Dichiarazioni al vetriolo dagli operatori agricoli

PACHINO - Strascico polemico e dichiarazioni al vetriolo sono gli elementi che caratterizzano il tema della crisi agricola anche a diversi giorni di distanza dalla visita del ministro dell'agricoltura Gianni Alemanno. Al centro della bufera sono le dichiarazioni di Natalino Massenzio, uno dei coordinatori dei comitati agricoli che si stanno espandendo nel siracusano come anche nel ragusano. Le dichiarazioni sulle difficoltà irrisolte in ambito agricolo erano state definite dall'On.Bono “in odore di polemica politica e del tutto strumentali”. In riferimento a Massenzio il sottosegretario aveva dichiarato: “Non si capisce a che titolo avrebbe parlato a nome anche di altri, presunti numerosi quanto non meglio precisati agricoltori, in quanto sia quelli presenti, che la stragrande maggioranza della categoria, che ben conosco e difendo da anni, mi risultano molto soddisfatti della visita del ministro e, in particolare, degli impegni che ha assunto”. Dichiarazioni non condivise dall'assessore provinciale Fronterrè che, a nome della segreteria regionale di Rifondazione ha chiesto un confronto aperto con Bono ed in merito alle affermazioni rese ha controreplicato: “Massenzio non è un signor nessuno, ma un coordinatore dei comitati di base. E' grave che l'esponente politico di un partito che esprime il Ministro per le Politiche agricole ignori i movimenti organizzati sorti sul territorio in cui pensa di raccogliere voti”. L'agricoltura dunque diventa terreno di scontro politico.

La Fronterrè ha infatti affermato: “La replica di Bono alle critiche formulate dagli agricoltori mostra due dati preoccupanti, la volontà di fare campagna elettorale strumentalizzando gli agricoltori e le loro difficoltà e l'assoluta ignoranza della realtà di Pachino e del territorio della fascia trasformata, dove da tempo sono sorti comitati di base degli agricoltori, che vogliono dire la loro sui problemi e le soluzioni in agricoltura”. Bono però non aveva fatto solo polemica ma aveva snocciolato tutta una serie di provvedimenti che il governo ha adottato in materia agricola e previdenziale per i lavoratori del settore dimostrando come il ministero ha posto in essere provvedimenti prima mai adottati in difesa dell'agricoltura e come i problemi della fascia trasformata siano considerati importanti da Alemanno, già alla sua terza visita a Pachino. Del tutto opposta però rimane la valutazione della Fronterrè: “Le misure del Governo evocate da Bono come decisive per risolvere la crisi di mercato, devono essere oggetto di un articolato confronto pubblico. E' troppo comodo rinchiudersi tra le mura dei circoli di partito. Alemanno ha pensato di elemosinare gli agricoltori, di affidare ogni soluzione al marketing, continuando inoltre a firmare “green corridors”, ossia accordi per l'importazione di ortofrutta dai paesi terzi, accordi che di fatto perpetuano le ragioni della crisi”.
Fonte: LaSicilia.it il 29-01-2006 - Categoria: Economia

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