Dall'Iran all'Albania cinema senza confini

MARZAMEMI - Film italiani, americani, spagnoli, iraniani ma, soprattutto albanesi. La rassegna cinematografica del festival del cinema di frontiera tocca ogni anno temi importati coinvolgendo personaggi illustri del mondo del cinema e della spettacolo. Ma, c'è una rassegna nella rassegna che padroneggia nella kermesse cinematografica del cinema di frontiera. Oltre ai lungometraggi e ai corti in concorso, sin dal primo giorno del festival, partirà una rassegna monografica, se così si può definire, che avrà l'arduo compito di far conoscere i film di Werner Herzog e del cinema albanese. La rassegna del cinema albanese, in collaborazione con la "Kino studio" di Tirana, si snoderà per tutte le sei giornate del festival presso il circolo dei soci della banca di credito cooperativo di via Libertà a Pachino. Per la rassegna di cinema albanese è stato scelto dagli organizzatori un posto più piccolo, più intimo, rispetto agli spazi aperti di Marzamemi dove, per una settimana, la parola d'ordine sarà «cinema di alto livello».

Nel corso dei sei giorni di «rassegna monografica», saranno tanti i film, in lingua originale con i sottotitoli in inglese, che i cultori del cinema potranno gustare. I tanti film che i responsabili della rassegna hanno scelto sono di epoche diverse, si va infatti dal 1972 fino al 1992, toccando quindi società diverse, epoche lontane che raccontano però storie di grande attualità. Tra i film che vedremo vi sono: «Il capitano», che racconta la storia di una donna che dirige tra alti e bassi la cooperativa del villaggio in cui vive, e poi «Papaveri rossi sui muri», coinvolgente storia di alcuni ragazzi che vivono in orfanotrofio e che, costretti dal direttore, imbiancano i muri per eliminare gli slogan contro il fascismo che la gente suole scrivere.

Silvestra Sorbera
Fonte: LaSicilia.it il 23-07-2006 - Categoria: Cultura e spettacolo

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