Dichiarata «guerra» alle zecche

Dichiarata «guerra» alle zecche MARZAMEMI - Una «zona interdetta per disinfestazione zecche». È questo quanto si è potuto leggere nei giorni scorsi a Marzamemi nello spazio antistante l'ex plesso scolastico della frazione oggi adibito a guardia medica estiva. Le aiuole e lo spazio divenuto un piccolo e scarno parco giochi per bambini (dove in verità l'unico passatempo è un vecchio scivolo piuttosto malconcio), sono stati recintati ed interdetti a partire da venerdì scorso 11 maggio e per l'intero weekend. Il periodo di quarantena è terminato ieri, domenica. L'ufficio ecologia del comune di Pachino ha dunque deciso di provvedere alla bonifica di un luogo piuttosto frequentato dai bambini della frazione al fine di evitare il rischio zecche piuttosto elevato in questo periodo. A Marzamemi, inoltre, vivono diversi cani randagi, innocui per la popolazione, ma con l'arrivo della primavera, non altrettanto innocui potrebbero essere i loro parassiti che potrebbero attaccare anche l'uomo. Inopportuno però è parso a molti, suscitare ingiustificato allarme tramite gli avvisi e l'interdizione della zona.

Secondo alcuni cittadini ed operatori commerciali si è procurato un falso allarme poiché, anche nel caso di avvistamento di qualche insetto nocivo, la disinfestazione in luogo aperto, se fatta opportunamente, non necessita di alcun cartello o della chiusura per ben tre giorni dell'area. I cartelli infatti avrebbero fatto allarmare tanti genitori che, ipotizzando la presenza di parassiti tanto da giustificare l'interdizione dell'area, hanno addirittura lasciato la frazione o hanno cambiato zona per compiere la loro passeggiata serale. Per questi cittadini, insomma, la disinfestazione, se pure opportuna e necessaria andava fatta in maniera piuttosto discreta e senza procurare un allarme sociale ritenuto del tutto ingiustificato soprattutto in una località turistica.

salvatore marziano
Fonte: LaSicilia.it il 14-05-2007 - Categoria: Cronaca

Lascia il tuo commento