Convegno: Il pomodoro ieri, oggi, domani

Venerdi 15 Dicembre presso l'Istituto d’Istruzione Superiore “Paolo Calleri” I.P.A.A. - I.P.S.A.R. Viale Città di Toronto, Pachino (SR), si terrà il convegno:

Il pomodoro ieri, oggi, domani


Scenari, prospettive ed opportunità per il territorio di Pachino
in vista della liberalizzazione degli scambi nell’area del Mediterraneo nel 2010


Ore 17.00
Saluto di benvenuto
Giuseppe Campisi
(Sindaco del Comune di Pachino)

Apertura dei lavori
Salvatore Dell’Arte
(Presidente del Consorzio di tutela IGP del Pomodoro di Pachino)

Moderatore: Giambattista Pepi (Redattore “Agrisole”)

Relatori:
La produzione orticola mondiale, europea e in Italia:
Punti di forza e di criticità per il territorio di Pachino
Luciano Trentini
Dirigente Regionale Ass.to Agricoltura - Emilia Romagna

Esigenze ed opportunità per la distribuzione dei prodotti DOP ed IGP
Gianni Righi
Esperto di sistemi della grande distribuzione organizzata

Risultati di un triennio di indagini sull’applicazione della risonanza magnetica per la rintracciabilità del Pomodoro di Pachino
Prof. Paolo Sequi
Direttore del CRA_Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante, Roma
Massimiliano Valentini
Coordinatore del Centro di Risonanza Magnetica del CRA-ISNP, Tor Mancina (Roma)

Break
Degustazione di prodotti tipici locali a cura dell’Istituto Alberghiero di Pachino

Dibattito
Interventi programmati:
• Sebastiano Barone
• Michele Battaglia
• Salvatore Chiaramida
• Corrado Cugno
• Sebastiano Fortunato
• Massimo Pavan


Conclusioni:
Giovanni La Via
Assessore Regionale Agricoltura e Foreste – Regione Siciliana
Fonte: Salvatore Chiaramida il 13-12-2006 - Categoria: Comunicati

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Colgo l'occasione di questo importante convegno, sul prodotto "primario" del nostro territorio, per offrire degli spunti di riflessione a carattere storico generale sulla nostra agricoltura..E nello stesso tempo di considerare non la monocoltura come preponderante e assoluta ma di associare in una visione d'insieme varie filiere.
Naturalmente lo studio non è limitato al campo proprio della agraria che ho cercato nel tempo di ricostruire per larghe linee..ma di consideralo in mod sinergico con altre settori economici come il turismo....
Un fattore è emerso con grande preponderanza ed è quello che variando la produzione( vino,primaticci, ecc ecc)questa si è sempre affermata per l'alta qualità del prodotto coltivato nel Promontorio...
Con il pomodoro di Pachino, ed in particolare con il ciliegino, il margine di scarto, a parità di prodotto coltivato, è diventato incolmabile...
L'alta caratteristisca gustativa del nostro prodotto, che tuttavia si differenzia per zone agrarie interne, ne è esaltata e la marcata differenza su un prodotto che viene coltivato per "imitazione" in molte parti d'Italia, d' Europa e del Mondo... Conferma che la differenza nel gusto e nella bontà del prodotto reso ai mercati è costituita dalla localizzazione territoriale di produzione e dal territorio di provenienza...
Ecco perchè è importantissimo che le condizioni generali ambientali di questo territorio non subiscano variazioni che ne potrebbero cambiare i connotati climatici..geologici e geofisici e naturali
Ecco perchè,di conseguenza, mi sembra contraddittoria la posizione assunta dal mondo dell'agricoltura per ciò che riguarda la istituzione delle riserve nelle nostre zone palustri e lacustri..
Significativa, compatta e apprezzabile, in termini unitari, mi è invece apparsa la posizione sull'impianto di centrali eoliche di quelle dimensioni: espressa con voto unanime dal consiglio comunale di Pachino..Tuttavia credo che sarebbe opportuno studiare soluzioni per ciò che riguarda impianti aziendali che sfruttino in sinergia sia l'eolico che il solare...a scala minore come altezze dei pali..O sistemi che sfruttino la differenza di calore fra l'interno e l'esterno delle serre, per esempio... Ma qui subentra la ricerca che credo l'istituo agrario di Pachino dovrebbe sperimentare..e ricercare per poi dare soluzioni insieme all'Università sull'innovazione e la ricerca nel campo agricolo..
Credo opportuno dire, per finire, che sia importante diversificare la produzione e di ricercare ed individuare nuovo prodotti da coltivare... Capisco che enunciare una simile tesi appare su due piedi scontato..Ma anche per questo ritengo che le maggiori aziende potrebbebero destinare a questa avventura un pochino del loro spazio aziendale...per provare..Ma sono sicuro che in qualche modo è già in atto una simile prospettiva...
Riconosco fra le persone citate nella locandina persone d'alto ingegno sia produttivo che commerciale....Io sono con Voi...

Auguro, pertanto, un buon lavoro ed invio i miei migliori saluti, Spiros









Pachino Promontorio


Turismo e Agriturismo




Economia Locale




Progetto Beni Culturali e Ambientali




ECOMUSEO


Distretto Rurale e Culturale




PACHINOGLOBALE.COM




I Pachinesi globali




Foto territorio




ACQUEDOTTI




Cartografia






















Qui puoi inserire un testo didascalia


http://xoomer.alice.it/spinello/PACHINO_POMODORO/

Pachino (Pomo D’oro).



TERRITORIO D’ORO



Il Territorio di Pachino, è stato sempre particolarmente produttivo: fattori ambientali e climatici, nonchè dell’orientamento della falda iblea, ne fanno una perla dell’ agricoltura del mediterraneo.



Pachino è stata da sempre zona agricola di pregio.



Tutti gli storici che hanno hanno avuto a che fare con il Promontorio Pachino ne hanno sempre sottolineato la produttività e la bontà..



Anticamente, e fin dal periodo del dominio di Siracusa e dunque dei greci, la la zona fu’ sfruttata ampiamente in agricoltura; (Rotaie Cugni)



Successivamente, fu’ granaio di Roma. (Villa dei mosaici sul Tellaro) Insediamenti rurali sparsi: emblematica la fattoria di Torrefano, antichissima, (sito in costruzione) che governava su tutto l’altopiano dello “Scarruzzuni”( oggi:Carrubella e le varie chiuse)



Poi i Bizantini continuarono a sfruttare questi territori, Imacara (Maccari ) a Nord, Longarini e Portoulisse a Ovest per diverso tempo. Si intensificarono l’uso dei caricatoi : infatti i bizantini erano abili navigatori . (Vendicari)(Collo Portopalo)(Concerie)(Portoulisse).



Fino alla affermazione del periodo Arabo. Che dopo avere invaso tutta l’isola e dopo averla distrutta: cominciarono a ricostruirla, in parte, e a introdurre tecniche razionali di lavorazione agricola: periodo che di fatto è stato il maggiore per lo sfruttamento agricolo del passato.



Grazie anche alla introduzione di tecniche idrauliche avanzate. (Vedi acquedotto Xibini, acquedotto Xirbata) Simili ai famosi quanat di Palermo



Gli arabi occupano i precedenti insediamenti bizantini, romani e greci e si hanno i primi insediamenti stabili: i cosidetti casali.



Reintrodussero l’arte della Tonnara.



Successivamente con i Normanni si affermarono i Feudi, che ricordiamoci sono la struttura stessa della realtà regionale siciliana.



Le successive conduzioni di potere della Sicilia hanno sempre avuto a che fare con il Feudo ed il sistema Baronale e Feudale.



Il Promontorio Pachino, è sempre stato un territorio, in alcune parti, difficile ed acquitrinoso. Ma i suoi abitatori hanno saputo: grazie alla volontà di sfruttare le parti produttive di questi territori, rendere al meglio la produzione locale; che è stata, (e lo conferma l’attuale situazione commerciale del pomodorino e di altri prodotti), di qualità e quantità.



Dunque, Pachino terra di alto valore ambientale e colturale. Area di pregio della agricoltura siciliana.



Il Rossi Doria le chiamava aree di “Polpa”. Pachino rientra in questa locuzione.(AREA DI POLPA)



Il “Prodotto” Pachino, è una garanzia colturale e culturale NEL TEMPO STORICO.



Se viene da Pachino è buono!!!!!!



I Prodotti, qualunque essi siano, si sono sempre e in qualsiasi epoca affermati nei mercati.



Ora è il tempo di fare un ulteriore salto di qualità.



Lo vuole il mercato mondiale. Oggi noi stiamo assistendo ad una velocissima integrazione dei mercati mondiali ,si và verso la “globalizzazione”. E’ un segno estremamente positivo, i popoli e le culture tendono ad avere scambi sempre piu’ frequenti: dunque occorre sapere governare questi processi storici, indirizzarli verso il miglioramento conplessivo dello stato sociale mondiale.



A noi interessa sviluppare in questo processo una azione di valorizzazione del Territorio del Promontorio di Pachino, connesso alla produzione locale e alla sua integrazione sostanziale con i mercati.



Dove alla qualità del prodotto:(Pachino) corrisponda la qualità ambientale del territorio (Promontorio Pachino) in cui esso viene prodotto.



Coniugare e saldare la sua immagine di qualità di prodotto locale con la valorizzazione e recupero dei Beni Culturali e Ambientali del territorio. Con le sue bellezze paesaggistiche e culturali per l’utilizzo e lo sfruttamento turistico.



In una opera dove il territorio assume una valenza totale CULTURALE. Tra territorio urbano ed estraurbano in una dimensione di recupero e valorizzazione degli aspetti legati alla immagine ambientale del territorio.



Per fare questo tocca guardare il passato ed il costruito con una visione dinamica e di recupero delle immagini ambientali. Cio’ è possibile . Basta programmarlo e volerlo.



E ‘ una operazione delicata ma molto importante.



La voglio enunciare, per partecipazione al dibattito e avviare ed introdurre una serie di spunti e riflessioni di ricerca di un rinnovato sistema di marketing sullo sviluppo della zona di Pachino della sua immagine territoriale e dei suoi prodotti nei mercati mondiali.



Recuperare e valorizzare il territorio al fine di assicurare ai produttori la possibilità di avviare un progetto di lungo termine a garanzia di crescenti e garantiti profitti di impresa.



Cordiali Saluti Rosario Spinello Firenze



19.Luglio.2002