Da Marzamemi a Portopalo i Pit con gli occhi de "I Pachinesi"

Domani (domenica 22 febbraio), sarà in edicola con La Sicilia un nuovo numero de "I Pachinesi". Apriremo il nostro free press con un articolo sui Progetti Integrati Territoriali gemelli previsti per il nostro territorio. Rosario Ardilio ci spiegherà come questi progetti, destinati alla valorizzazione, al recupero e alla tutela ambientale della fascia costiera compresa tra Marzamemi e Portopalo di Capo Passero e alla realizzazione di un parco di archeologia industriale a Marzamemi, cambieranno in tempi brevi - e decisamente in meglio - il volto del territorio comunale. Proseguiremo con la consueta rubrica dedicata a club e associazioni. Questa volta Valeria Drago ci farà conoscere i volontari dell' Agape, un'associazione che nel pachinese sta riscuotendo grandi consensi nel campo dell'assistenza ai ragazzi disabili. Continueremo poi con lo spazio dedicato ai "Nostri amministratori". In questo numero, Salvatore Marziano ha intervistato Salvatore Francavilla, agronomo e vicepresidente del Consiglio comunale di Pachino. A seguire le consuete: "Cartolina da Pachino" e "Le vostre istantanee", che allarga anche a fidanzati, amici, conoscenti, genitori, nonne, zie, cani, gatti, persino colleghi di lavoro, la possibilità di essere pubblicati sul nostro giornale. Vi ricordiamo che le vostre foto vanno consegnate a Pippo Spiguglia o inviate, come anche qualunque altra comunicazione, racconto o articolo, all'indirizzo e-mail melamedia@tiscali.it. Mandateci dunque le immagini delle vostre ricorrenze: nozze d'oro e d'argento, matrimoni e battesimi, gite e viaggi di nozze.

Il numero propone poi le consuete rubriche: in «Cunti da una terra a tre punte» potremo leggere il racconto di Antonio Amico dal titolo «Quell' immagine allo specchio della nostra eterna solitudine». Ne «La rivoluzione della caponata», invece, la nostra Monica Consoli ci insegnerà come preparare il risotto di quaresima, un piatto che a suo dire: «Attinge ai temi più cari alla cucina povera e saporita dei nostri nonni». Seguiranno poi «C'era un ragazzo che come me» - dove Gino Astorina, ci racconterà come è andata la sua prima partita a pallone ... dopo circa dieci anni passati lontani dai campi da gioco - e «Un mondo difficile». In cui Carmelo Lazzaro Danzuso ci parlerà del suo primo esame universitario. Vi ricordiamo infine che nei prossimi giorni potrete trovare, sempre gratuitamente, il nostro free press nei consueti punti di distribuzione e che il nuovo numero sarà in edicola con La Sicilia il sette marzo.
Fonte: LaSicilia.it il 21-02-2004 - Categoria: Cultura e spettacolo

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PAROLE PAROLE PAROLE SOLTANTO PAROLE E NULLA DI PIU'………

“Grazie a questo rivoluzionario strumento in un “colpo solo” si potranno ottenere molti straordinari risultati: preservare l’ambiente e sottrarre alla speculazione e mettere a frutto aree archeologiche, spiagge e pantani che rappresentano i nostri gioielli di famiglia. E se pensate che si tratti solo di sogni, di cose che potranno vedere realizzate i nostri nipoti, ebbene dovrete ricredervi”



Se guardiamo al passato e alle grandi realizzazioni che sono state compiute nell’ultimo decennio a Pachino, c’è da rimanere completamente sbalorditi dalla lentezza con cui sono state realizzate opere pubbliche di una certa importanza locale: NESSUNA!!!!!! Oggi, sembra, improvvisamente, che è in atto una rivoluzione perché la cosa è stata presa in mano da veri e propri maghi ( Mago Merlino è carnevale ed ogni balla vale) della pianificazione locale.

Intanto guardiamo cosa è successo a quelle cose che avrebbero sicuramente contribuito a creare uno sviluppo maggiore e che i cittadini aspettano da intere generazioni. Vediamo:

1) Del nuovo serbatoio idrico pensile se ne parla da trentacinque anni: ed ancora oggi è in fase di ultimazione. Con la prospettiva che anche quando sarà finito: verrà a mancare l'acqua. Come è stato già preventivato da studi e ricerche di Enti qualificati a livello mondiale. E ribadito scientificamente anche dal consulente del Comune di Noto in una riunione di servizio tra i Comuni di Pachino e Noto. Dove è stato suggerito al Comune di Pachino di interessarsi attivamente a chiudere le troppe falle lungo la condotta interrata che da Cava Grande arriva fino ai serbatoi interrati: a lato del vecchio serbatoio pensile di Pachino.(telerilevamento)
2) Bisogna informare e dire alle popolazioni locali di Pachino e di Portopalo di C.P come stanno veramente le cose e che nel prossimo futuro si andrà verso crisi sempre più gravi e forti in materia di approvvigionamento idrico proveniente dalla Cava Grande di Noto. Poiché all’area e l'alveo di deflusso della valle degli oleandri- tutelata dalla legge nazionale- dovrà garantirsi un minimo di deflusso vitale e fisiologico per il fiume Asinaro.(o fiume di Noto)

3) Se, poi, vogliamo parlare dell'altra grande opera che è l'Ospedale: i tempi di accorciano. Infatti sono passati solo venticinque anni. Ma con la conclusione scontata pacifica è: che mai e poi mai questo grandissimo edifico verrà compiutamente destinato ad Ospedale.

4) Pertanto, alla luce delle triste esperienza passata sembra una vera e propria “bufala” quella di dichiarare con enfasi cose a cui la popolazione locale non crede più: per ovvi motivi contingenti dati dall’ infelice e triste storia locale della pianificazione strutturale e delle opere pubbliche a Pachino.E della lunga tradizione di amministratori e Sindaci che hanno sempre anteposto i loro interessi personali a quelli pubblici e delle popolazioni locali. Cordiali Saluti.Spiros

ps. Speriamo, comunque, che qualcosa cambi in futuro. Ma dai segnali che arrivano si registra non un miglioramento ma un peggioramento complessivo dello stato sociale e generale della comunità di Pachino.