le funzioni (del Direttore Generale).
L'ultimo comma dell'articolo n° 52 recita, al comma 5, che qualora non fosse stato nominato: le relative funzioni sono conferite al Segretario Generale dell'Ente secondo le modalità previste dal regolamento sugli uffici e dei servizi comunali.
Ora la nomina, come è evidente, tocca farla al Sindaco previa delibera di giunta.Questa figura, la cui durata è collegata alla durata dell'amministrazione in carica, si inserisce in un contesto politico-ammistrativo nuovo e particolare. Poichè ad essa è demandata la propulsione per obiettivi dell'azione politico-amministrativa dell' Amministrazione in carica. Come giustamente fà notare il Sindaco, sarebbe il caso che la scelta ricadesse su una personalità che non sia stata in nessun modo coinvolta nella gestione politica locale. Insomma, occorre una figura che abbia caratteristiche "manageriali" alte. Che lavorando per obiettivi specifici riesca poi a fare vedere compiutamente l'efficacia e la produzione "politica" della amministrazione che lo ha nominato. Pertanto, "la figura" dovrebbe avere alte competenze in materia di personale e di gestione degli atti amministrativi. Dovrebbe essere ricercata ricercata in ambito, almeno, provinciale o regionale. Una figura che abbia maturato significative esperienze nel campo della pubblica amministrazione e della gestione e direzione del personale( un ex segretario generale, un manager di una industria privata, un militare ecc...). Qualsiasi altra soluzione diventerebbe una figura doppia ed inutile a quella del Segretario Generale. Fondamentale ed importante che questa "figura" abbia il "carisma" e la capacità di governare e soprintendere al lavoro degli uffici comunali.( uno che li fà trottare: ma in allegria e nella piena valorizzaione delle risorse umane che ci sono all'interno della pubblica amministrazione di Pachino ecc.(sono tanti e la maggior parte dei dipendenti comunali : fortunatamente).
Una scelta politica che incide e che dovrebbe accellerare la sonnacchiosa e spesso refrattaria burocrazia comunale. Troppo spesso autoreferenziale e legata al potere politico ma con l'obiettivo opposto e priva di progetti-obiettivo specifici politico-ammistrativi da raggiungere:a parte il 27 di mese.( sorriso)
Cordiali Saluti. Spiros.