Difensore civico, l'inghippo ancora tutto da sciogliere

PACHINO - La decisione da parte del consiglio comunale di rinviare, se pure ad una scadenza piuttosto breve, la nomina del nuovo difensore civico, subordinandola ad una azione informativa da parte dello stesso consiglio comunale che renderà noto a mezzo di manifesti pubblici il rinnovo di tale carica, ha dato lo spunto al segretario dei Ds Salvatore Borgh di dire la sua su quello che è ormai da tutti ritenuto l'inghippo in cui la maggioranza politica che sostiene il sindaco Campisi è scivolata. “La questione della nomina del difensore civico, -ammette Borgh- mette in primo piano un aspetto del procedimento amministrativo che è, a mio parere, politico.

La procedura, pure legittima a norma di regolamento, che prevede la formazione della rosa dei candidati solamente attraverso la conferenza dei capigruppo consiliari era ed è suscettibile di impugnativa presso il Tar perché viola i principi generali del diritto amministrativo che sono, principalmente, il principio del giusto procedimento e quello dell'evidenza pubblica. La prassi giuridica di questi ultimi anni, insomma, impone una maggiore pubblicizzazione nelle nomine e negli incarichi che un'amministrazione legittimamente decide, consentendo pari opportunità ai potenziali candidati. Anche per le altre nomine, di esperti e non, dunque, bisogna attuare meccanismi di informazione civica e di comunicazione trasparente che consentano a tutti di essere a conoscenza della possibile nomina”.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 11-10-2006 - Categoria: Politica

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