Considerazioni sul comunicato dei Verdi di Pachino

Perché quanto all’animosità, dimostrata dal responsabile locale dei Verdi Prof. Concetto Amenta, in merito all’ordinanza del 7 maggio scorso n. 8 che, in sostanza ordina “…. a tutti i proprietari, agli inquilini ed a coloro che per qualsiasi titolo abbiano l’uso di terreni agricoli e non, di aree confinanti con strade, abitazioni sparse, centri urbani, strutture turistiche, artigianali, commerciali etc., di provvedere ad effettuare i relativi interventi di pulizia a propria cura e spese dei terreni invasi da vegetazione infiammabile, mediante rimozione di ogni elemento o condizione che rappresentino pericolo per l’igiene e la pubblica incolumità, in particolare di procedere alla estirpazione di sterpaglie e cespugli nonché alla rimozione di quanto combustibile, mantenendo per il periodo estivo, le condizioni tali da non accrescere il pericolo di incendi…”

Rispondo, che la politica dell’apparire e non del fare non fa parte del mio bagaglio personale e del mio modo di essere, non solo quest’ordinanza ha riscosso la sensibilità dei cittadini, perché Lei ben sa che educare alla cultura del rispetto e cosa ben difficile in questa nostra terra, ma i risultati di oggi fan ben sperare per quelli del domani, visto che negli agli anni precedenti ben poco è stato fatto, oggi invece è sta emessa un’ordinanza ed è stato redatto ed è alla visione ed approvazione del Consiglio Comunale il “Regolamento che disciplina i fuochi in agricoltura”.

Il rispetto per l’ambiente di cui Lei dovrebbe essere il portavoce, come nella sua affermazione, “pirandellesca” nemmeno il comune la rispetta, ebbene l’ufficio da me rappresentato ha in tempi dovuti monitorato il territorio prevedendo le possibile aree a rischio d’incendio, da cui l’ordinanza in merito, trasmettendo a chi di dovere e per le responsabilità d’ufficio le dovute informazione, nonché anche alla conoscenza del Sindaco.

In merito alla solare incapacità da parte degli assessori, a mio modo di vedere il “solerte” assessore all’ambiente e territorio, non ha incollato dal sito internet della protezione civile consigli per affrontare il caldo, ma bensì si è adoperato a mettere in pratica le direttive emesse dalla Prefettura ed dal Dipartimento della P.C., di informare mediante mezzi locali i cittadini, visto che non tutti hanno la lungimiranza di sapere che esiste anche un sito della protezione civile nazionale e regionale dove ogni giorno vengono emessi bollettini ed isoradio.

Ma penso che fra i compiti dell’ufficio di p.c. ci siano anche quelli di dare le dovute informazioni e indirizzi operativi alla popolazione, e poi abbondare non ha mai fatto male a nessuno, e non fa parte dell’apparire, ma di essere al servizio dei cittadini.

Riguardo la derattizzazione, questo ufficio ha già provveduto abbondantemente in data 29.06 c.a ad effettuare l’intervento nel cortile Rosselli ed in tutti i luoghi a rischio sul territorio urbano, pertanto la invito a documentarsi direttamente all’assessorato di via Catania per le risposte ai suoi perché.

Per le discariche a cielo aperto, ritorniamo sul concetto di rispetto dell’ambiente, penso che da questo punto Lei e ed il suo gruppo dovrebbe essere presente è più tangibile nella realtà locale, di politico e non di fotoreporter, attivando tutti quei canali che politicamente sono attivabile per contribuire all’educazione ed al rispetto dell’ambiente e del territorio.


L’assessore
Antonino Auguliaro
Fonte: Assessore Antonino Auguliaro il 09-07-2007 - Categoria: Comunicati

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Ottima iniziativa

Chiedo all'assessore Augugliaro di incrementare le informazioni sul sito ufficiale del comune e di conseguenza anche in questo portale o nei portali che deciderà di fare arrivare queste informazioni...

Ritengo l'ordinanza molto importante...

Anche perche, da qualche anno, ogni volta che torno a Pachino nel periodo estivo, mi succede di dovere chiamare il Vigili del Cuoco..
La zona da dove telefono in genere mi collega ai Vigili del Fuoco di Ragusa.
Con la successiva segnalazione tra gli uffici della chiamata...Ma questo è il minimo..
Il massimo è che in contrada Cozzo Pesce un signore ben identificato, da molti anni ha lasciato non recintato il suo lotto, con la pericolosa esposizione di materiale infiammabile che i buoni vicini usano come discarica...
Qualche anno fa,una decina, è successo che queste cumulo di materiale è andato in fiamme.
Solo l'intervento dei vigili del fuoco ha scongiurato che prendessero fuoco una fila di pini, che poi mio padre per evitare il pericolo ha reciso arrecando un danno incalcolabile sotto il profilo ambientale e affettivo...

.Quegli alberi li avevo piantato io, a suo tempo, con le mie mani..Avevo acquisito quegli alberi attraverso una richiesta scritta presso la forestale di Siracusa.
Mi furono assegnati cinquanta alberi di pino che ho provveduto a impiantare nel lotto e in altri luoghi...

Morale della fabula...

Capisco che occorre molto tempo al fine di indurre i cittadini tutti a d avere un occhio di riguardo per il nostro territorio...La cosa vista la scultura diffusa non la potrebbe risolvere neanche il ministro in persona...

Ma significativamente trovo importante questo primo passo. Sarebbe il caso di dare massima diffusione alla ordinanza facendo anche dei manifesti...murali...

Poi di trasmettere l'ordinanza non solo alle autorità preposte ma anche alle scuole di ogni ordine e grado,presso le associazioni di categoria,presso le aziende,presso le scuole che per il prossimo anno di dedicheranno,come fanno i Boy Scout di tutto il mondo di dare appropriato insegnamento a questa pratica indiana che molti locali( ma è una cosa che accomuna molti agricoltori in ogni parte del mondo, fanno per pulire il loro terreni.
Ricordo, per contrappasso, che in epoche lontane quando estesi erano i campi coltivati a frumento che spesso, per permettere la ricrescita dell'erba, molte "restucciate" venivano date alle fiamme per ripulirle dal manto di fogliame e gambi...Erano pratiche antiche pastorali che si ripetono anche oggi in determinati territori...locali...



Saluti, all'acqua di Rosa, Spiros
Non volevo rispondere al comunicato redatto dall’assessore all’Ambiente e Territorio, ma essendo state scritte alcune imprecisioni e “sviste”, mi corre l’obbligo di replicare.

Io penso, caro Assessore Augugliaro, che un’ordinanza ha successo e suscita la sensibilizzazione dei cittadini, nel momento in cui tale norma viene recepita e rispettata. Questo non mi risulta; basta farsi un giro, anche nelle vicinanze dei locali dove l’assessorato è ubicato (zona tre colli) e può constatare che ci sono diversi terreni invasi dalle sterpaglie. E come se non bastasse ci sono parecchie lamentele, circa i terreni di proprietà del comune che sono invasi da sterpaglie ed erbacce.

Lei poi parla di cultura del rispetto. Cultura del rispetto non nasce limitandosi a redigere delle ordinanze che non verranno applicate, bensì si forma anche attraverso l’effettiva attuazione, in questo caso dell’ordinanza, innanzitutto da colui (inteso come assessorato) che la redige (il classico buon esempio!), ma anche attraverso un controllo più ampio del territorio. Non credo quindi, che sia questo il modo per sensibilizzare i cittadini. Se è il comune stesso a non rispettare la propria ordinanza che emette, mi dice quanto può avere di educativo tale ordinanza, e qual è la sensibilizzazione che innesca nei cittadini?

Se per esempio, l’ordinanza veniva rispettata dal comune, non si sarebbe rischiato che un bambino venisse morso da un ratto di campagna “residente” nelle sterpaglie di una proprietà comunale.

Per quanto riguarda i pantani trasformati in discariche, ebbene, questa è una responsabilità dei comuni (Pachino-Noto-Ispica) che essendo del tutto assenti, tali aree vengono considerate delle zone franche, fuori da ogni controllo e da ogni regola, dove chiunque può tranquillamente scaricare e buttare in acqua migliaia di pneumatici anche in pieno giorno, o liberarsi del frigorifero o della cucina “vecchia” e buttarla sempre in queste zone, o addirittura liberarsi di materiale di scarto di edilizia, compreso l’eternit, sicuri che i controlli non esistono.

Ecco alcuni consigli che mi permetto di suggerirle. Ha mai pensato di attivare una pattuglia ambientale formata da due vigili urbani che con cadenza settimanale si fa un “giro” nei pantani di competenza comunale, allo scopo di controllare e prevenire gli scempi? Lei sa che nel PEG esiste un capitolo speciale di circa 30.000 Euro per la rimozione dei rifiuti speciali che fu individuato dall’allora assessore dei Verdi durante i 3 mesi di assessorato?

Se vuole i Verdi possono “accamparsi” nei pantani e bloccare tutti gli incivili che scaricano qualsiasi cosa, visto che l’istituzione preposta, è “oberata” da altri “impegni”.

Fare le fotografie, caro Assessore, è l’unico modo che abbiamo per sensibilizzare coloro che dovrebbero tutelare queste zone, ma ad oggi nulla è cambiato: è una sorta di restaurazione.

Infine le comunico che lo scrivente non è “il portavoce del rispetto dell’ambiente” come Lei ha scritto, bensì, il “portavoce dei Verdi di Pachino”, e sarebbe auspicabile una maggiore e più tangibile presenza da parte dell’ufficio che lei coordina in quanto, è questo ufficio che gestisce il controllo e il rispetto delle ordinanze emanate, la salvaguardia delle zone umide, e più in generale il controllo del territorio.
Qua la politica centra poco, si tratta di assumersi le proprie responsabilità e portare avanti il proprio mandato, senza fare il classico scarica barile e cercando di fare veramente qualcosa per questo martoriato territorio. Le ricordo che i verdi non sono al governo, siete voi che governate e gestite le rubriche che vi danno pieni poteri d’intervento, per la tutela e la salvaguardia del territorio.

Concludo dicendo che l’Assessore prima di essere nominato amministratore, era presidente di una associazione denominata “habitat” (credo che lo sia tutt’ora) e attraverso i giornali leggevo che si occupava di salvaguardia dell’ambiente. Mi chiedo se tale associazione conosce lo stato attuale dei pantani…
A pachino esistono diverse associazioni di volontariato che dicono di occuparsi di ambiente e territorio ma nessuno ha chiamato i verdi per denunciare insieme a noi questo scempio oppure di intraprendere qualche azione che controbilanci la latitanza dell’amministrazione, nulla di tutto ciò, ma solo il silenzio, compresa l’associazione ambientalista di cui ella è presidente.

Lei sa benissimo della mia collaborazione (per quel poco che possa essere utile) che le ho sempre dimostrato prima che diventasse assessore, e quando in piazza mi fermava per delle informazioni sui pantani, mi sono sempre dimostrato disponibile. Lei ha anche il mio numero di cellulare, ma il cellulare non ha mai squillato.

Concetto Amenta