«Dare stabilità alla macchina dei soccorsi»

PORTOPALO - “E' prioritario adoperarsi per dare stabilità alla macchina dei soccorsi e dell'accoglienza post-sbarchi, garantiti in modo egregio dai volontari”. Per Carlo Candiano, già assessore comunale alla sanità, la strada da percorrere è quella di allestire un'unità di crisi permanente che entri in azione in presenza di uno sbarco di immigrati, con un coordinamento preciso e dove tutti avranno assegnati compiti specifici. “A scanso di equivoci – precisa Candiano, medico al pronto soccorso di Siracusa – questo non vuol dire in alcun modo esautorare, ad esempio, la funzione del coordinatore di protezione civile. Tutt'altro: si tratterebbe di una struttura sovraordinata con il compito di raccordare al meglio la macchina dei soccorsi, a partire dai volontari, dandole stabilità nel tempo e un coordinamento organico tra le varie realtà del volontariato locale che intervengono per la prima accoglienza. Oltretutto, il coordinatore della protezione civile continuerà a svolgere la sua funzione nel gruppo comunale come ha sempre fatto finora. E' necessario che ogni volontario che presta servizio nella fasi di assistenza agli immigrati debba sapere i propri compiti, quel che deve fare e con chi si dovrà raccordare. Abbiamo dei volontari di straordinaria affidabilità, possiamo effettuare il passaggio successivo”. Candiano parla anche dell'opportunità di dotare questa unità di crisi permanente di un'infermeria mobile.

“Vedremo – prosegue Candiano – ma è già importante che gli amministratori comunali abbiano mostrato grande sensibilità in questa direzione”. Un'idea, quella del coordinamento di tutte le realtà di volontariato, che viene rilanciata a distanza di qualche anno. Peppe Giardina, componente del gruppo di protezione civile, analizza la questione. “Fin qui, nei numerosi interventi eseguiti dai volontari tutto è andato per il verso giusto – dichiara Giardina – e questa è una ragione in più per effettuare il salto di qualità, ovvero allestire questa unità di crisi permanente con funzioni di raccordo e coordinamento. Data l'incidenza degli sbarchi è un passaggio molto importante. La proposta ha già trovato ascolto e attenzione da parte di componenti dell'amministrazione comunale”. Dare stabilità ai soccorsi, con distribuzione di responsabilità e compiti, potrebbe essere un obiettivo concretizzabile a breve termine. Ieri, intanto, il sindaco Cammisuli ha rilanciato il progetto di realizzazione di un centro di accoglienza immediata a Portopalo. L'area individuata si trova nella zona limitrofa al campo sportivo. “Ribadisco che non si tratta di un Cpt – ha affermato il sindaco – ma di una struttura per la prima accoglienza”.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 12-09-2006 - Categoria: Cronaca

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