PACHINO - Non si ferma l'inchiesta della Procura su alcuni funzionari del comune e sulla legittimità delle funzioni ricoperte. Il sostituto procuratore Marco Bisogni avrebbe firmato un provvedimento chiusura indagine relativamente ad un funzionario comunale in merito ad una inchiesta relativa alle funzioni dirigenziali conferite ad un dipendente. Non appare chiaro infatti all'autorità inquirente la legittimità di alcuni atti amministrativi con i quali il sindaco del comune di Pachino avrebbe conferito le funzioni dirigenziali scegliendo a chi affidare i compiti e chi invece destituire dalle funzioni in precedenza ricoperte. L'inchiesta prende le mosse da una serie di esposti nei quali vengono indicati ipotesi di reati tra i quali anche il mobbing per quei funzionari che non solo sarebbero stati rimossi dalle proprie funzioni ma anche discriminati nell'espletamento dl servizio.

Dei provvedimenti adottati nei confronti delle persone coinvolte non è ancora stato messo al corrente l'ufficio di segreteria del comune di Pachino che invece sta provvedendo a riconfermare tutti i dirigenti con le nomine fatte nei mesi scorsi. È chiaro però che se saranno fatte comunicazioni anche alla segreteria comunale circa eventuali incompatibilità, l'ufficio di segreteria e del personale sarà costretto a rivedere le scelte e ad assegnare le funzioni o ad altro dirigente che potrebbe svolgere ad interim le funzioni, o assegnare le stesse ad un dirigente vicario. Dalle accuse mosse comunque certamente dovrà difendersi anche l'ex sindaco Giuseppe Campisi che aveva adottato le decisioni sui dirigenti comunali e che già nelle settimane scorse era stato raggiunto da un avviso di prosecuzione indagini. L'inchiesta dunque ora trova ulteriori conferme che rendono ancor più pesante il clima politico-giudiziario già infuocato a Pachino.

Sa.Mar.