PACHINO - Giovani lontani dalla politica, partiti depotenziati a vantaggio di movimenti civici. E', questo, il quadro che emerge dopo un confronto politico tra un esponente della sinistra pachinese, il segretario locale di Rifondazione Comunista, Salvatore Caccamo, uno della destra, Emanuele Rotta, commissario cittadino di Alleanza Nazionale, ed un ex assessore, Rosario Sultana, fino a poco tempo fa componente del movimento civico Rinascita. Lo stato di salute della politica locale? «Dire negativo è fare un'affermazione ottimistica - esordisce Rotta, ex vice sindaco della giunta Barone - poiché i partiti contano sempre meno e a comandare sono i soliti noti, quelli che dietro le quinte hanno sempre fatto il bello e soprattutto il cattivo tempo nella nostra città, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti». Ma An non era parte integrante di questa maggioranza fino ad un mese fa? «Già - prosegue Rotta - e siamo stati fatti fuori con un gioco di poltrone che rischiava di metterci in ridicolo agli occhi del nostro elettorato. Ecco perché abbiamo deciso di abbandonare, anche perché il progetto programmatico del centro-destra a Pachino di fatto era stato accantonato in nome di una convergenza al centro con Rinascita sempre più preponderante».
Ma allora è confermata la difficoltà dei partiti che stanno all'estremità dell'arco istituzionale? Risponde Salvatore Caccamo: «Pachino è la prova lampante - dichiara - con l'uscita di An e le difficoltà di tutta la sinistra mentre un movimento civico, una volta da una parte, una volta dall'altra, è di fatto al potere ininterrottamente da molti anni». Il riferimento di Caccamo a Rinascita non è casuale. Proviamo a chiedere qualcosa anche all'ex assessore ai servizi sociali, Rosario Sultana, che di recente è stato "dimissionato" dal suo stesso movimento nonostante gli attestati di stima che gli sono arrivati da più parti, specie dagli operatori del sociale. «Non ho alcun risentimento - afferma Sultana - ma certamente Rinascita ha dimostrato di essere una struttura apparentemente assembleare ma nei fatti verticistica. Spesso infatti le decisioni, prese da una sorta di direttorio, vengono soltanto comunicate all'assemblea dei componenti». E Rotta aggiunge: «Se il defenestramento di Sultana fosse avvenuto in un partito vecchia maniera, apriti cielo. Lo ha fatto Rinascita e nessuno ha fiatato. Anche questo è il modo attuale di far politica da queste parti». E i giovani? Per Nuzzo Neri, poeta locale, tranne rarissime eccezioni, molti di loro preferiscono stare ai margini della vita politica. «La verità - ribatte Caccamo - è che la lontananza dalla politica è aumentata. E così tutta la città finisce per risentirne».
s.t.
Fonte:
LaSicilia.it il 03-10-2003 - Categoria:
Cronaca