Dagli alberi alle strade, qui vince l'incuria

PACHINO - Accorato intervento del segretario locale dei Democratici di Sinistra Salvatore Borgh a difesa della città di Pachino. Ad essere stigmatizzato è lo stato di incuria in cui versa il paese. «Chiunque si trovi a percorrere le strade pachinesi, - recita il comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi dall'esponente dei Ds - noterà sicuramente che il paese, già di per sé non un gioiello di architettura, si trova ad essere abbruttito dall'eccessiva incuria in cui si trova. «La segnaletica verticale, in alcuni casi modificata e rinnovata, presenta ancora segnali vecchi e arrugginiti, oltre ad essere in molti casi incoerente. Quella orizzontale invece è quasi completamente inesistente. Non esistono le strisce pedonali, non ci sono le indicazioni dei parcheggi, e nelle strade che hanno subito il cambio del senso di marcia troviamo ancora i cassonetti spostati sul lato sbagliato, cioè su quello da percorrere, con nessuna indicazione a terra.

In piazza esiste ancora un vuoto tra i sedili, perché diveltone uno lo scorso anno, lo stesso non è ancora stato sostituito. «Gli alberi della piazza sono ancora ammalati e non si vede nessuno che provveda con le dovute cure. Nelle contrade di mare, - continua Borgh- le discariche abusive sorgono giornalmente e le erbacce invadono le vie di collegamento che risultano sempre più impercorribili. «La definizione di abbandono è solo benevola nei confronti del paese dove l'arredo e il decoro urbano sono completamente ignorati. Ma gli amministratori comunali forse non abitano a Pachino?» Questo il tono ironico con cui il segretario diessino chiude il comunicato stampa. Turi Borgh dunque punta il dito verso quello che ormai in città è un annoso problema, e cioè l'ordinario.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 05-06-2004 - Categoria: Cronaca

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